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Cavalli Bayllo, Marin; Heidelberger Akademie der Wissenschaften / Philosophisch-Historische Klasse [Hrsg.]; Andreas, Willy [Bearb.]
Sitzungsberichte der Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Philosophisch-Historische Klasse (1914, 5. Abhandlung): Eine unbekannte venezianische Relazion über die Türkei (1567) — Heidelberg, 1914

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https://doi.org/10.11588/diglit.33308#0012
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12

W. Andreas:

haver assai detto, con di più che non havevo dato intention nel
principio del mio ragionamento, conoscendo esser questo il più
neccessario di raguagliar per notitia di quanto si potesse creder,
ò sperar di lui. Hora giudicando il medesimo considerar per le
persone che dipendono da lui, et ne’ quali stà la somma de negocij.
Dirò di Mehemet primo visir cioè Baßa che è il suo genero, et si
può dir egli l’Imp[erato]re ma di quell’ordine veramente primo, et
con maggior auttorità che habbi mai hauto alcuno, et meritamente
per rintelligenza, et prudenza sua. Egli è di natione Bossinese,
grande et grosso di persona, et d’eta d’anni, 50, s’intende che’l
principio della sua grandezza fù la Bossa, la qual un giorno passando
co’l Cocchio ad un’acqua, et ribaltandosi se non era lui, che con la
sua grandezza et forza sostentò con le spalle il carro, tanto che
non segui alcun male, per il qual egregio fatto essa detta Rossa lo
portò tanto inanzi, che’l fece far capigibassi, Agà de Gianizzari,
Capitano del mare, et Bassà finalmente. Questo fà professione di
ottimo Turco, et per conseguente nemicissimo de’ Christiani. Ha
la moglie che è Chietina nella sua empietà che lo persuade anco
à questo, et le predica sempre il favorire li Muselmani à rovina de
Christiani, al che attende, co’l guadagno grossissimo che vi è
aggionto mirabilmente. et non solo obedisce la moglie in espillar
li Christiani, et li Hebrei, ma nelle occasioni scortica anco li Turchi,
Di modo che in rapacità non liebbe mai el pari. Non è sangiac-
cato, Cadi Emin, ò qual altro ufficio che si sia grande ò picciolo
dalli 300. fino 25. et 30 m Cechini, che non le dia à lui la parte. Di
modo che è un stupor li denari ch’egli accumula in questo prin-
cipio, et novità d’entrata di novo Sig^, ove si fanno mutationi
estreme. Ha doi figlioli però con la pH§ moglie fù . . T . . . che con
questa figliola del S re non ne ha ne si crede sia per haverne, non
havendone havuto fin’hora. Questo Bassà nel negotiar intende
bene le ragioni, ma corrotto dall’ avaritia, et dall’odio contra
christiani non le admette, et con tanta arroga[n]tia, malignità et
superbia si ostina che è un stupore, dimodoche conessolui si può
far conto di non guadagnar qual si sia cosa per perfidia, s’è posto
ad arrichir non solo se, ma anco il Sigt? facendo fare fresche
inventioni à tal fine come sarebbe. Che tutti siano tenuti
venir à confirmar li Timari, et tutto quello che hanno clal
SigH Di modo che ciascuno porta donativi non meno
al detto Sigl?, ma alla sua persona, et scrivani, et altri guadagnano

1 Unleserlich.
 
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