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Phrynichos

Sophoclis contenuto nel fr. 32 (intorno a cui si è molto speculato nel corso degli
studi) non appare di per sé decisivo per corroborare l’ipotesi della presenza di
Sofocle come dramatis persona.* * 220 Occorre peraltro segnalare che, sulla base
dell’idea che Sofocle fosse uno dei personaggi drammatici, Meineke (1827,
p. 10; FCG ILI, pp. 157-158) e Bergk (1838, pp. 375-377) assegnavano alle
Mousai i frr. anepigrafi 68 e 74. Per le stesse motivazioni, il solo Meineke
(FCG ILI, pp. 157-158) riconduceva al contesto delle Mousai anche la notizia
fornita dallo schol. [L] Soph. OC 17 (p. 7.2 [= Soph. T 110]), in cui si attesta
che il tragediografo έκράτησε δέ μεγάλως τη φράσει, ώστε μέλισσαν αυτόν
έκάλεσαν οί κωμικοί.
Infine, come già segnalava Rogers, il punto debole del quadro ricostruttivo
di Meineke (e di Bergk) sembra risiedere nella «intrinsic improbability» che,
al medesimo concorso agonale, «two poets should have framed their plays
on such precisely similar lines» (1902, 19192, p. xxxviii): come giustamente
annota Harvey (2000, p. 102), «if thè archon were shown two outline Scripts,
each with a plot featuring two tragic poets competing for supremacy, he would
surely have rejected one of them».
Data II dramma fu portato in scena alle Lenee del 405 a. C., dove si classificò
al secondo posto, dopo le Rane di Aristofane e davanti al Kleophàn di Platone
comico: vd., supra, adF 7b.

1902, 19192, pp. xxxvii-xxxviii; Geffcken 1926 [Anm. 169, p. 228]; Dover 1993b,
p. 27; Harvey 2000, pp. 101-102.
220 Cfr. Dover 1992, p. 3: «The tenor of thè μακαρισμός in fr. 32 is far from suggesting
that Sophocles was a character in thè play» (~ Dover 1993b, p. 27). In termini analo-
ghi si era espresso a suo tempo già Russo (1984, pp. 316-317; vd. inoltre Russo 1994,
p. 202), a giudizio del quale il fr. 32 rappresenterebbe nell’economia drammatica
delle Mousai un “aggiornamento” dell’ultimo minuto, simile a quelli che interessa-
rono, per es., i w. 71-85, 786b-794,1515-1519 delle Rane, rivisti da Aristofane poco
prima della messinscena della commedia per dar conto della recente scomparsa di
Sofocle. Favorevoli a considerare il fr. 32 come un’inserzione dell’ultimo momento
si sono mostrati in tempi recenti anche Mùller (1995, p. 112 [= 1999, p. 212]: «wieder
miifiten [...] die Verse auf den toten Sophokles ersi nachtràglich Aufnahme in das
Stiick gefunden haben»), Sommerstein (1996a, p. 20 n. 93; cfr. Sommerstein 2000b,
p. 66 [= Sommerstein 2002c, p. 41]) e Harvey (2000, p. 102).
 
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