Αρτοπώλιδες (fr. 7)
69
favanzava in silenzio Pisandro grande, proprio luif
come alle Dionisie quello sulle aste.
tdi oliva l’appoggiarsi un asino da basto
schol. vet. (RVTEM) Ar. Av. 1556
ήν δέ καί το σώμα εύέκτης, ώς Έρμιππος έν Άρτοπώλισιν· ένέβαινε-κανθήλιον
(poetae verba omisit R, post Διονυσίοισιν deficit M).
era poi (sci/. Pisandro) anche di corporatura robusta, come Ermippo nelle Artopòlides:
“avanzava-asino da basto”.
Metro Trimetro giambico
Bibliografia Kfister 1710, 432; Dobree 1833, 232; Fritzsche 1838, 315; Meineke
1839a, 179; Cobet 1840,128; Hermann 1842, 507; Kock 1880, 227; Blaydes 1896,
29, 289; van Herwerden 1903, 20; White 1914, 280.
Contesto di citazione II frammento di Ermippo è citato per informare sulla
corporatura alta e robusta di Pisandro (τό σώμα εύέκτης) in schol. vet. Ar. Av.
1556.
Il contesto di citazione del frammento si inserisce in una raccolta di passi su
Pisandro tratti dalla commedia: Eup. fr. 35 K-A (sulla codardia di Pisandro); Ar.
fr. 84 K-A (sulla corruzione di Pisandro); Eup. fr. 195 K-A e il titolo Peisandros
di Platone Comico (entrambi citati per attestare sull’esistenza di due Pisandri).
Questa tipologia di scolio deriva dalle compilazioni sui κωμωδούμενοι, sulle
quali cfr. Steinhausen 1910, 6-45; Wilson 2007, 43-44; Chronopoulos 2011, 209.
Testo L’assetto del testo trasmesso è problematico per i vv. 1, 3. Il v. 2 restitui-
sce un trimetro completo ed è pertanto ragionevole partire da questa sequenza
per ricostruire i vv. 1, 3: questa considerazione esclude una serie di proposte
critiche basate sulla restituzione in tetrametri giambici (pace Dobree 1833, 232;
Hermann 1842, 507 (prob. Meineke 1857a, 32); White 1914, 280) o in pripaei
(pace Fritzsche 1838, 315). Le questioni testuali sono dunque ripartite perversi.
v. 1.1 punti problematici del verso sono dati dalla forma σιγή e dal pronome
αύτός in clausola e sono stati entrambi individuati da Cobet (1840, 128). La
precedente proposta di resa in trimetri del verso consiste in una riscrittura
del frammento (Meineke 1839a, 179), mentre i successivi ritocchi al verso
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favanzava in silenzio Pisandro grande, proprio luif
come alle Dionisie quello sulle aste.
tdi oliva l’appoggiarsi un asino da basto
schol. vet. (RVTEM) Ar. Av. 1556
ήν δέ καί το σώμα εύέκτης, ώς Έρμιππος έν Άρτοπώλισιν· ένέβαινε-κανθήλιον
(poetae verba omisit R, post Διονυσίοισιν deficit M).
era poi (sci/. Pisandro) anche di corporatura robusta, come Ermippo nelle Artopòlides:
“avanzava-asino da basto”.
Metro Trimetro giambico
Bibliografia Kfister 1710, 432; Dobree 1833, 232; Fritzsche 1838, 315; Meineke
1839a, 179; Cobet 1840,128; Hermann 1842, 507; Kock 1880, 227; Blaydes 1896,
29, 289; van Herwerden 1903, 20; White 1914, 280.
Contesto di citazione II frammento di Ermippo è citato per informare sulla
corporatura alta e robusta di Pisandro (τό σώμα εύέκτης) in schol. vet. Ar. Av.
1556.
Il contesto di citazione del frammento si inserisce in una raccolta di passi su
Pisandro tratti dalla commedia: Eup. fr. 35 K-A (sulla codardia di Pisandro); Ar.
fr. 84 K-A (sulla corruzione di Pisandro); Eup. fr. 195 K-A e il titolo Peisandros
di Platone Comico (entrambi citati per attestare sull’esistenza di due Pisandri).
Questa tipologia di scolio deriva dalle compilazioni sui κωμωδούμενοι, sulle
quali cfr. Steinhausen 1910, 6-45; Wilson 2007, 43-44; Chronopoulos 2011, 209.
Testo L’assetto del testo trasmesso è problematico per i vv. 1, 3. Il v. 2 restitui-
sce un trimetro completo ed è pertanto ragionevole partire da questa sequenza
per ricostruire i vv. 1, 3: questa considerazione esclude una serie di proposte
critiche basate sulla restituzione in tetrametri giambici (pace Dobree 1833, 232;
Hermann 1842, 507 (prob. Meineke 1857a, 32); White 1914, 280) o in pripaei
(pace Fritzsche 1838, 315). Le questioni testuali sono dunque ripartite perversi.
v. 1.1 punti problematici del verso sono dati dalla forma σιγή e dal pronome
αύτός in clausola e sono stati entrambi individuati da Cobet (1840, 128). La
precedente proposta di resa in trimetri del verso consiste in una riscrittura
del frammento (Meineke 1839a, 179), mentre i successivi ritocchi al verso