154
Introduzione
c) fr. 716 K.-A. (ine. fab.; da schol. ad Ar. Eq. 254a) καί σύ κυρηβιο-
πώλα, / Εύκρατες στύππαξ. Per questa identificazione, ν. in particolare Kassel-
Austin PCG IV, p. 287 (“plausibilis [...] coniectura”), Sommerstein 1996, p. 344 n.
119: “this reference to a man who ‘has a hairy arse, because he eats bran’ can
hardly be to anyone but this Eukrates, who is described in comedy both as hai-
ry [...] and as a dealer in bran” [con il richiamo ai già citati passi aristofanei]).
5) Ξένιος/Ξενίας, fr. *361,3 K.-A. {ine. fab.). Il nome è attestato nell’ultimo
dei tre versi di un frammento (tràdito da Heph. ench. XV 21 [π. ασυνάρτητων],
p. 54, 16-18 Consbr.)227 in cui è attaccato il commediografo Ecfantide (cfr.
Bagordo 2014a, pp. 93-96):
εϋιε κισσοχαίτ’ άναξ χαΐρ’, έφασκ’ Έκφαντίδης.
πάντα φορητά, πάντα τολμητά τώδε τώ χορώ.
πλήν Ξενίου νόμοισι καί Σχοινίωνος, ώ Χάρων228
Σχοινιών era un nomignolo del poeta comico Callia (v. supra Καλλίας
Λυσιμάχου) ed è possibile che in modo analogo si debba intendere anche
Ξένιος/Ξενίας, che conterrebbe un’allusione a qualcuno di origine straniera,
cfr. Bergk 1838, p. 116: “alter [...] comicus poeta, quem perstringit Cratinus,
quemque Ξένιον vel Ξενίαν vocat, aut Aristophanes est229 [...] aut [...]
Phrynichus [...] cui et peregrinam originem et pravitatem carminum comici
poetae exprobrabant230”.
Nessuna informazione è disponibile su un personaggio di nome Ξένιος/
Ξενίας, sebbene non si possa escludere che ciò dipenda solo dalla documen-
tazione che possediamo. A differenza di Σχοινιών, senza attestazioni, il nome
Ξένιος/Ξενίας è presente in alcune testimonianze epigrafiche:
227 La citazione di Efestione è adespota e per questo Kassel-Austin PCG IV, p. 298
s. registrano il frammento tra quelli incertae fabulae, lo notano con l’asterisco in
apice iniziale e riportano in apparato (p. 299) che l’assegnazione a Gratino risale
a Soping apud Alberti 1746-1766, voi. II, p. 1334 e si deve al fatto che l’asinarteto
di cui il metricista discute è il cratineo (inoltre, si può richiamare il fatto che
Ecfantide è attaccato da Gratino, oltre che qui, anche nei frr. 462 [cfr. PCG V, p.
126, Ecphant. test. 5] e 502 [= PCG V, p. 126, Ecphant. test. 6] K.-A., su entrambi
cfr. rispettivamente Bagordo 2014a, pp. 80-82 e 83 s.).
228 Per un’interpretazione di questo frammento, v. Kock CAPI, p. 108: “dicit autem
Cratinus omnia subeunda, omnia audenda esse choro, ut victoriam reportet, ea tamen
exceptione, ut ncque Xeniae neque Schoenionis modis utatur. Ad quem sententiam
Charonis adsensum expetit ut ipse Archilochus”.
229 Per questa possibilità, Bergk rimanda al fr. 342 K.-A. (ine. sed.) che assegnava alla
Pytiné.
230 Per Frinico il richiamo di Bergk è aU’informazione presente nella test. 8 K.-A., su
cui v. Starna 2014, testt. 9b-c, pp. 40-42.
Introduzione
c) fr. 716 K.-A. (ine. fab.; da schol. ad Ar. Eq. 254a) καί σύ κυρηβιο-
πώλα, / Εύκρατες στύππαξ. Per questa identificazione, ν. in particolare Kassel-
Austin PCG IV, p. 287 (“plausibilis [...] coniectura”), Sommerstein 1996, p. 344 n.
119: “this reference to a man who ‘has a hairy arse, because he eats bran’ can
hardly be to anyone but this Eukrates, who is described in comedy both as hai-
ry [...] and as a dealer in bran” [con il richiamo ai già citati passi aristofanei]).
5) Ξένιος/Ξενίας, fr. *361,3 K.-A. {ine. fab.). Il nome è attestato nell’ultimo
dei tre versi di un frammento (tràdito da Heph. ench. XV 21 [π. ασυνάρτητων],
p. 54, 16-18 Consbr.)227 in cui è attaccato il commediografo Ecfantide (cfr.
Bagordo 2014a, pp. 93-96):
εϋιε κισσοχαίτ’ άναξ χαΐρ’, έφασκ’ Έκφαντίδης.
πάντα φορητά, πάντα τολμητά τώδε τώ χορώ.
πλήν Ξενίου νόμοισι καί Σχοινίωνος, ώ Χάρων228
Σχοινιών era un nomignolo del poeta comico Callia (v. supra Καλλίας
Λυσιμάχου) ed è possibile che in modo analogo si debba intendere anche
Ξένιος/Ξενίας, che conterrebbe un’allusione a qualcuno di origine straniera,
cfr. Bergk 1838, p. 116: “alter [...] comicus poeta, quem perstringit Cratinus,
quemque Ξένιον vel Ξενίαν vocat, aut Aristophanes est229 [...] aut [...]
Phrynichus [...] cui et peregrinam originem et pravitatem carminum comici
poetae exprobrabant230”.
Nessuna informazione è disponibile su un personaggio di nome Ξένιος/
Ξενίας, sebbene non si possa escludere che ciò dipenda solo dalla documen-
tazione che possediamo. A differenza di Σχοινιών, senza attestazioni, il nome
Ξένιος/Ξενίας è presente in alcune testimonianze epigrafiche:
227 La citazione di Efestione è adespota e per questo Kassel-Austin PCG IV, p. 298
s. registrano il frammento tra quelli incertae fabulae, lo notano con l’asterisco in
apice iniziale e riportano in apparato (p. 299) che l’assegnazione a Gratino risale
a Soping apud Alberti 1746-1766, voi. II, p. 1334 e si deve al fatto che l’asinarteto
di cui il metricista discute è il cratineo (inoltre, si può richiamare il fatto che
Ecfantide è attaccato da Gratino, oltre che qui, anche nei frr. 462 [cfr. PCG V, p.
126, Ecphant. test. 5] e 502 [= PCG V, p. 126, Ecphant. test. 6] K.-A., su entrambi
cfr. rispettivamente Bagordo 2014a, pp. 80-82 e 83 s.).
228 Per un’interpretazione di questo frammento, v. Kock CAPI, p. 108: “dicit autem
Cratinus omnia subeunda, omnia audenda esse choro, ut victoriam reportet, ea tamen
exceptione, ut ncque Xeniae neque Schoenionis modis utatur. Ad quem sententiam
Charonis adsensum expetit ut ipse Archilochus”.
229 Per questa possibilità, Bergk rimanda al fr. 342 K.-A. (ine. sed.) che assegnava alla
Pytiné.
230 Per Frinico il richiamo di Bergk è aU’informazione presente nella test. 8 K.-A., su
cui v. Starna 2014, testt. 9b-c, pp. 40-42.