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Testimonianze
test. 9 K.-A.) e, in questo caso, confermerebbe la bontà della lezione μέγας dei
codici dell’Auto/ogia Palatina, v. Sens 2000, p. 332.
Da notare, infine, che secondo il commento dello pseudo-Acrone ad Orazio
(Ps.-Acron., schei, in Hor. epist. I 19, 1 = II, p. 272 r. 12 s. Keller) Γ epigramma
sarebbe sulla tomba di Gratino, un dato probabilmente autoschediastico: hoc
etiam epigramma in monumento eius testatur eumfuisse vinosum559.
559 In questo stesso passo Acrone commenta la vinolenza di Gratino e la sua presunta
enuresi, cfr. test. 9 K.-A., e, nello spiegare la citazione di Orazio, riporta che Gratino
stesso “in suisfabulis negat bonum poetam, qui vinosus nonfuerit, et ideopoetas in
Liberi patris esse tutela’’.
Testimonianze
test. 9 K.-A.) e, in questo caso, confermerebbe la bontà della lezione μέγας dei
codici dell’Auto/ogia Palatina, v. Sens 2000, p. 332.
Da notare, infine, che secondo il commento dello pseudo-Acrone ad Orazio
(Ps.-Acron., schei, in Hor. epist. I 19, 1 = II, p. 272 r. 12 s. Keller) Γ epigramma
sarebbe sulla tomba di Gratino, un dato probabilmente autoschediastico: hoc
etiam epigramma in monumento eius testatur eumfuisse vinosum559.
559 In questo stesso passo Acrone commenta la vinolenza di Gratino e la sua presunta
enuresi, cfr. test. 9 K.-A., e, nello spiegare la citazione di Orazio, riporta che Gratino
stesso “in suisfabulis negat bonum poetam, qui vinosus nonfuerit, et ideopoetas in
Liberi patris esse tutela’’.