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Introduzione
divinità124. Ai culti dell’isola e ad Apollo può rimandare la menzione degli
Iperborei nel fr. 24 K.-A.; nei frr. 25 e 26 K.-A. si possono ravvisare cenni di
polemiche letterarie; il fr. 27 K.-A. è attribuito all’agone per il tono mordace;
il fr. 33 K.-A. potrebbe contenere una parodia delle Panatenee; all’esodo della
commedia può essere ascritto il fr. 32 K.-A. che contiene un attacco a Licurgo,
probabilmente il nonno dell’omonimo oratore di IV sec. a.C., additato per
l’omosessualità e forse per i suoi legami con l’Egitto.
Le Didaskaliai (fr. 38 K.-A.) possono rientrare tra le commedie dedicate
alla riflessione sulla realtà teatrale e i suoi aspetti istituzionali, cfr. Bakola
2010, p. 48 (“Didaskaliai [...] a play whose title strongly suggests that it had
a metapoetic content”) e Zimmermann 2011, p. 717 s. Il titolo (‘prove’ o ‘rap-
presentazioni’), ingiustamente sospettato di corruttela (Meineke FCGI, p. 58,
Luppe 1967b, p. 405), si può confrontare con analoghi quali: Κωμωδοτραγωδία,
Alceo comico e Anassandride125; Πεΐραι, Ecfantide126; Ποίησις, Aristofane e
Antifane127; Προαγών, Aristofane o Filonide128; Χορός, Epicrate129. L’unico
frammento noto (δτε συ τούς καλούς θριάμβους άναρύτουσ’ άπηχθάνου),
un’apostrofe a un soggetto femminile (σϋ [...] άναρύτουσ’(α)) del quale è ri-
levato l’odio ricevuto (άπηχθάνου) per i bei canti in onore di Dioniso (καλούς
θριάμβους), potrebbe indicare una polemica letteraria, forse il poeta stesso che
parla della propria poesia nella parabasi.
Il Dionysalexandros (frr. 39-51 K.-A.) era una riproposizione in comicis
del giudizio di bellezza delle dee da parte di Alessandro/Paride, qui sostituito
da Dioniso, dietro al quale era ritratto Pericle. Il contenuto della commedia è
riassunto nella hypothesis papiracea al dramma pubblicata nel 1904 da Grenfell
e Hunt (POxy IV, 633 [pp. 69-72] = PCGIV test, i K.-A.).
La scena del dramma si svolgeva sull’Ida (hyp. col. I r. 23) e il coro era
composto dai satiri (col. II r. 42 s.); nelle tre scene iniziali (prologo, parodo e
agone), sintetizzate nella sezione oggi perduta della prima colonna, si narrava
probabilmente dell’arrivo sul monte di Hermes, inviato da Zeus alla ricerca di
124 “Tota [...] opinio curri solo comoediae nomine nitatur, parum firma est”, Kock CAFI,
p. 19.
125 Rispettivamente: PCG II frr. 19-21 K.-A., cfr. Orth 2013, p. 86 s. per il titolo e pp.
86-107; PCGH, fr. 26 K.-A.
126 Di questa commedia è conservato solamente il titolo, v. Bagordo 2014, p. 85.
127 Rispettivamente: PCG III.2, frr. 466-467 K.-A.; PCG II, fr. 189 K.-A.
128 PCG III.2, frr. 477-486 K.-A.
129 PCG V, fr. 8 K.-A. È nota, inoltre, una γραμματική τραγωδία, attribuita ad un
ateniese di nome Calila, ma è incerto se si tratti di una commedia, cfr. Kassel-Austin
PCG Cali. test. *7 , Orth 2009, pp. 37-39, Bagordo 2014a, pp. 129-132.
Introduzione
divinità124. Ai culti dell’isola e ad Apollo può rimandare la menzione degli
Iperborei nel fr. 24 K.-A.; nei frr. 25 e 26 K.-A. si possono ravvisare cenni di
polemiche letterarie; il fr. 27 K.-A. è attribuito all’agone per il tono mordace;
il fr. 33 K.-A. potrebbe contenere una parodia delle Panatenee; all’esodo della
commedia può essere ascritto il fr. 32 K.-A. che contiene un attacco a Licurgo,
probabilmente il nonno dell’omonimo oratore di IV sec. a.C., additato per
l’omosessualità e forse per i suoi legami con l’Egitto.
Le Didaskaliai (fr. 38 K.-A.) possono rientrare tra le commedie dedicate
alla riflessione sulla realtà teatrale e i suoi aspetti istituzionali, cfr. Bakola
2010, p. 48 (“Didaskaliai [...] a play whose title strongly suggests that it had
a metapoetic content”) e Zimmermann 2011, p. 717 s. Il titolo (‘prove’ o ‘rap-
presentazioni’), ingiustamente sospettato di corruttela (Meineke FCGI, p. 58,
Luppe 1967b, p. 405), si può confrontare con analoghi quali: Κωμωδοτραγωδία,
Alceo comico e Anassandride125; Πεΐραι, Ecfantide126; Ποίησις, Aristofane e
Antifane127; Προαγών, Aristofane o Filonide128; Χορός, Epicrate129. L’unico
frammento noto (δτε συ τούς καλούς θριάμβους άναρύτουσ’ άπηχθάνου),
un’apostrofe a un soggetto femminile (σϋ [...] άναρύτουσ’(α)) del quale è ri-
levato l’odio ricevuto (άπηχθάνου) per i bei canti in onore di Dioniso (καλούς
θριάμβους), potrebbe indicare una polemica letteraria, forse il poeta stesso che
parla della propria poesia nella parabasi.
Il Dionysalexandros (frr. 39-51 K.-A.) era una riproposizione in comicis
del giudizio di bellezza delle dee da parte di Alessandro/Paride, qui sostituito
da Dioniso, dietro al quale era ritratto Pericle. Il contenuto della commedia è
riassunto nella hypothesis papiracea al dramma pubblicata nel 1904 da Grenfell
e Hunt (POxy IV, 633 [pp. 69-72] = PCGIV test, i K.-A.).
La scena del dramma si svolgeva sull’Ida (hyp. col. I r. 23) e il coro era
composto dai satiri (col. II r. 42 s.); nelle tre scene iniziali (prologo, parodo e
agone), sintetizzate nella sezione oggi perduta della prima colonna, si narrava
probabilmente dell’arrivo sul monte di Hermes, inviato da Zeus alla ricerca di
124 “Tota [...] opinio curri solo comoediae nomine nitatur, parum firma est”, Kock CAFI,
p. 19.
125 Rispettivamente: PCG II frr. 19-21 K.-A., cfr. Orth 2013, p. 86 s. per il titolo e pp.
86-107; PCGH, fr. 26 K.-A.
126 Di questa commedia è conservato solamente il titolo, v. Bagordo 2014, p. 85.
127 Rispettivamente: PCG III.2, frr. 466-467 K.-A.; PCG II, fr. 189 K.-A.
128 PCG III.2, frr. 477-486 K.-A.
129 PCG V, fr. 8 K.-A. È nota, inoltre, una γραμματική τραγωδία, attribuita ad un
ateniese di nome Calila, ma è incerto se si tratti di una commedia, cfr. Kassel-Austin
PCG Cali. test. *7 , Orth 2009, pp. 37-39, Bagordo 2014a, pp. 129-132.