Metadaten

Bianchi, Francesco Paolo; Cratinus
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 3,1): Cratino: introduzione e testimonianze — Heidelberg: Verlag Antike, 2017

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.63084#0160
Lizenz: Freier Zugang - alle Rechte vorbehalten
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
156

Introduzione

Da discutere, inoltre, altri due casi:
1. nel fr. 338 K.-A. (inc.fab.) καίΠολυμνήστει’ άείδει, μουσικήν τε μανθάνει,
è presente un riferimento a Polimnesto di Colofone, esponente di spicco
della seconda scuola musicale spartana, attaccato dai commediografi come
attesta lo scolio a un verso dei Cavalieri di Aristofane (schei. VEF3M ad
Ar. Eq. 1287, dove sono menzionati, analogamente al verso di Gratino, i
Πολυμνήστεια), latore del frammento: Πολυμνήστεια· μέλη Πολυμνήστου
Κολοφωνίου, κιθαρωδός δέ ήν οϋτος. κωμωδεΐται δέ καί ούτος έν τοϊς
αύτοΐς. Per l’identità di questo personaggio, cfr. Totaro 2000, p. 45 s.;
2. nel fr. 293 K.-A. (Hòrai), i due testimoni, Hsch. μ 1946 e Phot, μ 615, ripor-
tano le seguenti informazioni:
a) un personaggio di nome Μυσικάρφης ο Μυσίκαρφος era menzionato
in Apollofane (fr. 8 K.-A., Krétes; è registrata però anche la possibilità,
esplicitamente attribuita ad Aristarco, che si tratti di uno Spitzname, cfr.
Orth 2013, pp. 395-397);
b) in Gratino era utilizzato l’avverbio μυσικαρφί.
Nella pericope finale della glossa di Esichio si legge: ως τινες δέ τον Αρχίμαχον,
che potrebbe essere il nome del personaggio menzionato da Apollofane (nel
qual caso Μυσικάρφης/Μυσίκαρφος non era un vero nome, cfr. suprd) o da
Gratino tramite l’avverbio μυσικαρφί; la prima possibilità è sostenuta da Wyss
1936, p. 74 ad Antim. fr. 167231, alla seconda potrebbe riferirsi l’ipotesi diKaibel
(apud Kassel-Austin PCG IV, p. 266) di correggere il tràdito Αρχίμαχον in
Αρχίλοχον.
Infine, è testimoniata la menzione di un personaggio di nome Formione, la
cui identità è per lo più oscura, nel fr. 238 K.-A., tràdito da schei. (V) Ar. Pac.
348 (p. 58 Holwerda) ό Φορμίων [...] ó δέ δεύτερος ήν κωφός, μέμνηται καί
Στράττις (fr. 6 Κ.-Α.). τρίτος μοιχός. Κρατΐνος t Αταλάντη f232. τέταρτος
Κροτονιάτης αρχαίος. Κρατΐνος Τροφωνίω. πέμπτος αρχαίος Αθηναίος μετά
Σάλωνα άρξας. Εΰπολις Δήμοι (fr. 138 Κ.-Α. = 41 Telò).
Lo scolio spiega chi fosse il Formione nominato da Aristofane, un perso-
naggio ben noto alla commedia (PA 14958; PAA 963060; Olson 1998, pp. 143 s.),
quindi elenca altri quattro personaggi omonimi di cui menziona i riferimenti

231 “Narrare videtur Hesychius ab Apollophane Μυσίκαρφον vel Μυσικάρφης per lu-
dibrium nominatum esse Archimachum quendam: A.[ntimach]i Colophonii in his
nec volam nec vestigium video. Ipsum Αρχίμαχον nomen sollicitandum non est:
[Demosth.] 43,45 [unica attestazione del nome, cfr. PAA 213635]”.
232 II testo stampato da Holwerda non riporta le cruces, che ho aggiunto. Il riferimento
di una commedia dal titolo Atalanta a Gratino è senz’altro fuori luogo, ma il testo
è stato sanato in modi diversi (v. suprd).
 
Annotationen
© Heidelberger Akademie der Wissenschaften