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Introduzione

19

La cesura più frequente è quella pentemimere (quaranta casi accertati su un
totale di sessantanove trimetri più o meno completi). Non mancano però
esempi deH’impiego della cesura eftemimere (ben diciannove occorrenze) e
di divisione del verso in dimetro/ metron (fr. 37) ovvero in metron/dimetro (frr.
21.3, 46.3).
Nell’uso degli altri schemi metrici sono da segnalare le seguenti peculiarità:
- nel fr. 15 (tetrametro trocaico catalettico), va registrata l’occorrenza, al v. 1,
della rara soluzione dell’anapesto in seconda sede (cfr. Kanz 1913, p. 58) e,
al v. 2, della cesura dopo la lunga del quarto metron (cfr. Kanz 1913, p. 62;
Dain 1965, p. 63 [ad § 77]).

8. Ricezione
Annoverato daU’anonimo autore del trattatello Sulla commedia (= T 2a) fra i
poeti “più rilevanti” (άξιολογώτατοι) della commedia antica (dopo Epicarmo,
Magnete, Gratino, Cratete, Ferecrate e prima di Eupoli e di Aristofane), Frinico
fu deriso dai rivali come plagiario (cfr. T 10), come autore mediocre, incapace
di concepire idee innovative (cfr. T 9a), e come pessimo versificatore (cfr. T
9b). Tutte queste critiche vanno però inserite nel contesto della competizione
agonale tra poeti rivali (vd., infra, ad T 10) e, pertanto, sono da prendersi
con la dovuta cautela nella definizione delle qualità del teatro di Frinico: un
κωμικός che - si è detto - poteva vantare un palmarès di tutto rispetto e al
quale lo stesso Aristofane, nella parabasi delle Nuvole seconde, vv. 553-556 (=
T 8a), riconosceva il merito di essere stato il primo ad aver portato in scena
una parodia del mito di Andromeda, facendo interpretare il ruolo dell’eroina
etiope a una γροως μεθύση (una trovata originale, che, come si afferma ai vv.
553-555, fu poi rubata da Eupoli nel Marikas). D’altra parte, l’accusa di essere
un κακόμετρος va forse letta e interpretata - come ha suggerito Harvey (2000,
pp. 112-113) - alla luce di una possibile tendenza ‘innovazionistica’ di Frinico
nell’arte versificatoria: nelle fonti seriori il nome del poeta (sempre ammesso
che, in alcuni casi, si stia parlando di lui e non dell’omonimo tragediografo) è
infatti legato a ben quattro tipi particolari di metra (cfr. T 11-14).

9. Bibliografia principale

Edizioni (e traduzioni): Hertel 1560, pp. 336-339 (con traduzione latina); Groot
1626, pp. 496-497; Meineke FCGΠ.1, pp. 580-608 (cfr. inoltre Meineke Ed.min.,
 
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