Κέρκωπες (fr. 37)
151
(1) La lettura più probabile è quella di un adynaton. La melagrana si coglie
in autunno ed è quindi impossibile vedere un chicco di melagrana nella neve,
vale a dire in inverno. Un parallelo equivalente a livello formale è dato da
Men. fr. 511 K-A ούχ ούτος Ιππόκαμπος {έστ’} έν αίθέρ{ι}; “non è questo un
ippocampo in aria?”. Il frammento di Menandro è stato interpretato come un
adynaton: cfr. Kassel-Austin 1998, 287; sull’adynaton in commedia cfr. Dutoit
1936, 20-28.
(2) Il passo è stato altrimenti interpretato come una metafora per una de-
scrizione fìsica di gote rosse in un viso bianco (Blaydes 1896, 30; probb. Kaibel
ms. ap. Kassel-Austin 1986, 578; van Herwerden 1903, 21) o del capezzolo di
un seno (Edmonds 1957, 296; Henderson 1991, 149; prob. Bagordo 2016, ad Ar.
fr. 599.1 K-A). In maniera metaforica sembra essere stato impiegato il verbo
κοκκίζειν “snocciolare” in A. fr. 363 Radt (= Ar. fr. 623 K-A) όξυγλύκειάν τάρα
κοκκιεϊς ρόαν “e allora snocciolerai una melagrana agrodolce” in riferimento
a una giovane donna (Taillardat 1965, §45) e/o alla perdita della sua verginità
(Pellegrino 2015, 371 con bibliografìa).
(3) Si tratta di un’espressione proverbiale: dato che il chicco di melagra-
na è molto piccolo, distinguerlo in un manto di neve uniforme è diffìcile.
L’espressione sarebbe equivalente a “cercare / trovare un ago in un pagliaio” o
“il pelo nell’uovo”. Ma con quest’interpretazione si perde il contrasto croma-
tico tra i due termini, che sembra avere una certa importanza.
ήδη τεθέασαι “hai visto prima d’ora”: cfr. Magn. fr. 2 K-A con Bagordo
2014b, ad Magn. fr. 2 K-A, Interpretation; Ar. Nu. 766-767. In molti casi ήδη
si accompagna in simili interrogative con ποτέ e πώποτε, cfr. Ar. Nu. 370;
Amphis frr. 9.1-2, 27.4-5 K-A; Alex. fr. 275 K-A έόρακας {ήδη} πώποτ’. Sulla
sintassi dell’avverbio ήδη cfr. anche Hermipp. fr. 36.2 K-A.
κόκκον II “chicco” della melagrana è di colore rosso porpora alla matu-
razione (Arist. Col. 799a 14-15). L’impiego metaforico di κόκκος ρόας “chicco
di melagrana” è vario: l’espressione “come i chicchi della melagrana” indica
una quantità immensa in Hdt. 4.143.2, mentre il “chicco marcio” equivale a
dire la “mela marcia” in D.L. 6.89. Il verbo έκκοκκίζειν “togliere i chicchi dalla
melagrana” è anche attestato come sinonimo “dilapidare” e “rovinare” cfr. Ar.
Ach. 1179, P. 63, Lys. 364; Nicom.Com. fr. 3.2 K-A. Per le accezioni (reali o sup-
poste) del termine in riferimento al corpo femminile cfr. supra, Interpretazione.
έν χιόνι La neve è impiegata per indicare l’idea di bianchezza (S. Ant. 114;
Arist. EN 1096b 22-23), ma non sembra utilizzata altrove per veicolare l’idea di
avversità climatica, se non in contesti molto particolari come Antig. 84a.l (il
mirabilium riporta che alcuni animali simili ai vermi vivono anche nella neve).
ρόας Per l’iperbato del genitivo cfr. supra, Testo. Il termine póa indica sia
il frutto della “melagrana” che Inalbero del melograno” (Punica granatum L.).
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(1) La lettura più probabile è quella di un adynaton. La melagrana si coglie
in autunno ed è quindi impossibile vedere un chicco di melagrana nella neve,
vale a dire in inverno. Un parallelo equivalente a livello formale è dato da
Men. fr. 511 K-A ούχ ούτος Ιππόκαμπος {έστ’} έν αίθέρ{ι}; “non è questo un
ippocampo in aria?”. Il frammento di Menandro è stato interpretato come un
adynaton: cfr. Kassel-Austin 1998, 287; sull’adynaton in commedia cfr. Dutoit
1936, 20-28.
(2) Il passo è stato altrimenti interpretato come una metafora per una de-
scrizione fìsica di gote rosse in un viso bianco (Blaydes 1896, 30; probb. Kaibel
ms. ap. Kassel-Austin 1986, 578; van Herwerden 1903, 21) o del capezzolo di
un seno (Edmonds 1957, 296; Henderson 1991, 149; prob. Bagordo 2016, ad Ar.
fr. 599.1 K-A). In maniera metaforica sembra essere stato impiegato il verbo
κοκκίζειν “snocciolare” in A. fr. 363 Radt (= Ar. fr. 623 K-A) όξυγλύκειάν τάρα
κοκκιεϊς ρόαν “e allora snocciolerai una melagrana agrodolce” in riferimento
a una giovane donna (Taillardat 1965, §45) e/o alla perdita della sua verginità
(Pellegrino 2015, 371 con bibliografìa).
(3) Si tratta di un’espressione proverbiale: dato che il chicco di melagra-
na è molto piccolo, distinguerlo in un manto di neve uniforme è diffìcile.
L’espressione sarebbe equivalente a “cercare / trovare un ago in un pagliaio” o
“il pelo nell’uovo”. Ma con quest’interpretazione si perde il contrasto croma-
tico tra i due termini, che sembra avere una certa importanza.
ήδη τεθέασαι “hai visto prima d’ora”: cfr. Magn. fr. 2 K-A con Bagordo
2014b, ad Magn. fr. 2 K-A, Interpretation; Ar. Nu. 766-767. In molti casi ήδη
si accompagna in simili interrogative con ποτέ e πώποτε, cfr. Ar. Nu. 370;
Amphis frr. 9.1-2, 27.4-5 K-A; Alex. fr. 275 K-A έόρακας {ήδη} πώποτ’. Sulla
sintassi dell’avverbio ήδη cfr. anche Hermipp. fr. 36.2 K-A.
κόκκον II “chicco” della melagrana è di colore rosso porpora alla matu-
razione (Arist. Col. 799a 14-15). L’impiego metaforico di κόκκος ρόας “chicco
di melagrana” è vario: l’espressione “come i chicchi della melagrana” indica
una quantità immensa in Hdt. 4.143.2, mentre il “chicco marcio” equivale a
dire la “mela marcia” in D.L. 6.89. Il verbo έκκοκκίζειν “togliere i chicchi dalla
melagrana” è anche attestato come sinonimo “dilapidare” e “rovinare” cfr. Ar.
Ach. 1179, P. 63, Lys. 364; Nicom.Com. fr. 3.2 K-A. Per le accezioni (reali o sup-
poste) del termine in riferimento al corpo femminile cfr. supra, Interpretazione.
έν χιόνι La neve è impiegata per indicare l’idea di bianchezza (S. Ant. 114;
Arist. EN 1096b 22-23), ma non sembra utilizzata altrove per veicolare l’idea di
avversità climatica, se non in contesti molto particolari come Antig. 84a.l (il
mirabilium riporta che alcuni animali simili ai vermi vivono anche nella neve).
ρόας Per l’iperbato del genitivo cfr. supra, Testo. Il termine póa indica sia
il frutto della “melagrana” che Inalbero del melograno” (Punica granatum L.).