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Introduzione

rischio della censura politica3; e, nel caso di Nicofonte, non va sottaciuta la
circostanza che la scelta di questo tema segnasse appunto il passaggio dall’ar-
chaia alla mese4.
Dell’Adone non è pervenuto alcun frammento; in base al titolo sembra
tuttavia lecito ipotizzare che il dramma si ispirasse alle vicende mitiche di
Adone ovvero che fosse in qualche modo connesso con il rito delle Adonie; e
tale ipotesi pare confortata dalla circostanza che altre pièces intitolate Adone
(verosimilmente incentrate sui miti e i riti del giovane amato da Afrodite)
composero i commediografi attici5.
Delle Αφροδίτης γοναί -incentrate, come mostra il titolo, sui natali di
Afrodite- sono pervenuti in tutto cinque brevi frammenti (frr. 1-5 K.-A.): un
lascito della tradizione troppo modesto per consentirne un’ipotesi di ricostru-
zione della trama. Il fr. 1 K.-A. contiene un elenco di insetti (moscerini, tarme,
vermi, locuste, cavallette), ritenuti il pasto di πονήρ’ ορνίθια. Il fr. 2 K.-A. è
tramandato dallo scoliasta aristofaneo (ad Av. 1283a Holwerda), nell’ambi-
to della trattazione in ordine all’uso della skytàle, bastone adoperato dagli
Spartani per trasmettere messaggi segreti. Nel fr. 3 K.-A. è citato il termine
άράχνιον ricorrente anche nel fr. 202 K.-A. di Gratino e nel fr. 151 K.-A. di
Ferecrate, in riferimento a oggetti vuoti ovvero in disuso. Polluce (10.156)
attesta l’occorrenza del neutro plurale δελέαστρα («trappole») nel fr. 4 K.-A.,
forse usato in relazione alla divinità eponima del dramma, Afrodite, l’“ordi-
trice di reti/trappole d’amore” per eccellenza. Di problematica comprensione
e ancor più incerta contestualizzazione è infine il lacunoso fr. *5 K.-A., che
(tramandato in P.Oxy. 3710, col. i [a] 15-16, un papiro del II sec. d. C. formato da
quattro colonne consecutive e contenente un’esegesi al XX libro dell Odissea)
presenta parole in ritmo giambico che sarebbero, sia pure con estrema cautela,
da attribuire ai Natali di Afrodite (cf, infra, ad fr. *5 K.-A.).

3 Si tratta del cosiddetto filone «disimpegnato» della commedia attica antica di cui
i più famosi interpreti furono Cratete e Ferecrate: cf, ex. gr., Bonanno 1972, 36-44;
Rehrenbòck 1985, 39-53; Urios Aparisi 1992, 50-56; Conti Bizzarro 1999, 114-115;
Zimmermann 2011, 730-731, 736-739.
4 «Persònliche Ausfàlle kommen in den [...] erhaltenen Fragmenten nicht vor, die
Titel zeigen, dafi Nikophon dem Obergang von der alten zur mittleren Komòdie
angehòrt» (Kòrte 1936, 511). Sulla ripresa in chiave parodica di motivi mitologici
da parte dei poeti dell’archaia e della mese si veda Nesselrath 1995, 1-27.
5 Per un’analisi delle opere teatrali che dimostrano l’interesse per i miti e i riti
connessi con il personaggio di Adone cf., infra, pp. 23-25.
 
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