198
Phrynichos
Metro Trimetri giambici.
Bibliografìa Thiersch 1812, p. 324; Elmsley 1823, p. 5; Bergk 1838, p. 377;
Meineke FCG ILI, pp. 592-593 [Μοΰσ. fr. i]; Meineke Ed.min., p. 233 [Μοΰσ.
fr. i]; Bothe PCGF, pp. 214-215 [Μοΰσ. fr. 1]; Blaydes 1859, p. 208; Nauck 1866,
p. 706; Kock CAPI, p. 379; Nauck 1880, p. 721; Nauck 1888, p. 227; Norwood
1931, p. 152; Edmonds FACI, pp. 460-461 [fr. 31]; Radt TrGF IV", p. 72 [ad
Soph. T 105]; Kassel/Austin PCG VII, p. 409; Harvey 2000, pp. 113-114; Conti
Bizzarro 2001, pp. 319-323; Olson 2007, pp. 155,177-178 [adD9]; Rusten 2011,
p. 330; Storey POCHI, pp. 64-65 [fr. 32]
Contesto della citazione Questi versi sono preservati dalla hypothesis II
Edipo a Colono di Sofocle in merito alla discussione sulla data di rappre-
sentazione del dramma: l’anonimo commentatore vuole dimostrare, attraverso
le testimonianze di Aristofane e di Frinico, che, al tempo della messinscena
dell’Edipo a Colono, nel 402/1 a. C., il poeta non era più in vita da quattro anni
e che la regia della tragedia fu assunta dal nipote, Sofocle il giovane (LGPN11,
s. v. [18], p. 402; PAA 829210).
Testo II frammento non presenta problemi testuali. Ciononostante, nel corso
degli studi, a non pochi studiosi è sembrato ugualmente opportuno tentare la
paradosis con interventi correttivi, al fine di apportare miglioramenti al testo
tràdito.
Al v. 1, influenzato dalla forma contratta Σοφοκλής, che Meineke (FCG
ILI, p. 593) assegnava erroneamente agli editori precedenti a Elmsley (1823,
p. 5),222 Bothe (PCGF, p. 215) proponeva di leggere il trimetro iniziale come
μάκαρ (συ), Σοφοκλής, δς πολύν χρόνον βίους (in ragione di tale aggiunta, lo
studioso era però costretto a correggere, al v. 2, άπέθανεν in άπέθανες e, al v.
4, έτελεύτησ’ in έτελεύτας). Sempre al v. 1, si segnala la «Umstellung» πολύν
βίους χρόνον suggerita a più riprese da Nauck (1866, p. 706, 1880, p. 721,1888,
222 II frammento fu edito per la prima volta da Thiersch (1812, p. 324), che fondava il
suo testo critico sull’apografo dell’umanista P. Vettori (1499-1584), il quale leggeva
il nome del tragediografo al vocativo (Σοφοκλές). Per quello che mi è stato possibile
verificare, prima di Elmsley (1823, p. 5), al quale si deve il merito di aver restituito
al verso la forma nominale corretta (e necessaria metricamente) così come si trova
vergata nel Laurenziano, nessun editore ha mai proposto la lettura Σοφοκλής.
Phrynichos
Metro Trimetri giambici.
Bibliografìa Thiersch 1812, p. 324; Elmsley 1823, p. 5; Bergk 1838, p. 377;
Meineke FCG ILI, pp. 592-593 [Μοΰσ. fr. i]; Meineke Ed.min., p. 233 [Μοΰσ.
fr. i]; Bothe PCGF, pp. 214-215 [Μοΰσ. fr. 1]; Blaydes 1859, p. 208; Nauck 1866,
p. 706; Kock CAPI, p. 379; Nauck 1880, p. 721; Nauck 1888, p. 227; Norwood
1931, p. 152; Edmonds FACI, pp. 460-461 [fr. 31]; Radt TrGF IV", p. 72 [ad
Soph. T 105]; Kassel/Austin PCG VII, p. 409; Harvey 2000, pp. 113-114; Conti
Bizzarro 2001, pp. 319-323; Olson 2007, pp. 155,177-178 [adD9]; Rusten 2011,
p. 330; Storey POCHI, pp. 64-65 [fr. 32]
Contesto della citazione Questi versi sono preservati dalla hypothesis II
Edipo a Colono di Sofocle in merito alla discussione sulla data di rappre-
sentazione del dramma: l’anonimo commentatore vuole dimostrare, attraverso
le testimonianze di Aristofane e di Frinico, che, al tempo della messinscena
dell’Edipo a Colono, nel 402/1 a. C., il poeta non era più in vita da quattro anni
e che la regia della tragedia fu assunta dal nipote, Sofocle il giovane (LGPN11,
s. v. [18], p. 402; PAA 829210).
Testo II frammento non presenta problemi testuali. Ciononostante, nel corso
degli studi, a non pochi studiosi è sembrato ugualmente opportuno tentare la
paradosis con interventi correttivi, al fine di apportare miglioramenti al testo
tràdito.
Al v. 1, influenzato dalla forma contratta Σοφοκλής, che Meineke (FCG
ILI, p. 593) assegnava erroneamente agli editori precedenti a Elmsley (1823,
p. 5),222 Bothe (PCGF, p. 215) proponeva di leggere il trimetro iniziale come
μάκαρ (συ), Σοφοκλής, δς πολύν χρόνον βίους (in ragione di tale aggiunta, lo
studioso era però costretto a correggere, al v. 2, άπέθανεν in άπέθανες e, al v.
4, έτελεύτησ’ in έτελεύτας). Sempre al v. 1, si segnala la «Umstellung» πολύν
βίους χρόνον suggerita a più riprese da Nauck (1866, p. 706, 1880, p. 721,1888,
222 II frammento fu edito per la prima volta da Thiersch (1812, p. 324), che fondava il
suo testo critico sull’apografo dell’umanista P. Vettori (1499-1584), il quale leggeva
il nome del tragediografo al vocativo (Σοφοκλές). Per quello che mi è stato possibile
verificare, prima di Elmsley (1823, p. 5), al quale si deve il merito di aver restituito
al verso la forma nominale corretta (e necessaria metricamente) così come si trova
vergata nel Laurenziano, nessun editore ha mai proposto la lettura Σοφοκλής.