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Michel Baudier.
Dominico S. 2 f.:
Nell’ultimo colle della Cittä verso terra ferma alla parte della Ripa del
canale grande, vi e un’antica fortezza grande, con sette torri in mezo alla
detta fortezza, ä memoria delli sette colli della Cittä, laquale e chiamata
Ghedicola, che vol dir sette torri, dove stanno continuamente ducento ein-
quanta soldati maritati tutti con famiglia ciascuno habitante dentro, con un
Castellano, & quattro luogotenenti, ilqual Castellano non puö uscir fuor della
fortezza senza licenza del primo Visir se non due volte l’anno, che sono le due
feste loro solenni per andare alle loro orationi alla Moschea, ove era Santa
Sofia come si dirä dopoi.
Le sopradette sette torri erano al tempo passato piene di diversi tesori,
cioe una di monete e verghe d’oro, due di monete, e piastre d’argento, una di
diversi fornimenti d’oro, e d’argento gemmanti per cavalli, & huomini d’arme,
una di diverse armerie antiche; & in un altra diverse machine per pigliar
fortezze, & la settima e archivio di diverse scritture, accompagnate con una
stanza per Galleria di varie anticaglie, che riportö il Gran Turco Selim dalla
Cittä Reale di Tauris.
Tre sono verso il Mare, & due verso terra, che riguardano la Cittä, & il
corpo di ciascuna e quadro, la cima delle quali per quattro braccia finisce ä
piramide coperta di piombo, & nelle due torri di mezo in una stä riposto il
tesoro d’oro, & nell’altra li fornimenti gemmati, & nell’altre tre verso il Mare,
in una vi sono le machine, nell’altra 1’armerie, e nella terza le piastre d’argento,
& nelle due verso la Cittä, in una vi e moneta d’argento, e nelPaltra l’archivio
delle scritture.
Le quali torre erano molto piene avanti il Gran Turco Selim Secondo,
ma poi per haver preso Cipro, e poi perduta la giornata ä tempo di Papa Pio
Quinto, consumö molto di esso tesoro d’oro, & d’argento, siche si ricolse esso
medesimo, & cosi Amurat suo figliolo di fare il tesoro nel serraglio, come si
dirä di sotto.
Dentro di essa fortezza ci e provisione grande d’ogni cosa da mangiare,
& monitione di polvere, & alt.re cose necessarie per uso di guerra, con trenta
pezzi d’artiglieria che ä pena le puö abbracciare un grande huomo, &; da cento.
e piü dell’ordinarie.
Michel Baudier.
Dominico S. 2 f.:
Nell’ultimo colle della Cittä verso terra ferma alla parte della Ripa del
canale grande, vi e un’antica fortezza grande, con sette torri in mezo alla
detta fortezza, ä memoria delli sette colli della Cittä, laquale e chiamata
Ghedicola, che vol dir sette torri, dove stanno continuamente ducento ein-
quanta soldati maritati tutti con famiglia ciascuno habitante dentro, con un
Castellano, & quattro luogotenenti, ilqual Castellano non puö uscir fuor della
fortezza senza licenza del primo Visir se non due volte l’anno, che sono le due
feste loro solenni per andare alle loro orationi alla Moschea, ove era Santa
Sofia come si dirä dopoi.
Le sopradette sette torri erano al tempo passato piene di diversi tesori,
cioe una di monete e verghe d’oro, due di monete, e piastre d’argento, una di
diversi fornimenti d’oro, e d’argento gemmanti per cavalli, & huomini d’arme,
una di diverse armerie antiche; & in un altra diverse machine per pigliar
fortezze, & la settima e archivio di diverse scritture, accompagnate con una
stanza per Galleria di varie anticaglie, che riportö il Gran Turco Selim dalla
Cittä Reale di Tauris.
Tre sono verso il Mare, & due verso terra, che riguardano la Cittä, & il
corpo di ciascuna e quadro, la cima delle quali per quattro braccia finisce ä
piramide coperta di piombo, & nelle due torri di mezo in una stä riposto il
tesoro d’oro, & nell’altra li fornimenti gemmati, & nell’altre tre verso il Mare,
in una vi sono le machine, nell’altra 1’armerie, e nella terza le piastre d’argento,
& nelle due verso la Cittä, in una vi e moneta d’argento, e nelPaltra l’archivio
delle scritture.
Le quali torre erano molto piene avanti il Gran Turco Selim Secondo,
ma poi per haver preso Cipro, e poi perduta la giornata ä tempo di Papa Pio
Quinto, consumö molto di esso tesoro d’oro, & d’argento, siche si ricolse esso
medesimo, & cosi Amurat suo figliolo di fare il tesoro nel serraglio, come si
dirä di sotto.
Dentro di essa fortezza ci e provisione grande d’ogni cosa da mangiare,
& monitione di polvere, & alt.re cose necessarie per uso di guerra, con trenta
pezzi d’artiglieria che ä pena le puö abbracciare un grande huomo, &; da cento.
e piü dell’ordinarie.