Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
Μοΐραι (fr. 42)

163

A proposito della figura di Zeus, il frammento può essere ricondotto a una
caratterizzazione comica di un’azione di Zeus: cfr. Ar. PI. 1107-1109 ό Ζευς, ώ
πόνηρε, βούλεται | εις ταύτόν ύμάς συγκυκήσας τρύβλιον | άπαξάπαντας εις
τό βάραθρον έμβαλείν “Zeus, sciagurato, vuole | nella stessa coppa rimestarvi
| e gettarvi tutti quanti nel baratro”. La comicità del frammento è data dai due
participi (τούτων ούδέν ενθυμούμενος, μύων), che sono antifrastici rispetto a
due concetti centrali della caratterizzazione di Zeus: l’onniscienza e l’onni-
veggenza del dio cfr. Hes. Op. 267-268 πάντα ίδών Διός οφθαλμός καί πάντα
νοήσας | καί νυ τάδ’, α’ί κ’ έθέλησ’, έπιδέρκεται, ούδέ έ λήθει.
Il frammento è stato anche letto come un’allusione a Pericle, solitamen-
te associato in commedia a Zeus (Bergk 1838, 318-319; Meineke 1857, 33;
Schwarze 1971, 107-108): per l’associazione di Zeus con Pericle cfr. Cratin.
frr. 73.1-2, 118, 258.3-5 K-A; Telecl. fr. 18 K-A con Bagordo 2013, ad l.·, Ar.
Ach. 530-531. Tuttavia, non c’è alcun fondato motivo per sostenere questa
identificazione (recte Dover 1975, 91), soprattutto se Pericle nella commedia
è accostato al πρόσωπον Dioniso (cfr. Hermipp. Moirai, Contenuto; fr. *47.1
K-A, Interpretazione). L’identificazione tra Zeus e Pericle in questo fram-
mento ha generato una serie di ricostruzioni storiografiche che restano molto
complesse da dimostrare29.
Restano incerti il collocamento della battuta all’interno della commedia e
l’identità della persona loquens.

29 II frammento è stato accostato al racconto dell’estate del 431 a. C. in Th. 2.22.1-3
(Busolt 1904, 920 n. 4; Gomme 1956, 78): Pericle decide di non convocare assemblee
(εκκλησίαν τε ούκ έποίει αύτών ούδέ ξύλλογον ούδένα) e organizza delle sortite di
cavalieri contro gli invasori dell’Attica (ιππέας μέντοι έξέπεμπεν αίεί). In queste ope-
razioni, Pericle è supportato dalla cavalleria tessala in virtù di un trattato risalente
al 462-461 a. C. (ή δέ βοήθεια αϋτη τών Θεσσαλών κατά τό παλαιόν ξυμμαχικόν
έγένετο τοίς Άθηναίοις, con Hornblower 1991, ad Th. 2.22.3). Quindi il contenuto
del frammento suonerebbe così: Zeus-Pericle senza badare ad alcuna di queste cose
(come l’opposizione interna o la convocazione di assemblee), senza esitazione, pre-
para un boccone tessalo, vale a dire l’offensiva di cavalleria con i Tessali. Altrimenti,
secondo un’altra ricostruzione (Schwarze 1971, 108), Pericle prepara un “boccone
grosso” al popolo ateniese, la guerra contro Sparta, avvenuta a discapito dell’oppo-
sizione interna. In entrambi i casi, le ricostruzioni non funzionano: nel primo caso
Θετταλική ένθεσις perde il valore di “boccone grosso” e assume valore di “alleanza
con i Tessali”; ma le fonti ci dicono che Θετταλική con ένθεσις corrisponde a μεγάλη
e, in assenza di altri riscontri, non ha senso andare contro rindicazione di Θετταλική
ένθεσις come “boccone grosso”. Nel secondo caso, il complemento di termine non è
espresso nel testo tràdito e resta da ipotizzare; inoltre, ci si attenderebbe piuttosto
un’espressione equivalente a “boccone amaro” più che “boccone grosso”, che non
sembra possedere un’accezione negativa di per sé.
 
Annotationen
© Heidelberger Akademie der Wissenschaften