4. Temi e motivi
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e sembra indizio di un “impiego molto significativo di temi mitologici nella
commedia dell’epoca tra Cimone e Pericle” (Guidorizzi 2006, p. 127).
Riferimenti a culti e riti* * * 117 possono essere ravvisati nei Boukoloi, nelle
Dèliades, nelle Thraittai, nel Trophónios e, forse, anche negli Euneidai e ne-
gli Idaioi; una dimensione rituale è stata immaginata da Bakola 2010, p. 263
s. e 269 s. anche per il fr. 49 K.-A. (Dionysalexandros) νακότιλτος ώσπερεί
κωδάριον έφαινόμην; persona loquens del frammento potrebbe essere Dioniso
che descrive la propria condizione dopo essere stato sorpreso e smaschera-
to da Alessandro (cfr. hypothesis PCG IV test, i K.-A., col. ii rr. 31 s., 34 s.)
e κωδάριον si potrebbe, quindi, mettere in relazione con i Διάς κώδια dei
rituali di άποδιοπόμπευσις e rimanderebbe a una funzione di Dioniso come
φαρμακός, cfr. Bianchi 2016, p. 294 s.
Un celebre passo di Ateneo (VI 267e-270a) informa che la prima delle com-
medie περί του αρχαίου βίου furono i Ploutoi di Gratino e di questo dramma
cita il fr. 176 K.-A.; altri esempi di questo tema sono due frammenti ancora dei
Ploutoi (frr. 172 e 175 K.-A.) e due dei Cheirónes (frr. 256 e 257 K.-A.).
Tra i cosiddetti “«intellectual» plays” (Carey 2000, p. 420), rivolti contro
le idee filosofiche contemporanee e i loro esponenti (per il tema e alcuni suoi
esempi in commedia, cfr. Olson 2007, pp. 227-255), si annoverano verisimil-
mente i Panoptai, nei quali era menzionato Ippone (fr. 167 K.-A.) e, per questo,
forse prossimi alla rappresentazione delle Nuvole (v. p. 30). Un esempio di
parodia oracolare - tema ben documentato in Aristofane (cfr. Muecke 1998,
Suàrez de la Torre 1998) e che si intende, in genere, incentrato non “sugli
oracoli e sulla mantica in quanto tali [...], bensì sull’uso strumentale e profit-
tatorio fattone in particolare dai chresmológoi” (Totaro in Mastromarco-Totaro
2006, p. 220) - potrebbe essere quello del fr. 354 K.-A. {ine. fair) μισητά! δε
γυναίκες όλίσβοισι χρήσονται, messo in rapporto con l’oracolo di Hdt. Vili
96.2 Κωλιάδες δέ γυναίκες έρετμοΐσι φρύξουσι da Nauck 1888, ρ. 252, cfr.
Kassel-Austin PCG IV, p. 294 (che riportano un’analoga ipotesi manoscritta
di Koerte).
La presenza di Omero e della parodia epica è documentata sia dal caso degli
Odyssès, rielaborazione drammatica delle vicende del nono libro dell’odissea,
p. 125) e Kleoboulinai (relative “a un contesto di leggendaria antichità [...] dove
si parlava della figlia di Cleobulo di Lindo, inventrice degli oracoli esametrici”,
Guidorizzi ibid.).
117 Secondo Bowie 2010, p. 160, si definiscono “ritual plays [...] plays that are based on
a particular festival or have a significant ritual element in them”; per Gratino sono
assegnate a questa categoria le seguenti commedie: Dèliades, Euneidai, Ihraittai,
Idaioi, Trophónios.
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e sembra indizio di un “impiego molto significativo di temi mitologici nella
commedia dell’epoca tra Cimone e Pericle” (Guidorizzi 2006, p. 127).
Riferimenti a culti e riti* * * 117 possono essere ravvisati nei Boukoloi, nelle
Dèliades, nelle Thraittai, nel Trophónios e, forse, anche negli Euneidai e ne-
gli Idaioi; una dimensione rituale è stata immaginata da Bakola 2010, p. 263
s. e 269 s. anche per il fr. 49 K.-A. (Dionysalexandros) νακότιλτος ώσπερεί
κωδάριον έφαινόμην; persona loquens del frammento potrebbe essere Dioniso
che descrive la propria condizione dopo essere stato sorpreso e smaschera-
to da Alessandro (cfr. hypothesis PCG IV test, i K.-A., col. ii rr. 31 s., 34 s.)
e κωδάριον si potrebbe, quindi, mettere in relazione con i Διάς κώδια dei
rituali di άποδιοπόμπευσις e rimanderebbe a una funzione di Dioniso come
φαρμακός, cfr. Bianchi 2016, p. 294 s.
Un celebre passo di Ateneo (VI 267e-270a) informa che la prima delle com-
medie περί του αρχαίου βίου furono i Ploutoi di Gratino e di questo dramma
cita il fr. 176 K.-A.; altri esempi di questo tema sono due frammenti ancora dei
Ploutoi (frr. 172 e 175 K.-A.) e due dei Cheirónes (frr. 256 e 257 K.-A.).
Tra i cosiddetti “«intellectual» plays” (Carey 2000, p. 420), rivolti contro
le idee filosofiche contemporanee e i loro esponenti (per il tema e alcuni suoi
esempi in commedia, cfr. Olson 2007, pp. 227-255), si annoverano verisimil-
mente i Panoptai, nei quali era menzionato Ippone (fr. 167 K.-A.) e, per questo,
forse prossimi alla rappresentazione delle Nuvole (v. p. 30). Un esempio di
parodia oracolare - tema ben documentato in Aristofane (cfr. Muecke 1998,
Suàrez de la Torre 1998) e che si intende, in genere, incentrato non “sugli
oracoli e sulla mantica in quanto tali [...], bensì sull’uso strumentale e profit-
tatorio fattone in particolare dai chresmológoi” (Totaro in Mastromarco-Totaro
2006, p. 220) - potrebbe essere quello del fr. 354 K.-A. {ine. fair) μισητά! δε
γυναίκες όλίσβοισι χρήσονται, messo in rapporto con l’oracolo di Hdt. Vili
96.2 Κωλιάδες δέ γυναίκες έρετμοΐσι φρύξουσι da Nauck 1888, ρ. 252, cfr.
Kassel-Austin PCG IV, p. 294 (che riportano un’analoga ipotesi manoscritta
di Koerte).
La presenza di Omero e della parodia epica è documentata sia dal caso degli
Odyssès, rielaborazione drammatica delle vicende del nono libro dell’odissea,
p. 125) e Kleoboulinai (relative “a un contesto di leggendaria antichità [...] dove
si parlava della figlia di Cleobulo di Lindo, inventrice degli oracoli esametrici”,
Guidorizzi ibid.).
117 Secondo Bowie 2010, p. 160, si definiscono “ritual plays [...] plays that are based on
a particular festival or have a significant ritual element in them”; per Gratino sono
assegnate a questa categoria le seguenti commedie: Dèliades, Euneidai, Ihraittai,
Idaioi, Trophónios.