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Phrynichus; Stama, Felice [Hrsg.]
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 7): Frinico: introduzione, traduzione e commento — Heidelberg: Verlag Antike, 2014

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https://doi.org/10.11588/diglit.53735#0358
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354

Phrynichos

di una fase della discussione relativa alla paternità dell’inno successiva (e,
quindi, più confusa: in merito cfr. Scorza 1932, p. 12 η. 1; Sgobbi 2006, p. 293)
rispetto a quella di cui danno notizia gli scoli aristofanei ((a), (b)) e il commen-
tario preservato da P.Oxy. 1611 ((c)), dove Frinico è citato come testimone per
l’attribuzione dell’ode a Lamprocle. A ciò si aggiunga il ruolo non marginale
nella questione svolto da Eratostene, autore di una trattazione critica sull’inno,
in cui si serviva forse della testimonianza di un passo di Frinico per sostenere
la candidatura di Lamprocle come autore di un canto che riscosse grande
popolarità in antico, tanto da essere menzionato da Aristofane quale esempio
di άρχαία παίδευσις.

fr. 79 (7 Dem.)
Phot, a 1982 [b, Sz; z decurtatus]
άνθρωπική παρασκευή - Φρύνιχος ε’ίρηκεν (εϊρ. om. b). έρείς δε καί άνθρω-
πική (άνθρ. om. b) φωνή καί άνθρωπική (άνθρ. om. b) διάνοια καί άνθρωπική (καί
άνθρ. om. b) δίαιτα καί ε’ί τι άλλο τοιοΰτον
anthropike paraskeue (= “apparato umano (?)”): Frinico ha fatto uso (dell’e¬
spressione). E si potrà dire sia anthròpikephdne (= “voce umana”) sia anthròpike diànoia
(= “pensiero umano”) sia anthrdpike diaita (= “genere di vita umano”) e così via
Bibliografìa Reitzenstein 1907, pp. xxi, 140; Kòrte 1911, p. 251; Demiaùczuk
1912, pp. 75-76; Edmonds FACI, pp. 472-473 [fr. dub. 88B]; Kassel/Austin PCG
VII, p. 427; Storey FOC III, p. 79 [fr. 79]
Contesto della citazione Nel ‘nuovo’ Fozio, preservato dal codice Berolinensis
e dal Supplementum zavordense (il codice Zavordensis reca invece come testo
soltanto le parole άνθρωπική παρασκευή e άνθρωπική φωνή come fossero
due glosse distinte) si attesta l’uso dell’espressione άνθρωπική παρασκευή
in Frinico.
Attribuzione della citazione Reitzenstein (1907, pp. xxi, 140) e Kòrte (1911,
p. 251) attribuivano il frammento al poeta comico. Demiaùczuk (1912, pp. 75-
76) e Edmonds (FACI, pp. 472-473) inserivano la citazione tra le testimonianze
dubbie relative al commediografo. Che la glossa andasse riferita al grammatico
atticista, il quale starebbe citando il poeta comico, riteneva invece Borries: cfr.
Phryn. PS, frr. *21, *195.
άνθρωπική Un’ulteriore occorrenza dell’aggettivo nella letteratura
comica di quinto secolo - come segnalava già Demiaùczuk (1912, pp. 75-
 
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