Μοΐραι (fr. 44)
169
2-3 εάν... έπιδιδώ... έσεσθαι Periodo ipotetico della possibilità al fu-
turo: cfr. Smyth §§2323-2326.
2 εάν In questo caso la forma εάν è garantita metricamente, ma rispetto
a rjv è la variante recessiva per la congiunzione condizionale in Aristofane:
cfr. Willi 2003, 235-236; Austin-Olson 2004, XCVII.
τοσούτον επιδίδω τής ήμέρας L’idea di progredire giorno per giorno è
attestata altrove: Th. 6.60.2 άλλά καθ’ ήμέραν έπεδίδοσαν μάλλον, Isoc. 8.20.
Per τοσούτον con έπιδίδωμι cfr. supra, Testo v. 2. Il verbo έπιδίδωμι è applicato
alla grandezza fìsica (μέγεθος) per descrivere una qualità di vite in Thphr. CP
3.11.3. Per il significato di τής ήμέρας cfr. supra, Testo v. 2.
3 Διαγόρου τού Τερθρέως Genitivo di comparazione (Poultney 1936,
126-129). Si tratta di una sequenza composta dal nome proprio Diagora (cfr. su-
pra, Interpretazione) seguito da un patronimico oppure da un demotico. Dietro
il nome Τερθρεύς può esserci un gioco di parole con il verbo τερθρεύομαι
“sono pedante”: cfr. supra, Interpretazione.
fr. 44 K-A (43 Kock)
οίσθα νύν δ μοι ποίησαν; τήνδε νύν μή μοι δίδου,
έκ δέ τού κέρατος αύ μοι δός πιεϊν άπαξ μόνον
1 νύν Musurus: νυν A τήνδε μέν Meineke
sai ora che mi fai? Questa ora non me la dare,
e dal corno invece dammi da bere per una buona volta solamente
Ath. 11.476c-d
Αισχύλος δ’ έν Περραιβίσι τούς Περραιβούς παρίστησιν άντί ποτηρίων τοϊς κεράσι
χρωμένους διά τούτων·... (A. fr. 185 Radt). καί Σοφοκλής Πανδώρα·... (S. fr. 483 Radt).
"Ερμιππος Μοίραις· οίσθα-μόνον.
e Eschilo nelle Perraibidés presenta i Perrebi che fanno uso dei corni al posto dei
recipienti con queste parole: ... (A. fr. 185 Radt). E Sofocle nella Pandòra: ... (S. fr. 483
Radt). Ermippo nelle Moirai: “sai-solamente”.
Metro Tetrametro trocaico
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2-3 εάν... έπιδιδώ... έσεσθαι Periodo ipotetico della possibilità al fu-
turo: cfr. Smyth §§2323-2326.
2 εάν In questo caso la forma εάν è garantita metricamente, ma rispetto
a rjv è la variante recessiva per la congiunzione condizionale in Aristofane:
cfr. Willi 2003, 235-236; Austin-Olson 2004, XCVII.
τοσούτον επιδίδω τής ήμέρας L’idea di progredire giorno per giorno è
attestata altrove: Th. 6.60.2 άλλά καθ’ ήμέραν έπεδίδοσαν μάλλον, Isoc. 8.20.
Per τοσούτον con έπιδίδωμι cfr. supra, Testo v. 2. Il verbo έπιδίδωμι è applicato
alla grandezza fìsica (μέγεθος) per descrivere una qualità di vite in Thphr. CP
3.11.3. Per il significato di τής ήμέρας cfr. supra, Testo v. 2.
3 Διαγόρου τού Τερθρέως Genitivo di comparazione (Poultney 1936,
126-129). Si tratta di una sequenza composta dal nome proprio Diagora (cfr. su-
pra, Interpretazione) seguito da un patronimico oppure da un demotico. Dietro
il nome Τερθρεύς può esserci un gioco di parole con il verbo τερθρεύομαι
“sono pedante”: cfr. supra, Interpretazione.
fr. 44 K-A (43 Kock)
οίσθα νύν δ μοι ποίησαν; τήνδε νύν μή μοι δίδου,
έκ δέ τού κέρατος αύ μοι δός πιεϊν άπαξ μόνον
1 νύν Musurus: νυν A τήνδε μέν Meineke
sai ora che mi fai? Questa ora non me la dare,
e dal corno invece dammi da bere per una buona volta solamente
Ath. 11.476c-d
Αισχύλος δ’ έν Περραιβίσι τούς Περραιβούς παρίστησιν άντί ποτηρίων τοϊς κεράσι
χρωμένους διά τούτων·... (A. fr. 185 Radt). καί Σοφοκλής Πανδώρα·... (S. fr. 483 Radt).
"Ερμιππος Μοίραις· οίσθα-μόνον.
e Eschilo nelle Perraibidés presenta i Perrebi che fanno uso dei corni al posto dei
recipienti con queste parole: ... (A. fr. 185 Radt). E Sofocle nella Pandòra: ... (S. fr. 483
Radt). Ermippo nelle Moirai: “sai-solamente”.
Metro Tetrametro trocaico