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Comentale, Nicola; Hermippus; Verlag Antike [Mitarb.]
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 6): Ermippo: introduzione, traduzione e commento — [Heidelberg], Mainz: Verlag Antike, 2017

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https://doi.org/10.11588/diglit.53724#0229
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Στρατιώται/Στρατιώτιδες (fr. 55)

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rinomata nel mondo antico e alcune tipologie pregiate di contenitori per la
descrizione di un banchetto compaiono nei dimetri anapestici di Anaxandr.
fr. 42.10, 26 K-A.
Dal punto di vista stilistico, è notevole la ripresa della dizione epica attra-
verso l’utilizzo della forma omerica πασσαλόφιν: cfr. la forma άγροιώτας in
Ar. 771. 58, precedentemente attestata solo in epica (Austin-Olson 2004, ad /.)
e inserita nei dimetri anapestici recitati dal Servo di Agatone (Ar. 771. 39-62).
La ripresa dell’omerismo in questi dimetri anapestici può essere interpretata
come una parodia umoristica di Omero (Willi 2010, 504; così come le parodie
di Hermipp. frr. 63, 77 K-A) oppure come una citazione aulica per innalzare lo
stile dei dimetri: cfr. il caso dello stile di Ar. Av. 209-222 con Silk 1980,100-103.
1-2 κρέμαται |... πασσαλόφιν Per contenitori appesi a un chiodo cfr.
Ar. V. 807-808 άμίς μέν... | παρά σοι κρεμήσετ’ εγγύς έπί τού παττάλου. Si
veda anche Matro fr. 6.1 Olson-Sens ούδ’ άπό πασσαλόφιν κρέμασαν con
Olson-Sens 1999, ad l. per una lista di altri oggetti che sono solitamente appesi
al muro.
1 Χία... κύλιξ La κύλιξ è un contenitore generico di bevande (Ar. Ach.
938, Lys. 195; Pherecr. fr. 45.1 K-A; Ath. 11.480b-481d). Sono conosciute di-
verse varietà regionali nel mondo greco e ad Atene (Pi. fr. 124a.4 Maehler),
ad Argo (Ath. 11.480c-d), a Naucrati e a Chio sono prodotte delle varietà
celebri (Ath. 11.480d-e): l’accostamento tra queste ultime due località è stato
anche stabilito per la produzione di una ceramica di simile materiale e simile
lavorazione, cfr. Boardman 1956, 55; per le κύλικες prodotte a Chio cfr. anche
Boardman-Hood 1954, 22.
ύψού “in alto”. L’avverbio è utilizzato in epica (II. 1.486), lirica (Pi. O.
1.115), tragedia (A. fr. 151.1 Radt), prosa (Hdt. 2.138.2) e commedia (Anaxil. fr.
22.30 K-A; Antiph. fr. 57.18 K-A; Adesp.Com. fr. *548 K-A).
2 περί La preposizione περί è qui impiegata per descrivere un’ansa del
calice che gira intorno al chiodo, come testimoniano alcune immagini vasco-
lari che raffigurano questo uso di appendere vasi alla parete (Boardman 1975,
fìgg. 131, 289); per l’uso della preposizione περί con πάσσαλος cfr. Antim. fr.
143 Matthews (= fr. 107 Wyss) τό ρά οί άγχιλεχές κρέματο περί πάσσαλον
αίεί (detto forse di un’arma, arco o pugnale); Theoc. 24.43 con Gow 1950, ad l.
πασσαλόφιν Rappresenta l’equivalente dell’attico παττάλου ed è il geni-
tivo in -φι di πάσσαλος “chiodo”; da notare è anche il consonantismo -σσ- in
luogo di -ττ-, che è la forma generalmente attestata in commedia (Willi 2003,
237). La forma πασσαλόφιν è attestata in Omero (II. 24.268; Od. 8.67,105) e, in
generale, non sono altrimenti attestate forme ‘semi-avverbiali’ terminanti col
morfema -φι nell’attico di V sec. a. C.: il dato può dunque essere interpretato
come una parodia di Omero oppure come una ripresa volta a innalzare lo stile
 
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