Δημόται (fr. 13)
85
fr. 13 K-A (14 Kock)
ο’ίμοι, τί δράσω σύμβολον κεκαρμένος;
οϊμη F
povero me, che devo fare, ora che mi hanno rasato a metà?
Poli. (F, ABCL) 9.70-71
ε’ίη δ’ άν καί σύμβολον βραχύ νόμισμά τι ή ήμίτομον νομίσματος, ό γοϋν Έρμιππος
έν μέν Φορμοφόροις λέγει·... (Hermipp. fr. 61 Κ-Α), έν δέ τοίς Δημόταις· ο’ίμοι-κεκαρ-
μένος; κεκάρθαι έοικε τό ήμισυ, ώστε ή έκ θατέρου μόνου τετυπώσθαι τούτο δει τό
νομισμάτων νοεϊσθαι, ή διαιρείσθαι ώς έχειν τό μέρος έκάτερον, τόν τε πιπράσκοντα
καί τόν ώνούμενον, έπί συμβόλω τού τόν μέν τι προειληφέναι, τω δέ ένοφείλεσθαι.
e potrebbe essere anche il symbolon una piccola moneta o una metà di moneta. Ermippo,
per esempio, nei Phormophoroi dice: ... (Hermipp. fr. 61 K-A), e nei Dèmotait “povero
me-metà?”. Sembra che sia stato rasato a metà, sicché o bisogna intendere che questa
monetina è stata impressa solo da un lato, oppure che è stata divisa, in modo che
ciascuno dei due ha la sua parte, quello che acquista e quello che vende, a contrassegno
del fatto che uno ha preso in anticipo qualcosa, ma che all’altro sono dovuti dei soldi.
Metro Trimetro giambico
Bibliografia Dobree 1833, 234; van Leeuwen 1904, 38; Bain 1982, 9.
Contesto di citazione II frammento è tratto da una pericope di Polluce (Poli.
7.70-72) in cui si cerca di dimostrare il significato di σύμβολον come “piccola
moneta” o “metà di moneta”, in luogo del solito valore di “tessera”. Tutti i
passi citati da Polluce nella pericope (Hermipp. frr. 61, 13 K-A; Ar. fr. 41 K-A;
Archipp. fr. 8 K-A) possono essere letti senza presupporre il senso di σύμβολον
come “moneta” (Casaubon 1600,142; Gauthier 1972, 70 n. 25) e, probabilmente,
Polluce (o la sua fonte) ha ricostruito il senso di σύμβολον come “moneta” dal
contesto dei passi che trattano di commerci (Hermipp. fr. 61 K-A), oppure
accostano il σύμβολον a degli oboli (Ar. fr. 41.1 K-A).
Il frammento è citato per l’espressione σύμβολον κεκαρμένος, che Polluce
giustamente intende in riferimento a una rasatura del corpo (κεκάρθαι έοικε
τό ήμισυ “sembra che sia stato rasato a meta’)15. La relazione della rasatura
15 Si è pensato all’idea di “raschiare” (Miiri 1931, 3-4 = 1976, 5 “abgeschabt sei (κεκάρ-
θαι)”) in relazione alla moneta, ma l’impiego di κείρω con monete non è attestato
altrove. Questa resa comporta una lettura errata del frammento ermippeo: il fram-
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fr. 13 K-A (14 Kock)
ο’ίμοι, τί δράσω σύμβολον κεκαρμένος;
οϊμη F
povero me, che devo fare, ora che mi hanno rasato a metà?
Poli. (F, ABCL) 9.70-71
ε’ίη δ’ άν καί σύμβολον βραχύ νόμισμά τι ή ήμίτομον νομίσματος, ό γοϋν Έρμιππος
έν μέν Φορμοφόροις λέγει·... (Hermipp. fr. 61 Κ-Α), έν δέ τοίς Δημόταις· ο’ίμοι-κεκαρ-
μένος; κεκάρθαι έοικε τό ήμισυ, ώστε ή έκ θατέρου μόνου τετυπώσθαι τούτο δει τό
νομισμάτων νοεϊσθαι, ή διαιρείσθαι ώς έχειν τό μέρος έκάτερον, τόν τε πιπράσκοντα
καί τόν ώνούμενον, έπί συμβόλω τού τόν μέν τι προειληφέναι, τω δέ ένοφείλεσθαι.
e potrebbe essere anche il symbolon una piccola moneta o una metà di moneta. Ermippo,
per esempio, nei Phormophoroi dice: ... (Hermipp. fr. 61 K-A), e nei Dèmotait “povero
me-metà?”. Sembra che sia stato rasato a metà, sicché o bisogna intendere che questa
monetina è stata impressa solo da un lato, oppure che è stata divisa, in modo che
ciascuno dei due ha la sua parte, quello che acquista e quello che vende, a contrassegno
del fatto che uno ha preso in anticipo qualcosa, ma che all’altro sono dovuti dei soldi.
Metro Trimetro giambico
Bibliografia Dobree 1833, 234; van Leeuwen 1904, 38; Bain 1982, 9.
Contesto di citazione II frammento è tratto da una pericope di Polluce (Poli.
7.70-72) in cui si cerca di dimostrare il significato di σύμβολον come “piccola
moneta” o “metà di moneta”, in luogo del solito valore di “tessera”. Tutti i
passi citati da Polluce nella pericope (Hermipp. frr. 61, 13 K-A; Ar. fr. 41 K-A;
Archipp. fr. 8 K-A) possono essere letti senza presupporre il senso di σύμβολον
come “moneta” (Casaubon 1600,142; Gauthier 1972, 70 n. 25) e, probabilmente,
Polluce (o la sua fonte) ha ricostruito il senso di σύμβολον come “moneta” dal
contesto dei passi che trattano di commerci (Hermipp. fr. 61 K-A), oppure
accostano il σύμβολον a degli oboli (Ar. fr. 41.1 K-A).
Il frammento è citato per l’espressione σύμβολον κεκαρμένος, che Polluce
giustamente intende in riferimento a una rasatura del corpo (κεκάρθαι έοικε
τό ήμισυ “sembra che sia stato rasato a meta’)15. La relazione della rasatura
15 Si è pensato all’idea di “raschiare” (Miiri 1931, 3-4 = 1976, 5 “abgeschabt sei (κεκάρ-
θαι)”) in relazione alla moneta, ma l’impiego di κείρω con monete non è attestato
altrove. Questa resa comporta una lettura errata del frammento ermippeo: il fram-