Metadaten

Comentale, Nicola; Hermippus; Verlag Antike [Mitarb.]
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 6): Ermippo: introduzione, traduzione e commento — [Heidelberg], Mainz: Verlag Antike, 2017

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.53724#0335
Lizenz: Freier Zugang - alle Rechte vorbehalten
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Incertarum fabularum fragmenta (fr. 87)

331

accostabili alla forma e al significato di λολλοϋν (Hsch. λ 1506; Phot, λ 461,
λ 504; [Zonar.] p. 1326 Tittmann; cfr. supra, Contesto di citazione) riportano
quasi tutti la terminazione in -ω, l’uscita del nominativo e dell’accusativo
dei sostantivi femminili (πειθώ, ήχώ, φειδώ) a tema in -oi- in attico (Smyth
§279; Threatte 1996, 259-266). Da questo confronto è possibile analizzare
morfologicamente il lemma λολλοϋν come l’accusativo singolare ionico di
un sostantivo a tema -oi-, corrispondente all’attico λολλώ: per l’uscita -oùv in
ionico dell’accusativo singolare di questa classe di sostantivi cfr. Smyth §279d.
L’utilizzo della forma ionica λολλοϋν deve essere interpretato sulla base
della provenienza di questo cibo dall’Eubea (Phot, λ 461 ·|·λυλω|· βρώμα τι
παιδιών έν Εύβοια γινόμενον). Se Ermippo ha davvero utilizzato lo ionismo
λολλοϋν, allora la parola sarà da attribuire a una situazione scenica in cui
qualcuno parla in dialetto ionico: per dei casi di impiego del dialetto ionico in
commedia cfr. Colvin 1999, 265-270.
La morfologia di questo sostantivo resta del tutto incerta su tre punti: (1)
la vocale della prima sillaba che è trasmessa come omega (Hsch. λ 1505-1506;
Phot, λ 504; [Zonar.] p. 1326 Tittmann), come omicron (Hsch. λ 1255; Phot, λ
394) o anche come hypsilon (Phot, λ 461). (2) La presenza della doppia -λλ- è
attestata solo per le glosse che trasmettono la forma λολλοϋν (Hsch. λ 1255;
Phot, λ 394), mentre in tutti gli altri casi è riportata la forma scempia. (3) Non
è chiaro se il lemma isolato λώλον (Hsch. λ 1505) sia da interpretare come
un metaplasmo di coniugazione del sostantivo oppure come una forma da
correggere.
Il significato del nome è chiaro: indica un dolce fatto con fichi e uva (Hsch.
λ 1505, 1506; Phot, λ 461, 504), simile ai παλάσια (Phot, λ 504; sui παλάσια
cfr. Olson 1998, ad Ar. P. 574). Il λολλώ è un dolce tostato per bambini (Hsch.
λ 1505 παιδίοις πεφωσμένον): sui dolci regionali per bambini cfr. anche Hsch.
π 3572 πρόμαχος· ύπό Κρητών μάζα έβδομαίω παιδίω γινόμενη.

fr. 87 Κ-Α (90 Kock)
Phot, ν 6
ναικισήρεις· καί παρά Φερεκράτει (Pherecr. fr. 256 Κ-Α) καί Έρμίππω· τουνα-
ντίον δε σημαίνει τώ άληθεύειν.
naikisèreis (tu menti, verbo da ναικισήρω, oppure menzogneri, aggettivo da
ναικισήρης): (sci/. si trova) e in Ferecrate (Pherecr. fr. 256 K-A) e in Ermippo: significa
il contrario di dire la verità.
 
Annotationen
© Heidelberger Akademie der Wissenschaften