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Jacobs, Emil [Hrsg.]; Heidelberger Akademie der Wissenschaften / Philosophisch-Historische Klasse [Hrsg.]
Sitzungsberichte der Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Philosophisch-Historische Klasse (1919, 24. Abhandlung): Untersuchungen zur Geschichte der Bibliothek im Serai zu Konstantinopel, 1 — Heidelberg, 1919

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https://doi.org/10.11588/diglit.37730#0058
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Dominico von Jerusalem.

die Hagia Sophia (S. 7 — 10) und die Moschee Sulejmans (S. 10 —11)7
läßt kurz die Reihe der Kirchen der Griechen, Armenier, Lateiner
folgen (S. 11 — 13), redet von den Mauern (S. 13), Toren
(S. 13—14), Plätzen (S. 14 — 15) der Stadt und schließt hieran die
Märkte und andere Verkaufsstellen, Bazare an (S. 15 — 17).
Im zweiten Kapitel1 handelt Dominico des weiteren von
Verkaufsstätten und den Abgaben (S. 18—22), von den Karavan-
sereien und Hospitälern (S. 22), von den Kollegien (Medrese
S. 22f.), den Seche genannten Predigern (S. 23f.), den Richtern
(S. 24), den Gefängnissen (S. 25) und schließt mit dem Absatz:
Sono nella Cittä tre luoghi grandi, e famosi• oltre li Serragli,
Vuno detto Seracicinä, che mol dir Sellaria . . . (S. 25f.) . . . Quiui
sono ancora altri doi luoghi dove habitano li Giannizzeri, uno detto
Eschiodolar, che vuol dire le vecchie habitationi• Valtro e detto Genio-
dolar, che vuol dir nove habitationi . . . (S. 26) d. h. die Sattlerei am
Pferdemarkt (At basari), und die alte und neue Janitscharen-
kaserne2.
Das dritte Kapitel3 ist vornehmlich dem Top Kapu Serai
gewidmet. Drei Serai gibt es in Konstantinopel (S. 27): II primo
e quello habitato del Gran Signore, che e piü grancle de gValtri, Sf e
1 Capitolo II [S. 17—26]. Nel quäle si descrivono le regole che si usano
in detto Cittä nel governo, nell amministrar la giustitia [S. 24f.], ne datij [S. 18
bis 22], e nel vivere, e la varietä, e quantitä delle genti d’ogni Sorte natione. -
Im cod. Harleianus wird mit einem Absatz in der Inhaltsangabe fortgefahren
(s. oben S. 45.): Si narra anco le regole che si usano in essa Cittä. nel governo?
nella giustitia, ne i Datii, nel vivere di gran varieta di genti d’ogni Statione.
2 Angiolello S. 55 ed. Reinhard: . . . hotteghe nelle quali vi stano mastri,
che fano briglie, et seile et altri fornimenti da cavallo per la Corte del Gran Turco,
et in mezzo di questo luogo ogni mattina si ja un grosso mercato di cavalli et
Gambelli, et ogni giorno si ne vende gran copia. — Vgl. die Stalle di cavalli
und die Case de Janiceri auf dem: Ancien plan de Constantinople imprime
entre 1566 et 1574 avec notes explicatives par Caedicius [= Mordtmann],
Konstantinopel o. J. S. 5, Nr. 19. —Für dieKasernen: Hammer, Constantinopolis.
und der Bosporus, Bd. 1, Pesth 1822, S. 604f. —
3 S. 27—50 Capitolo III. Nel quäle srintende il sito, e la bellezza del
Serraglio habitato dal Gran Turco, con altri suoi Serragli, alloggiamenti deli-
ciosi, dove anco si fa mentione del numero delle genti, che in qualsivoglia luogo
lo servono in varie sorti da servitio. — Cod. Harleianus, dritter Absatz der
Inhaltsangabe: Si narra anco della gran potentia et commodita, che ha ivi il
Gran Turco Ottomano, si gran numero di genti che lo servono in varie sorti di
servitu, si della gran commodita e bellezza delli suoi alloggiamenti e habitationi,
si della gran richezza e entrata che lui hä, il modo delVentrar ä sedere nella sedia,
ogn' uno di essi.
 
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