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Phrynichos
2 ανδραγαθίας II composto nominale - formato sulla base del sostan-
tivo άνήρ (“uomo”, “maschio”, “guerriero”, “combattente”) e dell’aggettivo
άγαθός (“buono”, “valente”) - indica il “coraggio fisico”, espresso soprattutto
in ambito militare (cfr. Robert 1966, p. 429,1969, p. 307 n. 2; Kendrick Pritchett
1974, p. 280). Nel sistema aretologico greco Γάνδραγαθία occupava un posto
di assoluto rilievo: era una virtù per così dire “democratica”, in quanto con-
cettualizzava «thè virtue of men who had proved themselves agathos to thè
Athenians by what they had done rather than who they were» (Whitehead 1993,
p. 62). In ambito lessicografico, il nome è spesso associato ai concetti positivi
della καλοκάγαθία (cfr. Ael.Dion. a 126; Hsch. a 4718, 4719; Et.Gud. p. 136.16
Stef.) e άεΙΓάριστεια (cfr. Hsch. a 7238, 7240, 7242).
3 έπιάλας Così il codice V. Tale lezione preserva una qualche forma
verbale di έπιάλλω. Si tratta di un composto di ίάλλω (“lanciare”, “gettare”,
“inviare”, “mandare”; Erodiano [GrGr III.l, p. 539.12] informa che gli Attici
pronunciavano il verbo con aspirazione: ίάλλω). Dopo Omero (cfr. Od. XXII.49,
citato dallo scoliaste aristofaneo; più spesso il verbo ricorre in tmesi: cfr., e.g.,
Od. 1.149, IX.288), tale composto vanta poche altre occorrenze nella letteratura
successiva: è attestato in commedia (oltre a Frinico e al sopra ricordato fr. 565
del Triphalès di Aristofane, cfr. Ar. Nu. 1299 [έπιαλώ, con Dover 1968a, p. 245])
e in Teocrito (23.51).
fr. 2 (2 K.)
ού τουτονί μέντοι σύ κιθαρίζειν ποτέ
αύλεΐν τ’ έδίδαξας; < )
2 τ’ έδίδαξας Musuro 1514a, ρ. 53.25: τε διδάξας AB
vuoi forse dire che tu a questo qui non hai mai insegnato a suonare
la kithara e Yaulos? { >
Athen. IV. p. 184d-f
έμελεν δέ τοΐς πάλαι πάσιν'Έλλησι μουσικής· διόπερ καί ή αύλητική περισπούδαστος
ήν [...]. εμφανίζει δέ καί ό Αριστοφάνης έν τοΐς Δαιταλεϋσι τήν περί τό πράγμα τούτο
σπουδήν όταν λέγη· ... . Φρύνιχος Εφιάλτη- “ού — διδάξας”
e tutti gli antichi Greci studiavano musica; perciò, anche l’auletica era una materia di
notevole interesse [...]. Anche Aristofane focalizza l’attenzione su questo argomento
nei Daitalés (fr. 232), quando dice .... Frinico nell’Ephialtés:...
Phrynichos
2 ανδραγαθίας II composto nominale - formato sulla base del sostan-
tivo άνήρ (“uomo”, “maschio”, “guerriero”, “combattente”) e dell’aggettivo
άγαθός (“buono”, “valente”) - indica il “coraggio fisico”, espresso soprattutto
in ambito militare (cfr. Robert 1966, p. 429,1969, p. 307 n. 2; Kendrick Pritchett
1974, p. 280). Nel sistema aretologico greco Γάνδραγαθία occupava un posto
di assoluto rilievo: era una virtù per così dire “democratica”, in quanto con-
cettualizzava «thè virtue of men who had proved themselves agathos to thè
Athenians by what they had done rather than who they were» (Whitehead 1993,
p. 62). In ambito lessicografico, il nome è spesso associato ai concetti positivi
della καλοκάγαθία (cfr. Ael.Dion. a 126; Hsch. a 4718, 4719; Et.Gud. p. 136.16
Stef.) e άεΙΓάριστεια (cfr. Hsch. a 7238, 7240, 7242).
3 έπιάλας Così il codice V. Tale lezione preserva una qualche forma
verbale di έπιάλλω. Si tratta di un composto di ίάλλω (“lanciare”, “gettare”,
“inviare”, “mandare”; Erodiano [GrGr III.l, p. 539.12] informa che gli Attici
pronunciavano il verbo con aspirazione: ίάλλω). Dopo Omero (cfr. Od. XXII.49,
citato dallo scoliaste aristofaneo; più spesso il verbo ricorre in tmesi: cfr., e.g.,
Od. 1.149, IX.288), tale composto vanta poche altre occorrenze nella letteratura
successiva: è attestato in commedia (oltre a Frinico e al sopra ricordato fr. 565
del Triphalès di Aristofane, cfr. Ar. Nu. 1299 [έπιαλώ, con Dover 1968a, p. 245])
e in Teocrito (23.51).
fr. 2 (2 K.)
ού τουτονί μέντοι σύ κιθαρίζειν ποτέ
αύλεΐν τ’ έδίδαξας; < )
2 τ’ έδίδαξας Musuro 1514a, ρ. 53.25: τε διδάξας AB
vuoi forse dire che tu a questo qui non hai mai insegnato a suonare
la kithara e Yaulos? { >
Athen. IV. p. 184d-f
έμελεν δέ τοΐς πάλαι πάσιν'Έλλησι μουσικής· διόπερ καί ή αύλητική περισπούδαστος
ήν [...]. εμφανίζει δέ καί ό Αριστοφάνης έν τοΐς Δαιταλεϋσι τήν περί τό πράγμα τούτο
σπουδήν όταν λέγη· ... . Φρύνιχος Εφιάλτη- “ού — διδάξας”
e tutti gli antichi Greci studiavano musica; perciò, anche l’auletica era una materia di
notevole interesse [...]. Anche Aristofane focalizza l’attenzione su questo argomento
nei Daitalés (fr. 232), quando dice .... Frinico nell’Ephialtés:...