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Hermippos

pezzi. Filetero nei Lampadephoroi: ... (Philetaer. fr. 10 K-A). E dicevano anche che il
boccone tessalico è quello grande. Ermippo nelle Moirai: “e/ma-tessalico”.
Metro Trimetro giambico

Bibliografìa Bergk 1838, 318-319; Meineke 1839b, 399; van Herwerden 1855,
19; Meineke 1857, 33; Kock 1880, 235; Busolt 1904, 920 n. 4; Gomme 1956, 78;
Schwarze 1971, 108.
Contesto di citazione II frammento trasmesso da Ateneo è inserito nel-
la sezione (Ath. 10.418b-418e) sulla πολυφαγία degli abitanti di Parsalo in
Tessaglia (Mnesim. fr. 8 K-A ap. Ath. 10.418b) e dei Tessali in generale (Ath.
10.418c-418e).
Oltre che in Ateneo (linde Eust. in II. p. 857.31 (= 3.237.14-15 van der
Valk), l’espressione Θετταλική ενθεσις come “grande boccone” è presente
anche nella tradizione onomastica (Poli. 6.43), lessicografica (Paus. Θ 11 ap.
Eust. in II. p. 331.14-15 (= 1.517.2 van der Valk); Hsch. Θ 422; Phot, θ 143) e
paremiografica (Macar. 4.67).
Testo La proposta di sostituzione di τιν’ al posto di την del testo trasmesso in
Ateneo (Herwerden 1855, 19) non può essere accolta: la materia del boccone
tessalico poteva essere già stata indicata in precedenza, mentre meno probabile
è ipotizzare un genitivo di specificazione al verso successivo, dato che ενθεσις
non regge altrove il genitivo. In ogni caso non c’è motivo per correggere il
testo.
Interpretazione II senso del frammento consiste in un resoconto umoristico
di un’azione di Zeus a banchetto. Zeus, senza considerare nulla e a occhi
chiusi, prende un pezzo di cibo e si fa una grossa porzione, per questo definita
tessalica. In questo caso, il parallelo principale dell’azione descritta è offerto
da Antiph. fr. 87 K-A κοσμίως ποιων την ενθεσιν | μικράν μεν έκ τοϋμπροσθε,
μεστήν δ’ ενδοθεν | τήν χείρα, καθάπερ αί γυναίκες, κατέφαγεν | πάμπολλα
καί ταχύτατα “con garbo facendo il boccone | piccolo davanti, ma a palmo
pieno | dentro, come le donne, mangiava | moltissimo e velocissimamente”. Nel
frammento di Ermippo ξυνέπλαττε Θετταλικήν τήν ενθεσιν è impiegato come
espressione equivalente a ποιών τήν ενθεσιν del frammento di Antifane. Meno
convincente è la proposta di considerare il frammento come la descrizione
della preparazione di un dolce tessalico (Olson 2008b, 463 n. 63), dato che
ενθεσις non è mai utilizzato in sostituzione di un cibo da preparare, ma solo
per indicare l’azione di mettersi in bocca un cibo già pronto.
 
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