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Phrynichos

E, tuttavia, proprio la presenza del patronimico (Πολυ}φράδμονος compli-
ca la comprensione del passo relativamente alla formula εθανεν έν Σικελία:
cosa voleva dire l’autore della scheda su Frinico con tale espressione? Che
il poeta morì in Sicilia o piuttosto che il commediografo andava distinto dal
τραγικός che morì in Sicilia? Per lungo tempo, complici anche i giudizi di
Clinton (1827, p. xxxi n. t): «that [...] notice [...] belongs in reality to thè tra-
cie», e, soprattutto, di Meineke (FCGI, p. 536): «haec spectant ad Phrynichum
tragicum»,* * 22 gli studiosi hanno ritenuto di poter riferire la notizia al poeta
tragico: cfr., per es., Bode 1840, p. 212 η. 1; Millis 1858, p. 347; Blumenthal
1941, p. 911.61-63; vd. inoltre TrGF I2, 3 T 6 (con Snell, ad locf Amato 1998,
pp. 37-38 con n. 16, Pòrtulas 1999, p. 248, Todisco 2002, p. 41, e, da ultimi,
Storey FOCHI, p. 41 η. I,23 e Boscher 2012, p. 102 con n. 30. L’autore del trattato
è però interessato alle morti dei poeti comici: Gratino - si dice - morì in occa-
sione della prima invasione spartana dell’Attica (τελευτά [...] Λακεδαιμονίων
είς τήν Αττικήν είσβαλόντων τό πρώτον: ρ. 8.20 - 2 1 24), Antifane a Chio
(έτελεύτησε [...] έν Χίω: ρ. 10.50-51), Menandro ad Atene (τελευτά [...] έν
Άθήναις: ρ. 10.60), Difillo a Smirne (τελευτά [...] έν Σμύρνη: ρ. 10.61-62). Sulla
base di questi esempi, sembra pertanto più logico riferire la testimonianza al
commediografo; il che, del resto, era sostenuto già da Stiévenart (1851, p. 27),
da De Gubernatis (1883, p. 277) e da Christ - Schmid (1912, p. 413); e vd. inoltre
Harvey (2000, pp. 114-115), al quale si deve la proposta di porre un segno di
lacuna dopo (Πολυ^φράδμονος, interpretando quest’ultima forma nominale
come frutto della disattenzione dell’autore (ovvero dell’excerptor. vd., supra,
adT 2d) del trattato, che avrebbe confuso il patronimico del commediografo
con quello del tragediografo.25

έτερος δε τίς έστι τραγικός ό Πολυ^φράδμονος εθανεν έν Σικελία. Per la proposta
ricostruttiva di Cantarella (1949, p. 26) vd., infra, adn. 25.
22 Incerto si mostrava invece lo studioso in 1827, pp. 6-7 (= FCGI, p. 147): « [Phrynichus]
obiit in Sicilia, teste Anonymo [...], nisi hoc etiam de Polyphradmonis Alio intelli-
gendum est».
23 Storey suggerisce inoltre la possibilità che, nel passo, ci sia stata una qualche
confusione «with Aeschylus who died in Sicily». Sul dato della morte di Eschilo
in Sicilia cfr. TrGF III, pp. 37-38.
24 Secondo l’Anonimo, Gratino morì dunque nel 431 a. C.; la notizia è però falsa, dal
momento che il commediografo partecipò, con successo, agli agoni dionisiaci del
423 a. C.: su tale passaggio del trattato vd. le notazioni di Harvey (1994, p 54 n. 38).
25 Incerti se riferire la notizia all’uno ovvero all’altro poeta si sono mostrati invece
Kaibel (1889, p. 8) e Koster (1975, p. 9); a quest’ultimo appartiene inoltre la proposta
di segnalare nel passo la presenza di due lacune, una dopo il nome Φρύνιχος e
l’altra «fort. etiam post (Πολυ)φράδμονος». Prima di Koster, due lacune nel testo
 
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