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Incertarum fabularum fragmenta (fr. 94)

339

fr. 94 K-A (97 Kock)
Phot. p. 656.22 Porson
ψ ò χ ο ς · το ρίγος. Ηρόδοτος (Hdt. 4.28.2, etc.)· άλλα καί Έρμιππος.
ρ sy eh ο s (freddo): il freddo. Erodoto (Hdt. 4.28.2, ecc.), ma anche Ermippo.
Bibliografìa Gkaras 2008, 191.
Contesto di citazione La glossa in questa forma non sembra essere attestata
altrove, anche se l’impiego di ψύχος e ρίγος come sinonimi negli interpreta-
menta è diffuso: cfr. Hsch. κ 4250, 4254.
Interpretazione Non è chiaro il motivo che è alla base dell’osservazione della
glossa, dato che ψύχος nel senso di “freddo” è un’accezione del tutto ordinaria:
per la commedia cfr. anche Ar. Ec. 539 ψύχος γάρ ήν, PI. 896. Forse il motivo
della puntualizzazione è dato dalla necessità di stabilire una differenza tra
ψυχρός aggettivo e ψύχος sostantivo col significato di “freddo” oppure tra
ψυχή “anima” e ψύχος “freddo”; altrimenti, si tratta solo di una distinzione
tra le forme del singolare e del plurale di ψύχος: queste ultime sono attestate
in Erodoto (Hdt. 4.28.2, 4.129.2, 5.10) e forse sono anche quelle attestate in
Ermippo, ma in questo caso è strano che la parola sia lemmatizzata al singolare
(Gkaras 2008, 191).
Un’altra possibilità più remota è di considerare ψύχος e ρίγος come due
interpretamenta che fanno riferimento a un lemma perduto come ad esempio
κρυμός “gelo”. Il sostantivo è attestato in Hdt. 4.8.3 ed è spiegato in Hsch.
κ 4250 con la menzione di ψύχος e ρίγος come interpretamenta: cfr. supra,
Contesto di citazione. La maggiore difficoltà di questa interpretazione è però
legata all’ordinamento alfabetico delle glosse, un fattore che rende improbabile
l’inserzione di κρυμός nel lemma.
 
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