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Hermippos

appartiene a un nutrito gruppo di glosse che Meride può aver tratto da una
compilazione di Λέξεις κωμικαί: cfr. Hansen 1998, 55-56 con n. 137.
Interpretazione La parola σουδάριον in greco è un imprestito dal latino
sudarium ed è attestata a partire dal greco neotestamentario (Ev.Luc. 19.20;
Ev.Jo. 11.44). Il fatto che Ermippo abbia utilizzato la forma σωδάριον appare
molto strano (Salmasius 1629, 121 Id) e spiegabile solo come un errore della
fonte che trasmette la notizia (Voss ap. Pierson 1759, 349).
Il σουδάριον/sudarium è un fazzoletto utilizzato per asciugarsi la faccia
(Ginouvès 1962, 155 n. 2) e gli unici termini attestati in commedia per definire
questo oggetto sono καψιδρώτιον (Adesp.Com. fr. 799 K-A) e ήμιτύβιον (Ar.
PI. 729), cfr. Poli. 7.71.
Per spiegare la glossa sono state formulate due ipotesi, che tuttavia restano
non pienamente soddisfacenti.
(1) Sulla base del passaggio di ου in ω nel dialetto dorico (Buck 1955, §25),
si è pensato di attribuire la parola riportata da Meride non a Ermippo, ma a
Epicarmo (Pierson 1759, 348-350; Meineke 1839b, 416) o a un altro esponente
della commedia dorica. Questa ricostruzione ha il problema di non spiegare
il rapporto del greco dorico σωδάριον con il latino sudarium: recentemente
si è fatto notare come in Sophr. fr. 168 K-A sia utilizzata la parola μοϊτον
“favore”, accostata dalla fonte che trasmette il frammento (Var. L. 5.179) al
latino mutuum: sulla base del confronto col caso μοϊτον / mutuum, la validità
dell’accostamento σωδάριον / sudarium sarebbe meno probabile (così Volkmar
Schmidt ap. Kassel-Austin 1986, 604).
(2) Il lemma σωδάριον è stato corretto in κωδάριον “piccola pelle di pecora”
(van Herwerden 1855, 20-21). L’errore è semplice ed è facilmente spiegabile
per influsso di σουδάριον; oltretutto ha il vantaggio di attribuire a Ermippo un
termine attestato nel lessico comico (Gratin, fr. 48 K-A; Ar. Ra. 1203; Anaxandr.
fr. 35.11 K-A). La difficoltà di questa proposta è però data dal fatto che κώδιον
e κωδάριον non sono mai utilizzati per indicare un fazzoletto per asciugare il
viso come invece avviene per ήμιτύβιον (Ar. Pi. 729) e καψιδρώτιον (Adesp.
Com. fr. 799 K-A): il κώδιον “pelle di pecora” è di solito utilizzato come gia-
ciglio per dormire (Austin-Olson 2004, ad Ar. Eh. 1179-1180) e come capo di
abbigliamento da stringere intorno alla vita (Aeschin.Socr. fr. 41 Dittmar = VI
A 84 Giannantoni; Str. 17.2.3).
 
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