Μοϊραι (fr. *47)
187
di contenuto. Dioniso è quindi certamente un πρόσωπον presente in scena
al momento della recitazione degli anapesti e questo dato rende superflua
l’ipotesi di un riferimento metateatrale al Dionysalexandros di Gratino.
(2) Dal punto di vista metrico e formale questi anapesti possono essere
recitati o cantati, dato che non ci sono caratteristiche immediatamente ricon-
ducibili al canto34 e il collocamento aU’interno della commedia può essere
oggetto di alcune ipotesi.
Una buona possibilità consiste nell’ipotizzare collocamento del frammen-
to aU’interno della stessa serie di dimetri anapestici di Hermipp. fr. 48 K-A
(Meineke 1826, 30; Bergk 1838, 320). Questo collocamento può essere argomen-
tato sulla base dei riscontri contenutistici (i preparativi di una guerra), stilistici
(il tono serio unito ad alcuni riferimenti scherzosi), formali (le allocuzioni alla
seconda persona singolare) e metrici (i dimetri anapestici) che i due frammenti
hanno in comune. Tuttavia, in questo caso, contrariamente alle ricostruzioni
tradizionali (Bergk 1838, 320) e alla numerazione progressiva delle edizioni (da
Meineke 1839b, 395-398 a Kassel-Austin 1986, 582-583), è Hermipp. fr. 48 K-A
che sembra precedere Hermipp. fr. *47 K-A e non viceversa (Comentale-Most
2016, 1-12): l’abbandono del cottabo e l’armamento dell’esercito di Dioniso
(Hermipp. fr. 48 K-A) devono verosimilmente precedere il rimprovero a
Dioniso nel ruolo di comandante militare (Hermipp. fr. *47 K-A) spaventato
dalle armi che sono affilate sulla cote (Hermipp. fr. *47.5-6 K-A). Se quest’in-
terpretazione è corretta, allora questi dimetri possono essere interpretati come
dimetri di annuncio (Zimmermann 1984, 71-72 e 89 n. 98; Nesselrath 1990,
270) pronunciati da un πρόσωπον della commedia o dal Corifeo (Sileno?)
prima della parodo, di un agone o di un canto del Coro: cfr., in particolare, i
dimetri recitati dal Coro che annunciano la guerra per Lamaco e la pace per
Diceopoli in Ar. Ach. 1143-1149 per il tema della guerra e l’invito al risveglio
di Upupa a Usignolo in Ar. Av. 209-222 per lo stile e il tono di esortazione.
Tuttavia, non è possibile nemmeno escludere categoricamente che Her-
mipp. fr. *47 K-A possa avere un collocamento autonomo rispetto a Hermipp.
fr. 48 K-A. Sulla base dei riscontri contenutistici con altre sequenze di dimetri
in commedia35, un buon parallelo per un collocamento alternativo è offerto
34 In elenco queste caratteristiche sono date dalla presenza di dorismi, clausola spon-
daica (-) dei paremiaci, paremiaci consecutivi, attacco con paremiaco, chiusa con
dimetro acataletto, successione consecutiva di soluzioni con proceleusmatici o dattili
in serie, successione consecutiva di dimetri anapestici olospondaici: cfr. Pretagostini
1976, 187 (= 2011, 28).
35 Per Aristofane un repertorio dei passi in dimetri anapestici è raccolto in Pretagostini
1976, 211-212 (= 2011, 48-50); per la Commedia di Mezzo cfr. Pretagostini 1987,
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di contenuto. Dioniso è quindi certamente un πρόσωπον presente in scena
al momento della recitazione degli anapesti e questo dato rende superflua
l’ipotesi di un riferimento metateatrale al Dionysalexandros di Gratino.
(2) Dal punto di vista metrico e formale questi anapesti possono essere
recitati o cantati, dato che non ci sono caratteristiche immediatamente ricon-
ducibili al canto34 e il collocamento aU’interno della commedia può essere
oggetto di alcune ipotesi.
Una buona possibilità consiste nell’ipotizzare collocamento del frammen-
to aU’interno della stessa serie di dimetri anapestici di Hermipp. fr. 48 K-A
(Meineke 1826, 30; Bergk 1838, 320). Questo collocamento può essere argomen-
tato sulla base dei riscontri contenutistici (i preparativi di una guerra), stilistici
(il tono serio unito ad alcuni riferimenti scherzosi), formali (le allocuzioni alla
seconda persona singolare) e metrici (i dimetri anapestici) che i due frammenti
hanno in comune. Tuttavia, in questo caso, contrariamente alle ricostruzioni
tradizionali (Bergk 1838, 320) e alla numerazione progressiva delle edizioni (da
Meineke 1839b, 395-398 a Kassel-Austin 1986, 582-583), è Hermipp. fr. 48 K-A
che sembra precedere Hermipp. fr. *47 K-A e non viceversa (Comentale-Most
2016, 1-12): l’abbandono del cottabo e l’armamento dell’esercito di Dioniso
(Hermipp. fr. 48 K-A) devono verosimilmente precedere il rimprovero a
Dioniso nel ruolo di comandante militare (Hermipp. fr. *47 K-A) spaventato
dalle armi che sono affilate sulla cote (Hermipp. fr. *47.5-6 K-A). Se quest’in-
terpretazione è corretta, allora questi dimetri possono essere interpretati come
dimetri di annuncio (Zimmermann 1984, 71-72 e 89 n. 98; Nesselrath 1990,
270) pronunciati da un πρόσωπον della commedia o dal Corifeo (Sileno?)
prima della parodo, di un agone o di un canto del Coro: cfr., in particolare, i
dimetri recitati dal Coro che annunciano la guerra per Lamaco e la pace per
Diceopoli in Ar. Ach. 1143-1149 per il tema della guerra e l’invito al risveglio
di Upupa a Usignolo in Ar. Av. 209-222 per lo stile e il tono di esortazione.
Tuttavia, non è possibile nemmeno escludere categoricamente che Her-
mipp. fr. *47 K-A possa avere un collocamento autonomo rispetto a Hermipp.
fr. 48 K-A. Sulla base dei riscontri contenutistici con altre sequenze di dimetri
in commedia35, un buon parallelo per un collocamento alternativo è offerto
34 In elenco queste caratteristiche sono date dalla presenza di dorismi, clausola spon-
daica (-) dei paremiaci, paremiaci consecutivi, attacco con paremiaco, chiusa con
dimetro acataletto, successione consecutiva di soluzioni con proceleusmatici o dattili
in serie, successione consecutiva di dimetri anapestici olospondaici: cfr. Pretagostini
1976, 187 (= 2011, 28).
35 Per Aristofane un repertorio dei passi in dimetri anapestici è raccolto in Pretagostini
1976, 211-212 (= 2011, 48-50); per la Commedia di Mezzo cfr. Pretagostini 1987,