Test. 2a
287
s., Bakola 2010, p. 3, Henderson 2011, p. 174 (test. 2), Rusten 2011, p. 84 (9A),
Storey TOC 1(2011), pp. 16-21, 238-241
Contesto II testo di Proleg. de com. Ili (conservato in due codici: E = Estensis
a U 5.10, XIV ο XV sec. d. C. e N2 [testo della seconda mano] = Neapolitanus
IL F. 22, XIV sec. d. C.; si aggiunge FAldina di Aristofane del 1498, cfr. Koster
1974, p. XL e p. 7) offre una serie di notizie molto precise sulla storia della
commedia ed è per questo generalmente considerato fonte particolarmente
attendibile, v. Nesselrath 1990, pp. 45-64, Storey 1990, p. 3 s., Konstantakos
2000, p. 173; le informazioni fornite sono, ad esempio, nome dei commediografi
e loro appartenenza ad αρχαία, μέση ο νέα, numero complessivo di drammi
conservati, numero delle opere di ciascun poeta (e, talora, indicazione di quelle
spurie), dati cronologici dei diversi autori e, in alcuni casi, data di esordio. Si
ritiene generalmente che questo trattato sia un escerto (“ commentariolum hoc
haud dubie ex litterariae historiae compendio aliquo [...] excerptum servavitpra-
eter Aldinam Aristophanis editionem solus codex Estensis”, Kaibel 1899, p. 6) di
un’opera letteraria composta da un erudito che poteva forse servirsi deH’ampio
materiale bibliografico di Alessandria, v. Wilamowitz 1875, p. 335, Mekler 1900,
REXX.2 (1950) s. v. Πίναξ (nr. 3), coll. 1409-1482 [O. Regenbogen], in part. col.
1457, 41-68, Nesselrath 1990, pp. 7 n.19, 45-51,174 s., 185, Konstantakos 2000,
p. 173 e n. 1, Starna 2014, p. 26.
Interpretazione Gratino è menzionato nell’elenco degli otto poeti άξιολογώ-
τατοι della commedia antica in ordine cronologico, dopo Epicarmo e Magnete
e prima di Cratete, Ferecrate, Frinico, Eupoli e Aristofane (v. infra); alle rr.
20-25 (dopo la trattazione di Epicarmo e Magnete) sono presenti le seguenti
informazioni: a) data della sua prima vittoria (lenaica, forse, se si accetta il
testo tràdito; dionisiaca se lo si corregge, v. infra); b) anno della sua morte
(ma su questo punto, cfr. test. 10 K.-A.); c) un giudizio sulla sua poesia e sul
legame di essa con Eschilo; d) numero di drammi conservati. Inoltre, nelle voci
relative a Cratete (rr. 26-28) e a Eupoli (rr. 33-35) è indicato, rispettivamente,
per il primo che fu attore di Gratino, per il secondo che ne fu emulo.
ούχ ύποθέσεως αληθούς, άλλα παιδιάς ευτράπελου Questa opposi-
zione “scheint generell auf phantastisch-witzige Einfàlle der Dichter der Alten
Komòdie in ihren Stiicken zu gehen, wàhrend das εύρετικόν eines Epicharm,
Krates, Pherekrates demgegeniiber noch einmal eine besondere Art dramati-
scher Stoffe und Handlungsverlàufe (unpolitische-fiktive Sujets?) bezeichnen
konnte” (Nesselrath 1990, p. 50).
φέρεται “Be in circulation, be extant”, G.W.H. Lampe, A Patristic Greek
Lexicon, s. v. φέρω, n. 11 p. 1473, citato da Bowie 2000, p. 331 n. 6.
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s., Bakola 2010, p. 3, Henderson 2011, p. 174 (test. 2), Rusten 2011, p. 84 (9A),
Storey TOC 1(2011), pp. 16-21, 238-241
Contesto II testo di Proleg. de com. Ili (conservato in due codici: E = Estensis
a U 5.10, XIV ο XV sec. d. C. e N2 [testo della seconda mano] = Neapolitanus
IL F. 22, XIV sec. d. C.; si aggiunge FAldina di Aristofane del 1498, cfr. Koster
1974, p. XL e p. 7) offre una serie di notizie molto precise sulla storia della
commedia ed è per questo generalmente considerato fonte particolarmente
attendibile, v. Nesselrath 1990, pp. 45-64, Storey 1990, p. 3 s., Konstantakos
2000, p. 173; le informazioni fornite sono, ad esempio, nome dei commediografi
e loro appartenenza ad αρχαία, μέση ο νέα, numero complessivo di drammi
conservati, numero delle opere di ciascun poeta (e, talora, indicazione di quelle
spurie), dati cronologici dei diversi autori e, in alcuni casi, data di esordio. Si
ritiene generalmente che questo trattato sia un escerto (“ commentariolum hoc
haud dubie ex litterariae historiae compendio aliquo [...] excerptum servavitpra-
eter Aldinam Aristophanis editionem solus codex Estensis”, Kaibel 1899, p. 6) di
un’opera letteraria composta da un erudito che poteva forse servirsi deH’ampio
materiale bibliografico di Alessandria, v. Wilamowitz 1875, p. 335, Mekler 1900,
REXX.2 (1950) s. v. Πίναξ (nr. 3), coll. 1409-1482 [O. Regenbogen], in part. col.
1457, 41-68, Nesselrath 1990, pp. 7 n.19, 45-51,174 s., 185, Konstantakos 2000,
p. 173 e n. 1, Starna 2014, p. 26.
Interpretazione Gratino è menzionato nell’elenco degli otto poeti άξιολογώ-
τατοι della commedia antica in ordine cronologico, dopo Epicarmo e Magnete
e prima di Cratete, Ferecrate, Frinico, Eupoli e Aristofane (v. infra); alle rr.
20-25 (dopo la trattazione di Epicarmo e Magnete) sono presenti le seguenti
informazioni: a) data della sua prima vittoria (lenaica, forse, se si accetta il
testo tràdito; dionisiaca se lo si corregge, v. infra); b) anno della sua morte
(ma su questo punto, cfr. test. 10 K.-A.); c) un giudizio sulla sua poesia e sul
legame di essa con Eschilo; d) numero di drammi conservati. Inoltre, nelle voci
relative a Cratete (rr. 26-28) e a Eupoli (rr. 33-35) è indicato, rispettivamente,
per il primo che fu attore di Gratino, per il secondo che ne fu emulo.
ούχ ύποθέσεως αληθούς, άλλα παιδιάς ευτράπελου Questa opposi-
zione “scheint generell auf phantastisch-witzige Einfàlle der Dichter der Alten
Komòdie in ihren Stiicken zu gehen, wàhrend das εύρετικόν eines Epicharm,
Krates, Pherekrates demgegeniiber noch einmal eine besondere Art dramati-
scher Stoffe und Handlungsverlàufe (unpolitische-fiktive Sujets?) bezeichnen
konnte” (Nesselrath 1990, p. 50).
φέρεται “Be in circulation, be extant”, G.W.H. Lampe, A Patristic Greek
Lexicon, s. v. φέρω, n. 11 p. 1473, citato da Bowie 2000, p. 331 n. 6.