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Phrynichos

e non la ebbe più indietro. Proprio per questa ragione, infu-
riato,
non gli prestò più altra (roba) di valore,
né accessori, per Zeus, né altro denaro,
anzi (gli vaticinò) che sarebbe stato spodestato da un (suo)
figlio.
Così, spaventato a morte da questo (vaticinio), inghiottisce
tutta la (sua) prole

Metro Trimetri giambici.

Bibliografia Norsa/Vitelli 1930, pp. 3-9; Gallavotti 1930; Kòrte 1930; Kòrte
1932, pp. 55-56 [nr. 730]; Norsa/Vitelli 1932; Wust 1932, pp. 118-119; Platnauer
1933, pp. 164-166; Kòrte 1938, p. 2381.29-41; Wust 1939, pp. 6-7; Page 1941,
pp. 230-233 [nr. 47]; Page 1942, pp. 231-232 [nr. 47]; Kurz 1947, pp. 174-189;
Cervelli 1951, pp. 234-241; Edmonds FAC11, pp. 8-9; Austin 1973, pp. 200-201;
Nesselrath 1990, pp. 229-233; Xanthakis-Karamanos 1994; Kassel/Austin PCG
Vili, p. 355; Nesselrath 1995, pp. 22-26; Olson 2007, pp. 116, 125-126, 430 [ad
Cl] ; Storey FOC III, pp. 394-397 [Com.Adesp. fr. 1062]
Testimone II frammento è conservato da PSI1175, papiro risalente forse alla
prima metà del I secolo d. C., acquistato sul mercato antiquario egiziano da M.
Norsa e da E. Breccia, e pubblicato per la prima volta dalla stessa M. Norsa in
collaborazione con G. Vitelli nel Supplemento al nr. 25 del Bulletin de la Société