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Hermippos

il senso di “coppa” (Ath. 11.487c), che è descritta come di argilla e capiente in
Nico fr. 1.2-3 K-A μάνην δ’ είχε κεραμεούν αδρόν, | χωρούντα κοτύλας πέντ’
ϊσως. Sul μάνης cfr. anche Orth 2015a, adNicoch. fr. 13 K-A, Interpretation. Il
senso di άνδριάς “statua” ο πρόσωπον “figura” (scholl. veti. Ar. P. 343a, 1244b)
per μάνης è più difficile da documentare (Putz 2007, 179).
μάνης ούδέν λατάγων άίει II μάνης “ascolta” (άίει) perché quando la
πλάστιγξ cade su di esso produce rumore: cfr. Antiph. fr. 57.11-12 K-A επί
τον μάνην πεισείται καί ψόφος | εσται πάνυ πολύς, Poli. 6.110; Campagner
2002, 114 n. 22.
Forse c’è un gioco di parole tra μάνης e il nome proprio di schiavo Μάνης/
Μανής (Ar. Αν. 523; Kanavou 2011, 200) perché: (1) contrariamente a tutta
l’attrezzatura da cottabo, μάνης è scritto senza articolo, come un nome pro-
prio (Kuhner-Gerth 1.598-599). (2) Il verbo άίω è solitamente attribuito alle
persone, non alle cose. Un gioco simile si legge in Antiph. fr. 57.11-13 K-A
έπί τόν μάνην πεσεΐται καί ψόφος | εσται πάνυ πολύς. (Β) προς θεών, τώ
κοττάβω | πρόσεστι καί Μάνης τις ώσπερ οίκέτης; “sul manes cadrà e ru-
more | veramente grande sarà (B) per gli dèi, al cottabo | appartiene anche
un Manes come schiavo?”. Tuttavia, il gioco è piuttosto brusco in Ermippo e
molto meno comprensibile rispetto al passo di Antifane. Perciò è molto più
probabile che l’articolo sia stato omesso per ragioni metriche e/o per elevare
il tono del discorso (cfr. Willi 2003, 254-255) e che l’utilizzo di άίω possa essere
spiegato attraverso la personificazione del μάνης, come avviene spesso per
oggetti domestici in Aristofane: cfr. Ar. PI. 1098-1099 άλλά δήτα τό θύριον |
φθεγγόμενον άλλως κλαυσιά e vd. anche Taillardat 1965, §§272-279.
λατάγων II λάταξ è un nome ricondotto dagli antichi alla Sicilia
(Dicaearch. fr. 95 Wehrli; Cali. Aet. fr. 69.2 Pfeiffer) e indica la “goccia” (Ale. fr.
322 Voigt; S. fr. 277.1 Radt; Cratin. fr. 299.4 K-A) che è lanciata dai simposiasti
sul disco detto πλάστιγξ. Le tecniche di lancio delle λάταγες includono anche
lo sputo e sono descritte in Campagner 2002, 115; Putz 2007 177-178.
8 την δέ... πλάστιγγ’ Il termine πλάστιγξ indica il “disco” di piccole
dimensioni (Antiph. fr. 57.8 K-A τό πινακίσκιον λέγεις;) che è posto in cima
all’asta da cottabo (Critias VS 88 B fr. 1.9-10 (= fr. 1.9-10 West) πλάστιγξ θ’
ή χαλκού θυγάτηρ έπ’ άκραισι καθίζη | κοττάβου) e sul quale i simposiasti
devono lanciare le gocce di vino (Antiph. fr. 57.5-6 K-A τόν κότταβον | άφείς
έπί τήν πλάστιγγα ποίηση πεσεΐν) perché la πλάστιγξ cada sul μάνης (Antiph.
fr. 57.11-12 K-A): cfr. Sparkes 1960, 206-207; Putz 2007, 178-179. Il termine
πλάστιγξ è attestato anche col senso di “piattino” di una bilancia: cfr. Ar. P.
1248 (con Olson 1998, ad Ar. P. 1246-1248), Ra. 1378.
τάλαιναν L’utilizzo di τάλας come “povero” riferito a delle cose si può
leggere anche in tragedia (S. OC 1263 τής ταλαίνης νηδύος), ma in commedia
 
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