Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Κέρκωπες (fr. 36)

149

θύουσιν Forse in riferimento a una collettività di concittadini (cfr. [PI.]
Ale. II 149a, detto degli Spartani) oppure in riferimento all’intero genere uma-
no.
ήδη “ormai”, vale a dire da quando è avvenuto l’impoverimento men-
zionato nel v. 1. A livello sintattico ήδη occupa liberamente qualsiasi posi-
zione aU’interno della frase o del sintagma che modifica semanticamente: cfr.
Hermipp. 37 K-A, Ar. Nu. 323-324 ήδη γάρ όρώ κατιούσας | ήσυχη αύτάς
(posizione iniziale), Lys. 931 (seconda posizione), P. 407 πολύν ήδη χρόνον
(tra aggettivo e sostantivo).
βοίδια “vaccherelle”. Sulla grafia del termine cfr. supra, Testo v. 2. Il di-
minutivo è impiegato per indicare bestiame minuto anche in Men. Syc. 184.
In Ar. Ach. 1036 il diminutivo è utilizzato con valore ipocoristico, mentre in
Arist. HA 522b 14-15 l’impiego del termine non sembra avere di per sé valore
diminutivo, ma è apparentemente utilizzato come collettivo (DGE s.v.; cfr.
anche Petersen 1910, 227). In commedia è attestata anche la forma diminutiva
βοιδάριον (Ar. Av. 585, fr. 83 K-A), semanticamente equivalente a βοίδιον
(Petersen 1910, 264).
3 Θουμάντιδος... Λεωτροφίδου L’inserimento del paragone umoristi-
co avviene attraverso l’impiego di enjambement: cfr. la pointe di Hermipp. fr.
3.3 K-A e vd. anche Comentale 2015b, 57.
Θουμάντιδος Nell’unica altra menzione in commedia Tumantide (LGPN
II s.v. [1]; PAA 515550) è definito “senza casa”: cfr. Ar. Eq. 1268 Θούμαντιν τον
άνέστιον. I versi successivi del passo dei Cavalieri (Ar. Eq. 1270-1273) non
sembrano, invece, riferibili a Tumantide: cfr. van Leeuwen 1900, ad Ar. Eq.
1268; Sommerstein 1981, ad Ar. Eq. 1271-1273.
λεπτότερα L’aggettivo λεπτός è l’attributo di βοίδιον anche in Men. Syc.
184 ed è utilizzato indistintamente per descrivere la magrezza di uomini (Ar.
Ec. 539) e animali (X. Cyr. 1.4.11).
Λεωτροφίδου Leotrofide (LGPNII s.v. [2]; PAA 607070) è ridicolizza-
to per la magrezza anche in Ar. Av. 1406 (cfr. anche Contesto di citazione;
Theopomp.Com. fr. 25 K-A) e in Lue. Hist.Conscr. 34 άπό Λεωτροφίδου Μίλωνα
έξεργάσασθαι “da un Leotrofide realizzare un Milone” per indicare una cosa
impossibile come far diventare una persona magra un lottatore. Il nome pro-
prio Leotrofide suggerisce etimologicamente l’idea di nutrire il popolo (λεώς
“popolo” e τροφή “cibo”) e il nome poteva quindi suonare antifrasticamente
ironico in questo caso.
Leotrofide è probabilmente da identificare con lo stratego omonimo del
409-408 a. C. (LGPN il s.v. [1]; PAA 607065), citato in D.S. 13.65.1 come re-
sponsabile del successo militare a Megara assieme al collega Timarco (LGPN
II s.v. [5]; PAA 884055).
 
Annotationen
© Heidelberger Akademie der Wissenschaften