Introduzione
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estremamente plausibile nel caso delle Sirene e dei Turiopersiani, due comme-
die che sin dal titolo evocavano un’ambientazione magnogreca15.
7. Lingua. Nei trenta frammenti conservati si possono rilevare queste peculiari
caratteristiche linguistiche: accumulazione verbale (frr. 1, 6, 10 K.-A.), lessico
gastronomico (frr. 6, 9, 11-12, 14, 21-22 K.-A.), uso di parole composte (frr. 10,
*23 K.-A.) e di diminutivi (ορνίθια in fr. 1.1 K.-A.; σκυτάλιον in fr. 2.2 K.-A.),
ricorrenza di espressioni e voci pertinenti alla realtà quotidiana -alla monda-
tura, (fr. 8 K.-A.: πτισμός), al commercio (dieci sostantivi terminanti in -πώλης
sono elencati nel fr. 10 K.-A.), alla tessitura (fr. 13 K.-A.: ó 6’ έξυφαίνεθ’ ιστός,
ó 6έ βιάζεται)-, alla sfera erotico-affettiva (fr. 17 K.-A.: φίλημα δούναι), alle
pratiche del simposio (fr. 19 K.-A.: ύποπίνειν), dei rituali religiosi (fr. 7.2 K.-A.:
βιφροφόρος) e delle performances teatrali (fr. 26 K.-A.: κορβακισμός), e alla vita
militare (fr. 27 K.-A.: κωβωνοφορών); non mancano neoformazioni lessicali (fr.
18 K.-A.: νέαξ; fr. *23 K.-A.: παππεπίπαππος; fr. *24 K.-A.: άρρησία), parole di
alta caratura poetica (fr. 28 K.-A.: σιγηλός), tecnicismi mutuati dal linguaggio
medico (fr. 29 K.-A.: σταφυλή) e imprecazioni e apostrofi tipiche del genere
comico (fr. 2.1 K.-A.: ές κόρακας; fr. 30 K.-A.: ώ τάν).
8. Metrica. I frammenti nicofontei presentano le seguenti strutture metriche:
a) trimetri giambici (frr. 1-3, 5-8, 13, 20-22 K.-A.);
b) tetrametri anapestici catalettici (frr. 9, *23 K.-A.);
c) dimetri anapestici (fr. 10 K.-A.)16.
Un ritmo ascendente, che lascerebbe intuire la provenienza da un verso in
metri giambici, è inoltre riconoscibile in κέστραι τε καί λάβρακες (fr. 14 K.-A.);
i restanti frammenti, composti da brevi sintagmi ovvero da singole parole (frr.
4, 11-12, 15-19, *24-30 K.-A.), non sembrano invece consentire ricostruzioni di
sicure sequenze metriche.
15 Per il titolo della commedia di Metagene, allusivo a una mirabile combinazione della
fertilità di Turi con l’opulenza persiana rinvio a Pellegrino 2000, 134-135; per una
localizzazione delle Sirene in area campana cf. Heubeck 1983, 313 e la bibliografia
ivi citata; e si veda anche Braccesi 2010, 15-16, 19. Il problema deU’individuazione
dei luoghi abitati dalle Sirene resta tuttavia un enigma che già animò le discussioni
di filosofi, poeti, geografi ed esegeti antichi (cf. ora L. Spina, in Bettini-Spina 2007,
106-124).
16 Secondo Schmid 1946, 166 e n. 6, i frr. 10 e *23 K.A. sarebbero stati congruenti
con un contesto parabatico; e a «eine pnigosartige Aufzàhlungen verschiedener
Hàndler» in relazione al fr. 10 K.-A. pensa ora anche Zimmermann 2011, 761.
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estremamente plausibile nel caso delle Sirene e dei Turiopersiani, due comme-
die che sin dal titolo evocavano un’ambientazione magnogreca15.
7. Lingua. Nei trenta frammenti conservati si possono rilevare queste peculiari
caratteristiche linguistiche: accumulazione verbale (frr. 1, 6, 10 K.-A.), lessico
gastronomico (frr. 6, 9, 11-12, 14, 21-22 K.-A.), uso di parole composte (frr. 10,
*23 K.-A.) e di diminutivi (ορνίθια in fr. 1.1 K.-A.; σκυτάλιον in fr. 2.2 K.-A.),
ricorrenza di espressioni e voci pertinenti alla realtà quotidiana -alla monda-
tura, (fr. 8 K.-A.: πτισμός), al commercio (dieci sostantivi terminanti in -πώλης
sono elencati nel fr. 10 K.-A.), alla tessitura (fr. 13 K.-A.: ó 6’ έξυφαίνεθ’ ιστός,
ó 6έ βιάζεται)-, alla sfera erotico-affettiva (fr. 17 K.-A.: φίλημα δούναι), alle
pratiche del simposio (fr. 19 K.-A.: ύποπίνειν), dei rituali religiosi (fr. 7.2 K.-A.:
βιφροφόρος) e delle performances teatrali (fr. 26 K.-A.: κορβακισμός), e alla vita
militare (fr. 27 K.-A.: κωβωνοφορών); non mancano neoformazioni lessicali (fr.
18 K.-A.: νέαξ; fr. *23 K.-A.: παππεπίπαππος; fr. *24 K.-A.: άρρησία), parole di
alta caratura poetica (fr. 28 K.-A.: σιγηλός), tecnicismi mutuati dal linguaggio
medico (fr. 29 K.-A.: σταφυλή) e imprecazioni e apostrofi tipiche del genere
comico (fr. 2.1 K.-A.: ές κόρακας; fr. 30 K.-A.: ώ τάν).
8. Metrica. I frammenti nicofontei presentano le seguenti strutture metriche:
a) trimetri giambici (frr. 1-3, 5-8, 13, 20-22 K.-A.);
b) tetrametri anapestici catalettici (frr. 9, *23 K.-A.);
c) dimetri anapestici (fr. 10 K.-A.)16.
Un ritmo ascendente, che lascerebbe intuire la provenienza da un verso in
metri giambici, è inoltre riconoscibile in κέστραι τε καί λάβρακες (fr. 14 K.-A.);
i restanti frammenti, composti da brevi sintagmi ovvero da singole parole (frr.
4, 11-12, 15-19, *24-30 K.-A.), non sembrano invece consentire ricostruzioni di
sicure sequenze metriche.
15 Per il titolo della commedia di Metagene, allusivo a una mirabile combinazione della
fertilità di Turi con l’opulenza persiana rinvio a Pellegrino 2000, 134-135; per una
localizzazione delle Sirene in area campana cf. Heubeck 1983, 313 e la bibliografia
ivi citata; e si veda anche Braccesi 2010, 15-16, 19. Il problema deU’individuazione
dei luoghi abitati dalle Sirene resta tuttavia un enigma che già animò le discussioni
di filosofi, poeti, geografi ed esegeti antichi (cf. ora L. Spina, in Bettini-Spina 2007,
106-124).
16 Secondo Schmid 1946, 166 e n. 6, i frr. 10 e *23 K.A. sarebbero stati congruenti
con un contesto parabatico; e a «eine pnigosartige Aufzàhlungen verschiedener
Hàndler» in relazione al fr. 10 K.-A. pensa ora anche Zimmermann 2011, 761.