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Πανδώρα
(Pandora)

Della commedia, di cui è sconosciuto l’anno di rappresentazione, sono tra-
mandati un trimetro giambico (fr. 13 K.-A.), quattro sintagmi (frr. 14-17 K.-A.)
e due voci isolate (frr. 18-19 K.-A.), che non consentono di formulare ipotesi
di ricostruzione della trama. In base al titolo è tuttavia possibile ritenere che
l’opera fosse comicamente incentrata sulle vicende di Pandora, la mitica donna
che -plasmata da Efesto per volere di Zeus e insignita di doni da parte degli
dèi- deve la sua fama al celebre vaso la cui apertura fu causa di ogni male per
l’umanità46. La tradizione non ha conservato nessun’altra commedia intitolata
Pandora-, è noto un solo dramma satiresco, composto da Sofocle, dal titolo
Πανδώρα ή Σφυροκόποι (Pandora ovvero Fabbri), probabilmente incentrato
sui Vulcani ministri impegnati a forgiare Pandora (cf. Radt TrGF2 IV, 388, con
ampia bibliografia; e Heynen-Krumeich 1999, 379-380).

fr. 13 (5 K.)

Test.: Poli. 7.33.

ó δ’ έξυφαίνεθ’ ιστός, ó δέ διάζεται
Si finisce di tessere una tela, se ne ordisce un’altra.

Metro: Trimetro giambico.

Mutuo questa traduzione da Stefanelli 1983, 415, che, a proposito di διάζεσθαι
(verbo che designa una delle prime fasi della tessitura: cf. Blumner 1912, 143-
144), osserva che, «implicando una ripartizione tra i fili, potrebbe indicare
quello che noi chiamiamo rimettaggio, cioè la loro suddivisione e distribuzione
tra i licci (le aste del telaio verticale) per creare l’armatura della stoffa o il suo
disegno, il momento cioè più importante dell’orditura» (p. 416). Quanto poi al

46 Sulla leggenda di Pandora si rinvia soprattutto alle monografie di Panofsky 1992;
e di Kenaan 2008; e cf. anche West 1966, 305-308; 1978, 155-156; Vernant 1981,
173-191; Hoffmann 1986, 55-89; Lombardi 1994, 23-34; Oppermann 1994, 163-166;
Blumer 2001, 51-231; Wolkow 2007, 247-262.
 
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