50

Phrynichos

T * 16
Un chous attico (= ARV2, p. 1215 nr. 1), proveniente da Anàvyssos e datato
tra il 430 e il 420 a. C., è decorato con una scena probabilmente di commedia:
sulla sinistra, sono raffigurati due individui barbuti, vestiti con abiti da festa
e seduti su eleganti κλισμοί; sulla destra, sopra un basso palco collegato al
suolo da gradini, si trova una figura maschile nuda, ritratta forse nell’atto
di danzare: questo personaggio è dotato di un φαλλός rivolto verso l’alto
e, sul braccio sinistro, ha un ίμάτιον drappeggiato e una bisaccia e con la
mano sinistra brandisce un falcetto. Questa figura danzante è stata identifi-
cata dalla maggior parte degli studiosi con un attore comico impersonante
l’eroe Perseo con tanto di κίβισις e di αρπη; mentre i due individui seduti
rappresenterebbero - come pars prò tota - il pubblico presente sui sedili di un
teatro. Si ritiene che la raffigurazione vascolare illustri un momento scenico di
una commedia in cui si sviluppava forse una parodia del mito di Andromeda
(ovvero la parodia di un Andromeda tragica).48
Bibliografia Webster 1967b, p. 147; Pickard-Cambridge 1968, pp. 210-211 [=
1996, p. 290] con fig. 76; Csapo/Slater 1995, pp. 64-65 [ad § I. 131] con fig.
4B; Hughes 2006 (in particolare, p. 426); Storey FOCHI, p 428 [ad V2]; Csapo
2010, pp. 25-27 con fig. 1.10
Interpretazione Si deve a Webster (1967b, p. 147) Pipotesi che la raffigura-
zione vascolare illustri un momento scenico della commedia (di cui purtroppo
ignoriamo il titolo) in cui Frinico attuò una parodia di Andromeda:49 cfr., supra,
adT 8a-c. In tempi recenti, anche Csapo/Slater (1995, pp. 64-65 [ad § I. 131])
e Hughes (2006, p. 426) si sono detti favorevoli a tale possibilità interpretativa.

48 Per una dettagliata descrizione della scena vascolare cfr. Pickard-Cambridge 1968,
pp. 210-211 [= 1996, p. 290]; Csapo/Slater 1995, pp. 64-65 [ad § I. 131] (cfr. inoltre
Csapo 2010, pp. 25-27); Hughes 2006; Storey FOCHI, p 428 [ad V2].
49 Nell’ottica ricostruttiva di Webster, Frinico avrebbe parodiato nella sua commedia
la perduta Andromeda di Sofocle (per cui vd., supra, ad n. 39).