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Hermann Stoeckius:
et si rimetta al vescouo nel resto, et S. Sria. Rma, poträ,
vedendo alcuna dispositione, parlare de fare uno oollegio.
Trouando il Mt.ro. Nadale nella via, de lui si poträ in-
formare di molte cose, etc. —
b) Aus der Instruktion, die der Ordensstifter für mehrere
Genossen, die zur Begründung eines Kollegiums von Rom
nach Köln gingen (Heinrich Dionysius, Franz Coster, Johann
Rhetius und Heinrich Somalius), entworfen hatte (Rom,
11. Mai 1556), den Zweck und Ziel ihrer Sendung89) he-
treffenden Passus:
L’intento et fme, che tutti li nostri doueranno hauer’
in Colonia, e aiutar’ le cose della religione catholica, et il
ben spirituale della cittä et regione, secondo la gratia et
talento che Iddio nostro signore gli concederä. Et acciö
questo si possa far’ perpetuamente, deuono hauer’ altro
intento secondario, che e la fondatione stabile d’un collegio,
doue si possa trattener’ numero conueniente delli nostri,
et essercitarsi li ufficii soliti nelli collegii della Compagnia,
per il che sarebbe necessario che fusse casa propria et
chiesa, et ent.rata per li collegiali, li quali, se non sonno
in numero buono et grande, non si puö guardare l’ordine
ne li statuti ;della Compagnia nelli collegii, ne per conseguente
potriano tanto ben conseruarsi et aiutarsi li nostri ne li
altri. —
In den Unterweisungen für Volksmissionen in den
häretischen Ländern wird ein gemeinsames Stück folgende Be-
stimmung gebildet haben90):
Auuertano nel predicar’ quello che [fu] detto degli
lettori*, che insegnino dottrina salda et catholica, non si
* Tengasi gran cura di mostrar in tal modo la ueritä orthodoxa., che li
heretici, se ben fussero presenti, sentano charitä et modestia xlana; ne li sia.
detta ingiuria alcuna, ne si mostri spetie di sdegno contra loro, [anzi di com-
passione, ne anche aportamente si proceda contra ioro] errori, ma che si sta-
biliscano li dogmi catholici; et di quelli si uederä che li oontrarii sonoi fjalsi.
Se al duca paresse che apertamente se impugnassino nelle lettioni et pergoli
li errori, si farä pur oon la modestia detta, et significatione d’amore deila loro«
salute. —
89) Rh. Akt. n. 180, n, 6 = Mon. Jgn. I: Epp. et Instr. XI, n. 6450, p. 360,
n. 6. — 90) Mon. Jgn. I: Epp. et Instr. XI, n. 6565, p. 538, n. 15*; p. 541,
n. 6 bezw. MGP. III, n. 111, p. 470, n. 12*; p. 474, n. 6. — Schade, daß die
Hermann Stoeckius:
et si rimetta al vescouo nel resto, et S. Sria. Rma, poträ,
vedendo alcuna dispositione, parlare de fare uno oollegio.
Trouando il Mt.ro. Nadale nella via, de lui si poträ in-
formare di molte cose, etc. —
b) Aus der Instruktion, die der Ordensstifter für mehrere
Genossen, die zur Begründung eines Kollegiums von Rom
nach Köln gingen (Heinrich Dionysius, Franz Coster, Johann
Rhetius und Heinrich Somalius), entworfen hatte (Rom,
11. Mai 1556), den Zweck und Ziel ihrer Sendung89) he-
treffenden Passus:
L’intento et fme, che tutti li nostri doueranno hauer’
in Colonia, e aiutar’ le cose della religione catholica, et il
ben spirituale della cittä et regione, secondo la gratia et
talento che Iddio nostro signore gli concederä. Et acciö
questo si possa far’ perpetuamente, deuono hauer’ altro
intento secondario, che e la fondatione stabile d’un collegio,
doue si possa trattener’ numero conueniente delli nostri,
et essercitarsi li ufficii soliti nelli collegii della Compagnia,
per il che sarebbe necessario che fusse casa propria et
chiesa, et ent.rata per li collegiali, li quali, se non sonno
in numero buono et grande, non si puö guardare l’ordine
ne li statuti ;della Compagnia nelli collegii, ne per conseguente
potriano tanto ben conseruarsi et aiutarsi li nostri ne li
altri. —
In den Unterweisungen für Volksmissionen in den
häretischen Ländern wird ein gemeinsames Stück folgende Be-
stimmung gebildet haben90):
Auuertano nel predicar’ quello che [fu] detto degli
lettori*, che insegnino dottrina salda et catholica, non si
* Tengasi gran cura di mostrar in tal modo la ueritä orthodoxa., che li
heretici, se ben fussero presenti, sentano charitä et modestia xlana; ne li sia.
detta ingiuria alcuna, ne si mostri spetie di sdegno contra loro, [anzi di com-
passione, ne anche aportamente si proceda contra ioro] errori, ma che si sta-
biliscano li dogmi catholici; et di quelli si uederä che li oontrarii sonoi fjalsi.
Se al duca paresse che apertamente se impugnassino nelle lettioni et pergoli
li errori, si farä pur oon la modestia detta, et significatione d’amore deila loro«
salute. —
89) Rh. Akt. n. 180, n, 6 = Mon. Jgn. I: Epp. et Instr. XI, n. 6450, p. 360,
n. 6. — 90) Mon. Jgn. I: Epp. et Instr. XI, n. 6565, p. 538, n. 15*; p. 541,
n. 6 bezw. MGP. III, n. 111, p. 470, n. 12*; p. 474, n. 6. — Schade, daß die