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Bianchi, Francesco Paolo; Cratinus
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 3,1): Cratino: introduzione e testimonianze — Heidelberg: Verlag Antike, 2017

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https://doi.org/10.11588/diglit.63084#0016
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12

Introduzione

commediografo dell’ archaia (pensava dubbiosamente a un nipote Kirchner in
PA 8755 [p. 351]: “Κρατϊνος ό νεότερος [...] nescio an habet necessitudinem
cum Gratino maiore; fuit flirtasse nepos”; cfr. anche Traili in PAA 584360: “also
relativ of ?584385”).
In Sud. κ 2344 (test. 1 K.-A.) sono offerte due indicazioni:
1. il nome del padre, Callimede, un unicum nel V sec. a. C. in Attica3. Nel IV
sec. a.C. è attestato un Callimede arconte eponimo nel 360/359 a.C. (PA
8035, PAA 558240, LGPNÌI s.v. n. 2); un altro arconte eponimo è testimo-
niato nel III sec. a.C. (PA 8036, PAA 558245 [253/2 a.C.?], LGPN11 s.v. n. 3
[248/7]); più frequente la documentazione per i secoli successivi, v. in gen.
PAA 558237-558275, LGPN s.v. nn. 1-8. La fonte delle biografìe presenti nel
lessico Suda è probabilmente una versione epitomata dell’opera di Esichio
di Mileto, a sua volta risalente all’antica filologia alessandrina (cfr. test.
1 K.-A.) e l’informazione su Callimede potrebbe, quindi, essere genuina
nonostante l’assenza di documentazione del nome nel V. sec. a.C.4;
2. l’etnico, Αθηναίος, un’indicazione presente nella maggior parte delle bio-
grafìe dei commediografi dell’ archaia e, in misura minore, in quelle dei
commediografi di mese e di nea, cfr. p. 281 s. Non vi è alcun indizio che
permetta di confermare o ricusare questa notizia; secondo Olson 2002,
p. 285, ‘πατρός Τραγασαίου’, detto di Gratino in Ar. Ach. 853, è un insulto
generico, ma potrebbe contenere anche un’allusione a una possibile origine
non ateniese del commediografo, cfr. test. 12 K.-A., p. 328. La presunta
appartenenza di Gratino alla tribù Oeneide è generalmente considerata un
Witz comico (un’allusione a οίνος) più che un dato reale, cfr. test. 15 K.-A.
Per quanto riguarda la caratterizzazione di Gratino nelle testimonianze anti-
che, si rileva quanto segue: 1) più volte è attestata la sua vinolenza (testt. 1, 9,
10,11,14,16, 45 K.-A., probabilmente anche 15 K.-A.); 2) in un solo caso, dub-
bio, è menzionato il fatto che avesse relazioni con ragazzi o ragazze (παιδικά,
v. test. 1 K.-A.); 3) suo attore sarebbe stato in un primo tempo Cratete (test. 2a
K.-A.); 4) è definito λαμπρός τον χαρακτήρα (test. 1 K.-A.), ποιητικότατος
ed è associato a Eschilo (test. 2a K.-A.); 5) Aristofane lo menziona tra i suoi
predecessori, accanto a Magnete e Cratete, in un elogio di ambivalente signi-

In PA 8034, PAA 558235, LGPN11 s.v. n. 2 è registrato, per il V sec. a. C., Callimede
come padre di Gratino, con il richiamo alla testimonianza di Sud. κ 2344.
Un caso simile si ha per il commediografo Frinico: il nome del padre, Εύνομίδης è
trasmesso da schol. ad Ar. Ran. 13 e non ha altre attestazioni in Attica nel V sec.,
mentre è più frequente nel IV e nel III sec. a. C.; la fonte dello scoliaste è in genere
identificata con Didimo di Alessandria e quindi l’informazione è considerata valida,
cfr. Starna 2014, p. 10.
 
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