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Phrynichus; Stama, Felice [Hrsg.]
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 7): Frinico: introduzione, traduzione e commento — Heidelberg: Verlag Antike, 2014

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https://doi.org/10.11588/diglit.53735#0190
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186

Phrynichos

ricondotto ad άρτος + -κόπος (= suffisso derivato da κόπτω, “battere” e, lato
sensu, “impastare”) e, quindi, dovrà essere tradotto con «pétrisseur de pain»
(ib.). Supponendo dunque, in via preliminare, di far derivare άρτοποπεϊν da
άρτοπόπος e άρτοκοπεΐν da άρτοκόπος, mi domando se non sia possibile
ritenere che, nella sua commedia, Frinico abbia fatto uso di entrambe le forme
verbali, per indicare rispettivamente le operazioni di “cottura” (άρτοποπεϊν) e
di “impastatura” (άρτοκοπεΐν) del pane.205

fr. 29 (28 K.)
Antiatt. p. 87.8-9
γνάθοι- άντί τού τήν γνάθον τύπτειν (τύπτει I. Bekker, in: AG I, ρ. 87.8). Φρύνιχος
Μονοτρόπω
gn a thoì (= “ [egli/ella] sganascia”): (sta) per “(egli/ella) colpisce la mascella”. Frinico
nel Monotropos
Bibliografìa Meineke FCG 11.1, p. 591 [Mov. fr. ix]; Meineke Ed.min. p. 232
[Mov. fr. ix]; Bothe PCGF, p. 214 [Mov. fr. 9]; Kock CAFI, p. 378; Schmid 1946,
p. 141 n. 2; Edmonds FACI, pp. 460-461 [fr. 28]; Kassel/Austin FCG VII, p. 408;
Storey FOC III, p. 63
Contesto della citazione Nel lessico Antiatticista (p. 87.8-9) si registra l’im-
piego, nel Monotropos di Frinico, della 3a persona singolare dell’indicativo
presente attivo di γναθόω (“schiaffeggiare”, “sganasciare”; cfr. LSJ, s. v., p. 853:
«hit on thè cheek»), verbo d’origine denominale, che l’anonimo grammatico
chiosa con τήν γνάθον τύπτειν. Un analogo interpretamentum per il termine
offre anche Esichio (γ 704: τό εις γνάθους τύπτειν) e, sebbene il lessicografo
manchi di esplicitare la fonte della notizia, gli editori - a partire da Schmidt
(I, p. 437) - sono concordi nell'individuare il focus classicus nel frammento di
Frinico.

205 L’interpretazione proposta renderebbe non necessaria la correzione di Meineke
(FCGILI, p. 591; cfr. Meineke Ed.min., p. 232), il quale, giudicando poco verosimile
che Frinico potesse aver fatto uso di entrambe le forme verbali, ritenne «probabi-
lius» correggere la lectio dei codici pollucei άρτοκοπεΐν in άρτοποπεϊν, seguendo
cioè i precetti degli atticisti (sul fondamento di Meineke, tutti i principali editori del
frammento attribuiscono a Frinico la sola voce άρτοποπεϊν: cfr. Bothe PCGF, p. 214;
Kock CAFI, p. 378; Edmonds FACI, p. 460; vd. inoltre Jung 1897, s.v. άρτοποπεϊν,
p. 49).
 
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