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Comentale, Nicola; Hermippus; Verlag Antike [Mitarb.]
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 6): Ermippo: introduzione, traduzione e commento — [Heidelberg], Mainz: Verlag Antike, 2017

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https://doi.org/10.11588/diglit.53724#0042
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38

Hermippos

commedia e l’eventuale occasione pragmatica delle parodie. Un’iscrizione di
Eretria (IG XII/9 189.11, 20; metà del IV sec. a. C. circa, in occasione di un festi-
val di Artemide) e una di Deio (IG XI/2 120.48; 236 a. C.) attestano l’esistenza
di artisti conosciuti come παρωδοί “poeti parodici” e lo stesso termine è stato
proposto come probabile integrazione per un’iscrizione attica (IGII2 2153.9; cfr.
Robert 1936, 253-254). A proposito del contesto performativo, si è pensato a
gare di poesia parodica nell’odeon di Atene (Bethe 1901, 597-601) in occasione
delle Panatenee (Reisch 1885, 22 n. 3; Pòhlmann 1972, 153; Wòlke 1978, 182 n.
15), ma le evidenze a proposito non sono affatto univoche. Su possibili agoni
parodici ad Atene cfr. anche Ath. 9.406e-407c (Chamael. fr. 44 Wehrli); PI. Lg.
8.834e (con Glei 1992, 50 n. 37); Olson-Sens 1999, 12.
Se Ermippo ha davvero scritto delle parodie distinte dalle sue commedie,
gli esametri di Hermipp. fr. 77 K-A possono essere attribuiti o alla sua produ-
zione comica o a quella parodica.
πεποίηκε δέ παρωδίας L’utilizzo di πεποίηκε in questo passo è stato
messo a confronto con quello di κέχρηται (Ath. 15.698c) per dimostrare come
in questo caso si faccia riferimento alla composizione di parodie e non al
semplice impiego di parodie in commedia (Degani 1982, 18 (= 2004, 510)),
ma κέχρηται è riferito non solo a Epicarmo e Gratino, ma anche a Egemone,
prima di citare Hegem. fr. 1 Brandt, e quindi l’osservazione non è rilevante:
cfr. Ath. 15.698c κέχρηται δέ καί óΕπίχαρμος... καί Κρατΐνος... καί...Ήγήμων
ό Θάσιος.
In Eust. in II. p. 728.40 (= 2.634.21 van der Valk) due versi di Ermippo
appartenenti ai Phormophoroi (Hermipp. fr. 63.17, 20 K-A) sono introdotti con
l’espressione ό δέ γράψας παρωδός. Questa perifrasi di Eustazio suona più
come una definizione degli esametri parodici di Hermipp. fr. 63.17, 20 K-A che
come una definizione derivante dalla fama di Ermippo come poeta parodico
(Degani 1982, 26 = 2004, 518).
ό τής αρχαίας κωμωδίας ποιητής Per una formula simile cfr. Hermipp.
test. 1 K-A.

test. 8 K-A
quater ab Athenaeo (Ath. 3.76c, 11.461e, 15.667d, 15.700d) et quater in scholl.
Ar. (schol. vet.-Tr. Ar. V. 1169b; schol. vet. Ar. Av. 303a; schol. vet.-Tr. Ar. Av.
1149b; schol. vet. Ar. PI. 701c) laudantur Hermippi ‘lambì’, ubi add. P.Oxy.
13.1611 fr. 1 col. V r. 119'Έρμιπ[πος ό ποι]ητής έν’Ιάμβ[οις λέγει.
 
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