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Testimonia (T. 10)

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έστι δέ πατρός Εύνομίδου Sul nome del padre di Frinico vd. supra, ad
Nome e identità.
ώς άλλότρια λέγων L’accusa di plagio è piuttosto comune nei testi
comici, ma, com’è stato ribadito dalla critica (soprattutto quella recente), essa
non può non essere considerata neU’ottica dello “scontro” tra poeti avversari
in competizione fra loro per la vittoria agonale; dunque, per dirla con le parole
di Harvey (2000, p. 110), «should not be taken very seriously»; in termini
analoghi, si era espresso già Millis (1858, p. 347): «these charges are probably
to be regarded rather as indications of thè height to which thè rivalry of thè
comic poets was carried, than as thè statement of actual truths»: sull’argo-
mento vd., fra gli altri, Stemplinger 1912, pp. 12-14, 68-70 (vd. in particolare
pp. 57-59); Ziegler 1950, pp. 1969.7-1970.54; Heath 1990, pp. 151-153; Harvey
2000, pp. 110-112; Kyriakidi 2007, pp. 172-196.
κακόμετρα Sull’accusa di incompetenza metrica rivolta dai rivali a
Frinico vd., supra, ad Ricezione.

T 10 (= test. 9 K.-A.; test, xiii Storey)

Schol. [RVEF, Γ2; Aid.] Ar. Av. 749b
τέσσαρες [...] έγένοντο Φρύνιχον. [...] τρίτος Φρύνιχος (Φρ. om. T(hab. Γ ))
ό κωμικός, ού μέμνηται Έρμιππος (Έρμ. om. T(hab. Γ )) έν Φορμοφόροις ώς
άλλότρια ύποβαλλομένου (-βαλο- Γ) ποιήματα
c’erano [...] quattro (individui di nome) Frinico. [...] Il terzo (è) Frinico il poeta
comico, del quale fa menzione Ermippo nei Phormophoroi (fr. 64) come di uno
che faceva passare per proprie le composizioni poetiche altrui
Bibliografìa Millis 1858, p. 347; Edmonds FACI, pp. 452-453; Halliwell 1989,
pp. 517-518, 524, 528; Kassel/Austin PCG VII, p. 394; Harvey 2000, p. 110;
Rusten 2011, p. 328; Storey FOCIII, pp. 46-47
Contesto Dall’antico scoliaste al v. 749 degli Uccelli di Aristofane veniamo
informati che Ermippo, nei Phormophoroi (dramma portato in scena verosimil-
mente tra il 426 e il 424 a. C.: cfr. Geissler 1925, p. 34, 19692, p. xiii), accusava
Frinico di spacciare per propri i componimenti altrui.
Interpretazione La critica è solita intravedere nel passo un’accusa di plagio
rivolta da Ermippo a Frinico. Una simile esegesi si fonda sull’uso del ver-
bo ύποβάλλεσθαι, che, nel presente contesto, traspone aH’ambito letterario
un’immagine tratta dalla pratica, non inusuale nel mondo antico, di sostituire
i neonati, al fine di far passare per propri i figli altrui (una simile immagine
 
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