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Αθήνας γοναί (Athenas gonai)
(“Natali di Atena”)

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Bibliografia Winkler 1982, 137-138; Nesselrath 1995, 12-14.
Titolo Non esistono casi di omonimia del titolo, ma la sua tipologia individua
un preciso sottogenere della commedia mitologica, quello che tratta della na-
scita di divinità (Nesselrath 1995,1-27). Nell’ultima fase della commedia antica
sono collocabili i seguenti titoli: Polyzel. Aphroditès gonai, Dionysou gonai,
Mousàn gonai-, Nicopho Aphroditès gonai-, Demetr.Com.Vet. Dionysou gonai
(quest’ultimo titolo è frutto di integrazione). Tra i titoli della commedia di
mezzo si annoverano: Arar. Panos gonai; Antiph. Aphroditès gonai; Anaxandr.
Dionysou gonai. Tra la fine della commedia antica e l’inizio di quella di mezzo
si collocano i titoli di Filisco Comico: Artemidos kai Apolldnos gonai, Dios
gonai, Hermou kai Aphroditès gonai, Panos gonai. Da questa rassegna si rica-
vano almeno due dati significativi: (1) nonostante questo sottogenere della
commedia mitologica abbia avuto diverse riprese, il soggetto di Ermippo non
è stato più portato in scena. (2) Ermippo è l’autore più anziano tra quelli citati
e questo dato rende la rappresentazione di Ermippo il termine più alto per
fissare l’inizio di questo sottogenere. Inoltre, quando Ermippo deve aver messo
in scena la commedia, questo genere di commedia non era giunto al culmine
di popolarità, toccato durante la fase finale della commedia antica (410-380
a. C. circa), né in un momento di persistente diffusione, collocabile durante la
commedia di mezzo (380-320 a. C. circa).
La forma del teonimo Αθηνά è attestata nelle fonti che riportano Hermipp.
Athènas gonai frr. 2-6 K-A, ma non è la forma usuale del teonimo nel V sec.
a. C.: infatti, di solito è impiegato il teonimo Αθηναία nei testi teatrali (cfr.
A. Eu. 288 con Sommerstein 1989, ad Ar. Eq. 763, P. 271, Av. 828, 1653), nei
decreti pubblici e nelle iscrizioni private (Threatte 1980, 271). Nel V sec. a. C.
la forma Αθηνά è impiegata in commedia solo per la formula di giuramento
νή την Αθήναν (Ar. P. 218), ma si afferma stabilmente a partire dal IV sec.
a. C. nella documentazione epigrafica (Threatte 1980, 272-274). Probabilmente
Ermippo durante la cerimonia di presentazione di questa commedia (προαγών)
ha pronunciato il titolo Αθηναίας γοναί, mentre il titolo Αθήνας γοναί è stato
introdotto negli archivi cittadini ateniesi a partire dal IV sec. a. C. e si è poi
affermato nella tradizione testuale successiva: sulla tradizione del testo dei
titoli dei drammi attici cfr. Sommerstein 2002, 1-3 (= 2010, 11-14).
Il sostantivo γοναί indica in questo caso propriamente i “natali” (cfr. Ar. Ec.
3; Bergk 1838,131-132; Nesselrath 1995, 3 n. 8; Orth 2014, adDemetr.Com.Vet.
Dionysou (gonai), Titel) e non le “figlie” (pace Winkler 1982, 138).
 
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