Άθηνάς γοναί (fr. 4)
55
γέ μοι δοκώ | αγνού διαφέρειν έν χαράδρα πεφυκότος (con Bagordo 2014a, ad
l.\, Ar. V. 20, Av. 1461; Epin. fr. 2.7 K-A.
3 δράκοντος La parola è in enjambement con il verso precedente e
sicuramente costituisce la pointe dell’intero enunciato.
La proverbiale inaffidabilità e malvagità del serpente (δράκων, δφις) è
attestata in alcune favole esopiche: un contadino, impietosito da un serpente,
decide di curarlo ma viene in ricambio morso e ucciso (Aesop. 62); il serpente
è caratterizzato come πονηρός e ύπουλος (Aesop. 211); Zeus accetta i doni di
tutti gli animali tranne quelli del serpente (Aesop. 248). Ancora sulla malvagità
del serpente cfr. Thgn. 1.602; A. Ch. 928 (per Limmagine di covare una serpe
in seno).
fr. 4 K-A (2 Kock)
άπό τής τραπέζης τουτονϊ τον στήμονα
άττεσθ’ έπινοών
1 στήμον’ Phot. 2 έπινοών Syn.b: έπΐ νοών Phot.: επινοώ Valckenaer
dalla tavola (egli) che escogita
di montare questo ordito qui sul telaio
Syn."' (Phot, a 3129; Syn. B a 2380)
άττεσθαι· δ ήμεϊς διάζεσθαι. Έρμιππος Άθηνάς γοναϊς· άπό-έπινοών.
attesthai (montare sul telaio): ciò che per noi è diazesthai (montare sul telaio). Ermippo
in Athènas gonai: “dalla tavola—sul telaio”.
Metro Trimetro giambico
—— -l<— x—>
Bibliografia Valckenaer 1773, 206c; Bergk 1838, 307; Meineke 1839a, 282;
Storey 2011b, 285.
Contesto di citazione II frammento di Ermippo è citato per attestare Limpiego
del verbo άττεσθαι in Syn."' (Phot, a 3129; Syn. B a 2380). Nell’ interpretamentum
si ricorre al termine ήμεϊς per segnalare una generica differenza diacronica tra
il termine del lemma e quello che si legge nelY interpretamentum·. per altri casi
simili di impiego di ήμεϊς cfr. Phot, a 2666; Suid. a 2131, β 366.
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γέ μοι δοκώ | αγνού διαφέρειν έν χαράδρα πεφυκότος (con Bagordo 2014a, ad
l.\, Ar. V. 20, Av. 1461; Epin. fr. 2.7 K-A.
3 δράκοντος La parola è in enjambement con il verso precedente e
sicuramente costituisce la pointe dell’intero enunciato.
La proverbiale inaffidabilità e malvagità del serpente (δράκων, δφις) è
attestata in alcune favole esopiche: un contadino, impietosito da un serpente,
decide di curarlo ma viene in ricambio morso e ucciso (Aesop. 62); il serpente
è caratterizzato come πονηρός e ύπουλος (Aesop. 211); Zeus accetta i doni di
tutti gli animali tranne quelli del serpente (Aesop. 248). Ancora sulla malvagità
del serpente cfr. Thgn. 1.602; A. Ch. 928 (per Limmagine di covare una serpe
in seno).
fr. 4 K-A (2 Kock)
άπό τής τραπέζης τουτονϊ τον στήμονα
άττεσθ’ έπινοών
1 στήμον’ Phot. 2 έπινοών Syn.b: έπΐ νοών Phot.: επινοώ Valckenaer
dalla tavola (egli) che escogita
di montare questo ordito qui sul telaio
Syn."' (Phot, a 3129; Syn. B a 2380)
άττεσθαι· δ ήμεϊς διάζεσθαι. Έρμιππος Άθηνάς γοναϊς· άπό-έπινοών.
attesthai (montare sul telaio): ciò che per noi è diazesthai (montare sul telaio). Ermippo
in Athènas gonai: “dalla tavola—sul telaio”.
Metro Trimetro giambico
—— -l<— x—>
Bibliografia Valckenaer 1773, 206c; Bergk 1838, 307; Meineke 1839a, 282;
Storey 2011b, 285.
Contesto di citazione II frammento di Ermippo è citato per attestare Limpiego
del verbo άττεσθαι in Syn."' (Phot, a 3129; Syn. B a 2380). Nell’ interpretamentum
si ricorre al termine ήμεϊς per segnalare una generica differenza diacronica tra
il termine del lemma e quello che si legge nelY interpretamentum·. per altri casi
simili di impiego di ήμεϊς cfr. Phot, a 2666; Suid. a 2131, β 366.