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Hermippos

mo un’attestazione di utilizzo di amido nell’àmbito del trattamento dei vestiti,
l’unico possibile elemento di collegamento è dato dalla fase di filtraggio del
frumento bagnato attraverso un panno di lino durante la produzione (Cato
Agr. 87 in linteum novum indito; Plin. Nat. 18.77 linteo aut sportis saccatum).
Il passaggio del frumento bagnato attraverso il lino crea un’inamidatura del
tessuto e può spiegare la scoperta delle proprietà dell’amido applicato sui
vestiti. Per il resto, l’amido (άμυλον) è usato nell’antichità per ragioni pre-
valentemente alimentari e mediche (Dsc. 2.101.1-2; Gazza 1956, 78; Durling
1984, 210), anche se altri utilizzi non si possono escludere (Dsc. 2.101.2 τό δέ
τοιοΰτον άθετον προς την έν ιατρική χρήσιν, προς δέ τά λοιπά εύθετον).

fr. 34 Κ-Α (33 Kock)
Hsch. μ 1347
μϊλαξ· ηλικία (cod., ήλιξ Lobeck). ένιοι δέ μέλλαξ (Soping, μέλλα cod.). καί παρ’
Έρμίππω έν Θεοϊς, άγνοήσας Άρτεμίδωρος· εκεί γάρ μϊλάξ έστιν. δηλοί δέ τόν
δημοτικόν.
milax: hèlikia (età, giovinezza). Alcuni hanno m e II ax (giovane). E nei Theoi di
Ermippo si sbaglia Artemidoro: lì infatti è milax (smilace). E vuol dire quello popolare.
Bibliografìa Lobeck 1837, 128 n. 15; Kaibel (fl901) ms. ap. Kassel-Austin
1986, 576; Baunack 1911, 461.
Contesto di citazione II materiale esegetico offerto dall’ interpretamentum
della glossa esichiana è ricco e complesso. La formula ένιοι δέ (anche in Hsch.
a 1067, 4157) segnala il disaccordo sulla glossa e la proposta alternativa di
sostituire μϊλαξ “smilace” con μέλλαξ “giovane” per rendere ragione dell’ in-
terpretamentum ήλικία “età”, “giovinezza”: per una ricostruzione del processo
dello scambio μέλλαξ/μϊλαξ cfr. Baunack 1911, 461. In accordo a questa ipo-
tesi, Artemidoro di Tarso (I sec. a. C.) propone di sostituire μϊλαξ con μέλλαξ
anche nel testo di Ermippo. La proposta testuale di Artemidoro al testo di
Ermippo non è stata accolta (έκεϊ γάρ μϊλάξ έστιν) e un simile impiego
di έκεϊ in rimando a un’opera letteraria si legge in Hsch. λ 1022. Kaibel ms.
(ap. Kassel-Austin 1986, 576) ha immaginato che l’autore della smentita ad
Artemidoro possa essere stato Didimo (I sec. a. C./I sec. d. C.), ma non resta
che un’ipotesi.
La formula δηλοϊ δέ τόν δημοτικόν (per la formula δηλοϊ δέ cfr. Hsch. δ
2147, δ 2241, p 162) inserisce un’ulteriore indicazione all’accostamento tra
μϊλαξ e ήλικία. L’espressione resta tuttavia problematica e le spiegazioni
 
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