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Bianchi, Francesco Paolo; Cratinus
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 3,2): Cratino: Archilochoi - Empipramenoi (frr.1-68) : introduzione, traduzione, commento — Heidelberg: Verlag Antike, 2016

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https://doi.org/10.11588/diglit.63085#0387
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Έμπιπράμενοι (Empipramenoi)
(‘Bruciati’)

Bibliografia Runkel 1827, p. 21, Dindorf 1829 p. 94 n. a (= 1835, p. 574 n. a),
Bergk 1838, pp. 109-111, Meineke FCG ILI (1839), pp. 53-56, Meineke FCG
ed. min. I (1847), p. 18 s., Bothe PCGF (1855), p. 16, Kock CAF1 (1880), p. 32,
Edmonds FAC I (1957), p. 42 s., Luppe 1966, p. 187, Kassel - Austin PCG IV
(1983), p. 156 e 167, Storey FOCI (2011), p. 312s.
L’unica testimonianza su questa commedia è in Clem. Alex. Strom. VI 26.4
all’interno di una sezione (da VI 25.1) in cui si discute di furti e plagi fatti da
scrittori greci: Αριστοφάνης δέ ό κωμικός έν ταΐς πρώταις Θεσμοφοριαζούσαις
τά έκ των Κρατίνου Έμπιπραμένων μετήνεγκεν έπη. Rimane del tutto ignoto a
quale passo della commedia di Aristofane sia relativa Linformazione e, quindi,
cosa e quanto Aristofane avesse dedotto da Gratino; inoltre, questa notizia
può essere relativa ad un effettivo plagio di Aristofane (casi analoghi sono ben
documentati in commedia, cfr. Sennino 1998), ma non è nemmeno escluso che
derivi, invece, da una più tarda riflessione filologica, cfr. Sennino 1998, p. 38 s.:
“Gratino [...] era morto intorno al 422, e le Tesmoforiazuse vennero messe in
scena nel 411. È impossibile dunque che fosse stato Gratino a denunciare un
plagio compiuto, ai suoi danni, da Aristofane. Resta certo la possibilità che
qualche altro comico denunciasse la dipendenza di Aristofane da Gratino, ma
in realtà appare più plausibile che all’origine della notizia [...] vi fosse non
una polemica tra i poeti comici, ma l’osservazione di qualche filologo antico,
che aveva notato la somiglianza tra una scena delle Tesmoforiazuse e quella di
un dramma di Gratino” (cfr. anche p. 37 s. a proposito della analoga testimo-
nianza di Clemente Alessandrino, immediatamente seguente, sulla commedia
Daidalos che Aristofane e Platone comico avrebbero plagiato a vicenda; cfr.
anche Pirrotta 2009, p. 85).
Il titolo Έμπιπράμενοι si confronta con analoghi formati da un participio
al plurale263: dello stesso Gratino Χειμαζόμενοι, di Aristofane Θεσμοφο-
ριάζουσαι a'e β', Σκηνάς καταλαμβάνουσαι, Έκκλησιάζουσαι, di Amipsia
Αποκοτταβίζοντες (cfr. Orth 2013, p. 183); più tardi sono altri: Διαδικαζόμενοι

263 Titoli formati da un participio al singolare sono rari nella commedia antica (più
frequenti nella mese e nella ned) e, di solito, accompagnati ad un nome proprio:
Platone comico Ζευς κακούμενος, Archippo e Nicocare Ηρακλής γαμών, Strattis
Ζώπυρος περικαιόμενος; v. però Amipsia Κατεσθίων, con Orth 2013, p. 207
 
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