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Hermippos
ma, mentre quella di “fiero” è ammissibile, quella di “fulvo” è meno probabile,
se non da escludersi del tutto.
Κλέωνι La cronologia del passo (430 a. C. circa) stabilisce una delle più
antiche menzioni di Cleone, figlio di Cleeneto, del demo di Cidatene (LGPN
II s.v. [43]; PAA 579130), e l’unica attestazione di un confronto diretto con
Pericle, se si esclude la notizia del processo a Pericle intentato da Cleone
(Idomen. FGrHist 338 fr. 9), che potrebbe essere stata ricavata da questo fram-
mento: cfr. Mùller-Strubing 1873, 573-574 n. *; Wilamowitz 1893, 248 n. 55;
Stadter 1989, ad Piu. Per. 35.5; per una ricostruzione a favore dell’autenticità
del coinvolgimento di Cleone nel processo a Pericle cfr. Saldutti 2014, 85-86.
L’attività politica di Cleone è probabilmente cominciata già intorno al 440
a. C. (Hornblower 1991, adTh. 3.36.6), ma non abbiamo notizia certa di un suo
coinvolgimento nella vita pubblica almeno fino al processo di Anassagora, di
cui Cleone sarebbe stato l’accusatore secondo Sot. fr. 3 Wehrli ap. D.L. 2.12:
sulla datazione di questo processo cfr. Saldutti 2014, 71-81.
Cleone appartiene a una famiglia di cuoiai e calzolai (Ar. Ach. 299-302, Eq.
44; Lind 1990, 33-85), si schiera nella fazione democratica ed è la personalità
più rappresentativa della politica ateniese dopo la morte di Pericle (Arist. Ath.
28.3; Connor 1971, 87-136): è protagonista della presa di Pilo nel 425 a. C. (Th.
4.29-30; Ar. Eq. 54-57) e muore ad Anfìpoli nell’estate del 422 a. C. (Th. 5.10.9).
La sua relazione con Aristofane è discussa in Olson 1998, ad Ar. P. 47-48,
mentre le altre menzioni dei comici si limitano a Eup. frr. 316.1, 331.1 K-A;
Pl.Com. frr. 115, 236 K-A; Adesp.Com. fr. 846 K-A.
fr. 48 K-A (46 Kock)
χλανίδες δ’ ούλαι καταβέβληνται,
θώρακα δ’ άπας έμπερονάται,
κνημίς δέ περί σφυράν άρθρουται,
βλαύτης δ’ ούδείς έτ’ έρως λευκής·
5 ράβδον δ’ δψει την κοτταβικήν
έν τοΐς άχύροισι κυλινδομένην,
μάνης δ’ ούδέν λατάγων άίει,
την δε τάλαιναν πλάστιγγ’ αν ’ίδοις
παρά τον στροφέα τής κηπαίας
ίο έν τοΐσι κορήμασιν ούσαν
1 χλαμύδες Degani 3 κνημίς δέ... άρθρούται Porson, Erfurdt: κνημιδε δέ...-νται
Ath. 15.668a: κνημΐδε περί... -νται Bergk 4 έτ’ έρως Valckenaer, Wyttenbach,
Hermippos
ma, mentre quella di “fiero” è ammissibile, quella di “fulvo” è meno probabile,
se non da escludersi del tutto.
Κλέωνι La cronologia del passo (430 a. C. circa) stabilisce una delle più
antiche menzioni di Cleone, figlio di Cleeneto, del demo di Cidatene (LGPN
II s.v. [43]; PAA 579130), e l’unica attestazione di un confronto diretto con
Pericle, se si esclude la notizia del processo a Pericle intentato da Cleone
(Idomen. FGrHist 338 fr. 9), che potrebbe essere stata ricavata da questo fram-
mento: cfr. Mùller-Strubing 1873, 573-574 n. *; Wilamowitz 1893, 248 n. 55;
Stadter 1989, ad Piu. Per. 35.5; per una ricostruzione a favore dell’autenticità
del coinvolgimento di Cleone nel processo a Pericle cfr. Saldutti 2014, 85-86.
L’attività politica di Cleone è probabilmente cominciata già intorno al 440
a. C. (Hornblower 1991, adTh. 3.36.6), ma non abbiamo notizia certa di un suo
coinvolgimento nella vita pubblica almeno fino al processo di Anassagora, di
cui Cleone sarebbe stato l’accusatore secondo Sot. fr. 3 Wehrli ap. D.L. 2.12:
sulla datazione di questo processo cfr. Saldutti 2014, 71-81.
Cleone appartiene a una famiglia di cuoiai e calzolai (Ar. Ach. 299-302, Eq.
44; Lind 1990, 33-85), si schiera nella fazione democratica ed è la personalità
più rappresentativa della politica ateniese dopo la morte di Pericle (Arist. Ath.
28.3; Connor 1971, 87-136): è protagonista della presa di Pilo nel 425 a. C. (Th.
4.29-30; Ar. Eq. 54-57) e muore ad Anfìpoli nell’estate del 422 a. C. (Th. 5.10.9).
La sua relazione con Aristofane è discussa in Olson 1998, ad Ar. P. 47-48,
mentre le altre menzioni dei comici si limitano a Eup. frr. 316.1, 331.1 K-A;
Pl.Com. frr. 115, 236 K-A; Adesp.Com. fr. 846 K-A.
fr. 48 K-A (46 Kock)
χλανίδες δ’ ούλαι καταβέβληνται,
θώρακα δ’ άπας έμπερονάται,
κνημίς δέ περί σφυράν άρθρουται,
βλαύτης δ’ ούδείς έτ’ έρως λευκής·
5 ράβδον δ’ δψει την κοτταβικήν
έν τοΐς άχύροισι κυλινδομένην,
μάνης δ’ ούδέν λατάγων άίει,
την δε τάλαιναν πλάστιγγ’ αν ’ίδοις
παρά τον στροφέα τής κηπαίας
ίο έν τοΐσι κορήμασιν ούσαν
1 χλαμύδες Degani 3 κνημίς δέ... άρθρούται Porson, Erfurdt: κνημιδε δέ...-νται
Ath. 15.668a: κνημΐδε περί... -νται Bergk 4 έτ’ έρως Valckenaer, Wyttenbach,