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Frammenti
derivations»). Più verosimile appare la proposta di Stròmberg 1944, 19, che
fa risalire il sostantivo al verbo κρίζειν “stridere”, allusivo al suono emesso
daH’insetto (per un’ipotesi onomatopeica, άκρίς come Krikrimacher, si era già
espresso Keller 1909-1913, II, 458-459; e cf. anche Gii Fernàndez 1959,123-124;
Frisk GEW1 59 s.v. άκρίς; Chantraine DELG 51 s.v. άκρίς; Beekes EDG 56 s.v.
άκρίς). Di πάρνοψ sono altresì note le varianti dialettali πόρνοψ (eolico d’Asia
e beotico) e κόρνοψ (tessalico): cf. Gii Fernàndez 1959, 239; Beavis 1988, 64.
Esichio (π 954 Hansen) annota l’identità dei significanti πάρνοπες/άκρίδες; e
la Suda (π 683 Adler), pur riconoscendo altri significati di πάρνοψ, documenta
che si tratta comunemente di un άκρίδος είδος; e la stessa definizione ricorre
anche negli scolli aristofanei (schol. [vet Tr] ad Ach. 150 Wilson; schol. [vet
Tr] ad Av. 185b Holwerda). Alcune specie di uccelli erano particolarmente utili,
ché liberavano gli uomini da questi insetti nocivi all’agricoltura: ne è prova
evidente un luogo degli Uccelli (vv. 588-591), dove Pisetero elenca, tra i van-
taggi che potrebbero derivare agli uomini se accettassero la supremazia degli
uccelli, la circostanza di non dover più temere che le cavallette (πάρνοπες: v.
588) divorino le loro viti.
fr. 2 (2 K.)
Test.: Schol. [vet Tr] Ar. Av. 1283a Holwerda.
ούκ ές κόρακας τώ χειρ’ άποίσεις εκποδών
άπό του σκυταλίου < > καί τής διφθέρας;
Alla malora, perché non tieni dunque le mani lontano
dal bastone... e dalla giubba di pelle?
Metro: Trimetri giambici.
Il frammento è tramandato dallo scoliasta aristofaneo (adAv. 1283a Holwerda)
in una discussione in merito alla skytàle, bastone adoperato dagli Spartani per
trasmettere messaggi segreti (cf, tra i contributi più recenti, Sheldon 2003,
72-76; Mastromarco, in Mastromarco-Totaro 2006, 404 n. 196); ma il successivo
riferimento, nel luogo nicofonteo, alla διφθέρα («giubba di pelle», su cui cf.
infra), mi indurrebbe a ritenere, con Dunbar 1995, 638, che in questo fram-
Frammenti
derivations»). Più verosimile appare la proposta di Stròmberg 1944, 19, che
fa risalire il sostantivo al verbo κρίζειν “stridere”, allusivo al suono emesso
daH’insetto (per un’ipotesi onomatopeica, άκρίς come Krikrimacher, si era già
espresso Keller 1909-1913, II, 458-459; e cf. anche Gii Fernàndez 1959,123-124;
Frisk GEW1 59 s.v. άκρίς; Chantraine DELG 51 s.v. άκρίς; Beekes EDG 56 s.v.
άκρίς). Di πάρνοψ sono altresì note le varianti dialettali πόρνοψ (eolico d’Asia
e beotico) e κόρνοψ (tessalico): cf. Gii Fernàndez 1959, 239; Beavis 1988, 64.
Esichio (π 954 Hansen) annota l’identità dei significanti πάρνοπες/άκρίδες; e
la Suda (π 683 Adler), pur riconoscendo altri significati di πάρνοψ, documenta
che si tratta comunemente di un άκρίδος είδος; e la stessa definizione ricorre
anche negli scolli aristofanei (schol. [vet Tr] ad Ach. 150 Wilson; schol. [vet
Tr] ad Av. 185b Holwerda). Alcune specie di uccelli erano particolarmente utili,
ché liberavano gli uomini da questi insetti nocivi all’agricoltura: ne è prova
evidente un luogo degli Uccelli (vv. 588-591), dove Pisetero elenca, tra i van-
taggi che potrebbero derivare agli uomini se accettassero la supremazia degli
uccelli, la circostanza di non dover più temere che le cavallette (πάρνοπες: v.
588) divorino le loro viti.
fr. 2 (2 K.)
Test.: Schol. [vet Tr] Ar. Av. 1283a Holwerda.
ούκ ές κόρακας τώ χειρ’ άποίσεις εκποδών
άπό του σκυταλίου < > καί τής διφθέρας;
Alla malora, perché non tieni dunque le mani lontano
dal bastone... e dalla giubba di pelle?
Metro: Trimetri giambici.
Il frammento è tramandato dallo scoliasta aristofaneo (adAv. 1283a Holwerda)
in una discussione in merito alla skytàle, bastone adoperato dagli Spartani per
trasmettere messaggi segreti (cf, tra i contributi più recenti, Sheldon 2003,
72-76; Mastromarco, in Mastromarco-Totaro 2006, 404 n. 196); ma il successivo
riferimento, nel luogo nicofonteo, alla διφθέρα («giubba di pelle», su cui cf.
infra), mi indurrebbe a ritenere, con Dunbar 1995, 638, che in questo fram-