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Hermippos

πανσέληνον “a forma di luna piena”. Per la spiegazione dell’aggettivo
cfr. supra, Intepretazione. Il termine è attestato anche in Ar. Ach. 84. Per gli
aggettivi espressivi con παν(τ)- cfr. παντόφθαλμος “tutt’occhi” (Ar. fr. 637
K-A), detto del nibbio, e πάγκυφος “del tutto curvo” (Ar. fr. 747 K-A), detto
dell’ulivo. Altri impieghi traslati di σελήνη legati alla sua forma rotonda sono
attestati nell’accezione di σελήνη come “focaccia sacrificale a forma di luna”,
cfr. E. fr. 350.2 Kannicht; Alciphr. 4.19.16-17; Hsch. σ 379; Suid. a 2082 ai δέ
σελήναι πέμματά είσι πλατέα, κυκλοτερή.
έκπιών Significa “bevo tutto”, “bevo per intero”, come indica l’utilizzo del
preverbo έκ-. Con l’accusativo del recipiente è attestato anche in S. fr. 483.1
Radt. Per altre attestazioni del verbo in commedia cfr. Pherecr. fr. 152.8 K-A;
Orth 2013, ad Amips. fr. 21.2 K-A.
ύφείλετο “sottrasse”: il preverbo ύπο- conferisce il valore di una sottra-
zione avvenuta di nascosto o comunque a insaputa di qualcuno. Il furto della
φιάλη d’oro è dovuto al prezioso valore dell’oggetto: cfr., per contrasto, il
misero bottino di Stratt. fr. 62.2 K-A χαλκοϋν κλέψας άπορων κεϊται. Anche
il testo di Pherecr. fr. 135 K-A (ούτος σύ, ποί τήν άργυρίδα τηνδ'ι φέρεις;) può
suggerire un contenuto analogo di sottrazione di una άργυρίς. Forse il furto
è finalizzato alla corruzione di qualcuno: in Ar. P. 425 Trigeo corrompe Ermes
col dono di una χρυσίς.

fr. 39 K-A (38 Kock)
Hsch. κ 3309
Κολακοφοροκλείδης (Κολακοφωροκλείδης Meineke)· Ίεροκλείδης, δν έπ'ι
πονηριά κωμωδοΰσιν, "Ερμιππος μεν έν Κέρκωψι, Φρύνιχος δέ έν Κωμαστάϊς (Phryn.
Com. fr. 18 Κ-Α). ό δέ Ασκληπιάδης Κλεώνυμον είναι ύπέλαβεν, ούδέ τό τέλειον τού
ονόματος έπιστήσας.
Kolakoforokleidès (Adulator-tributo-clide): leroclide, che è ridicolizzato per
meschinità da Ermippo nei Kerkópes e da Frinico nei Kómastai (Phryn.Com. fr. 18
K-A). Asclepiade, invece, ipotizzava fosse Cleonimo, non facendo però attenzione alla
parte finale del nome.
Bibliografia Dobree 1833, 153; Meineke 1839b, 394; Chronopoulos 2006,
139-143; Starna 2014, ad Phryn.Com. fr. 18 K-A.
Contesto di citazione La glossa di Esichio discute dell’attribuzione del nome
comico Κολακοφοροκλείδης a un tale leroclide, mentre è smentita l’identifica-
zione con Cleonimo (LGPNìl s. v. [2]; PAA 579410). Quest’ultima identificazio-
 
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