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Hermippos

Bibliografia Valckenaer 1799, 21; Kock 1880, 205; Kaibel (fl901) ms. ap.
Kassel-Austin 1986, 603; Edmonds 1957, 281; Rehrenbòck 1987, 49-52.
Contesto di citazione La stessa forma trasmessa nel lemma di Phot, v 6
si legge con sibilante raddoppiata aH’interno della glossa di Hsch. v 22 ναι-
κισσορεύοντας· επίτηδες διασύροντας, καί εξευτελίζοντας, τινές δέ φασι
ναικισσήρεις λέγεσθαι επί τού έμφαίνοντος όμολογεΐν καί μή όμολογουντος.
<επί) των κατεψευσμένων ή λέξις “naikissoreuontas: coloro che screditano di
proposito e disprezzano. Alcuni poi dicono anche che naikisséreis sia detto di
colui che mostra di essere d’accordo e non lo è. Si tratta di una parola riferita
ai calunniatori”.
L’espressione di Hsch. v 22 {έπί) των κατεψευσμένων ή λέξις non è
chiaro se debba essere attribuita al lemma ναικισσορεύοντας o alla parola
ναικισσήρεις.
Testo La proposta di raddoppiamento della sibilante nel lemma in Phot, v 6
(Rehrenbòck 1987, 51) su confronto con Hsch. v 22 è ostacolata dall’attesta-
zione di questa forma nei comici: ci si attenderebbe -ττ- in luogo di -σσ-, La
correzione è comunque evitabile, soprattutto in considerazione del fatto che
l’etimologia della parola resta del tutto ignota.
Interpretazione II termine ναικισήρεις ha etimologia ignota: tutte le pro-
poste etimologiche sinora avanzate (ναίχι έρεΐς in Valckenaer 1799, 21; ναι
σεσηρέναι in Kock 1880, 205; ναίχι ϊσσα/ίσσα in Edmonds 1957, 281) non
sono convincenti (recte Kaibel ms. ap. Kassel-Austin 1986, 603).
Resta incerta anche la morfologia del lemma. La forma ναικισήρεις è sta-
ta analizzata come un caso retto del plurale dell’aggettivo ναικισήρης (LSJ
s. v.), oppure come seconda persona attiva del presente del verbo ναικισήρω
(/ναικισσηρέω, cfr. Rehrenbòck 1987, 49-52).
Nessun argomento di ordine formale sulla struttura di Phot, v 6 e Hsch. v
22 può essere utilizzato per dimostrare l’appartenenza della forma ναικισήρεις
a un aggettivo oppure a un verbo. Nello specifico: (1) la presenza nell’ inter-
pretamentum di Phot, v 6 del verbo άληθεύειν non garantisce sul fatto che il
lemma riporti necessariamente una forma verbale, cfr. Phryn. PS p. 80.1-2 de
Borries κακοτεκνία· τούναντίον τω εύτεκνία. σημαίνει τό κακοίς καί πονηροΐς
χρήσθαι τέκνοις. (2) In Hsch. ν 22 l’utilizzo dei participi al singolare (επί τοϋ
έμφαίνοντος όμολογεΐν καί μή όμολογουντος) in riferimento a ναικισσήρεις
ha lasciato pensare che la forma fosse analizzata come un singolare e quindi
come la seconda persona attiva del presente di un verbo (Rehrenbòck 1987,
49-50). Ma non è difficile trovare dei controesempi per dei simili passaggi dal
plurale al singolare e viceversa: cfr. Hsch. a 6949 άραιαί- έπί μεν τού ασθενούς,
ν 733 νύννιον· έπί τοΐς παιδίοις καταβαυκαλουμένοις φασί λέγεσθαι.
 
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