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Bianchi, Francesco Paolo; Cratinus
Fragmenta comica (FrC) ; Kommentierung der Fragmente der griechischen Komödie (Band 3,1): Cratino: introduzione e testimonianze — Heidelberg: Verlag Antike, 2017

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https://doi.org/10.11588/diglit.63084#0201
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7. Metrica

197

- Archilochoi, Kleoboulinai, Cheirones, Seriphioi, Horai 1/1 (frr. 11, 94, 253,
225, 280 K.-A.);
- Panoptai 2/2;
- Trophónios 2/4 (frr. *235, 237.1-3 K.-A.);
- Odysses 2/6 (frr. 143.1-2, 151.1-4 K.-A.);
- ine. fab. 3/8 (frr. 359.1-2, 360.1-3, 361.1-3 K.-A.).
TI
(= fr. 162 K.-A., Panoptai)
Ench. I 8 (περί κοινής), p. 6, 2-5 Consbr.
Ήδη μέντοι ή διά τού μν σύνταξις έποίησε που καί βραχεΐαν, ώς παρά
Κρατίνω έν Πανόπταις (fr. 162 Κ.-Α.)
άλλοτριογνώμοις έπιλήσμοσι μνημονικοΐσιν
Certamente però la combinazione con μν diede in alcuni casi anche una breve,
come in Gratino nei Panoptai:
άλλοτριογνώμοις έπιλήσμοσι μνημονικοΐσιν
Interpretazione Nel capitolo περί κοινής (I 4-10, pp. 3-8 Consbr.) Efestione
discute delle sillabe comuni (sulla definizione v. Van Ophuijsen 1987, p. 37) e
di come esse possano prodursi: κοινή γίνεται συλλαβή κατά τρόπους τρεις.
La seconda categoria (I 7-9, pp. 5-7 Consbr.) è rappresentata da muta cum
liquida ed è documentata con gli esempi di δ-πλον e ά-κρον e con la citazione
del primo emistichio di T 287 Πάτροκλέ μοι δειλή301; rispetto a essa, Efestione
attesta un’eccezione che si verifica in presenza della combinazione semivo-
cale + liquida302, ossia in quattro sequenze specificamente indicate: 1) μν, come
in αμνός; 2) σμ, come in έσμός; 3) σλ come in μάσλης, eolico per μάσθλης (cfr.

301 II riferimento implicito in questa citazione è al gruppo κλ in sillabazione B in
Πάτροκλε, il secondo dei due casi di muta cum liquida qui presenti.
302 La categoria antica delle semivocali, ήμίφωνα, include secondo la definizione di
Arist. Quint. I 20, p. 41, rr. 5-8 e 11-14 Winnington-Ingram le doppie (ζ, ξ, ψ), le
liquide, ύγρά, ossia λ (laterale), p (vibrante), μ (bilabiale), v (dentale) e il σ (fricativa
alveolare). Come ήμίφωνα sono esemplificate da Efestione μ (liquida/bilabiale) e σ
(liquida/fricativa alveolare), come ύγρά, tutti e quattro i suoni λ, ρ, μ e v e le due
categorie possono talora sovrapporsi; per questo, nel primo dei quattro esempi di
Efestione (v. supra) μ è considerato un ήμίφωνον in quanto elemento iniziale di
μν, nel secondo invece un ύγρόν in quanto secondo membro di σμ. Per questa la
terminologia, v. in pari, van Ophuijsen 1987, p. 31 s. e p. 44 e per le definizioni e le
classificazioni antiche e moderne, v. Cassio 2008, pp. 34-37.
 
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