Κόννος
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non bastasse, il filosofo era inoltre oggetto di dileggio da parte dei più giovani
compagni di corso, a causa della sua età.76
Contenuto Del Konnos ci sono pervenuti soltanto tre brevi frammenti (un
trimetro giambico incompleto e due parole isolate: frr. 6-8), citati per questioni
di natura grammaticale e contenutisticamente inutili ai fini della ricostru-
zione della trama; né, d’altra parte, se si esclude il personaggio di Conno,
che, come sembra suggerire il titolo, doveva forse presenziare sulla scena, è
possibile farsi un’idea precisa sulle altre dramatis personae. Ciononostante,
assumendo come termine di confronto l’omonima pièce di Amipsia, in cui
Socrate certamente «figurava tra i personaggi del dramma» (così Totaro [1998,
p. 152], a proposito del fr. *9 di Amipsia, quasi unanimemente attribuito dagli
studiosi al Konnos-, per l’esegesi del frammento di Amipsia cfr. Totaro 1998,
pp. 157-164; e vd. ora anche Orth 2013, pp. 232-243), si potrebbe supporre
che anche nella commedia di Frinico il filosofo avesse un ruolo scenicamente
attivo. Un’idea che troverebbe un’ulteriore conferma, se si potesse essere certi
del fatto, soltanto ipotetico invece, che nell’impiego dell’aggettivo αμάθητος
nel fr. 8 vada colto un riferimento a Socrate, che, in considerazione del citato
passo dell’Eutidemo platonico (vd. ad n. 75), nulla vieterebbe di immaginare
ritratto dal commediografo mentre subiva uno dei consueti rimproveri da
parte dell’irascibile maestro (favorevole a questa lettura del fr. 8 di Frinico si è
mostrato in tempi recenti Totaro [1998, p. 153 n. 28]; cfr. inoltre Zimmermann
2011, p. 751). Una situazione scenica che, sempre rimanendo nel campo delle
ipotesi, faceva forse da contorno a una teaching-scene, durante la quale non
sarebbe per nulla insensato immaginare il personaggio di Conno nelle vesti di
severo didaskalos, intento a istruire (con risultati presumibilmente disastrosi)
il suo maturo allievo in merito al significato di complessi tecnicismi musicali
(fr. 6).77
76 Cfr. Plato Euthd. 272c: “quando dunque mi vedono i ragazzi miei condiscepoli
mi scherniscono e chiamano Conno maestro di un vecchio (τον Κόννον καλοΰσι
γεροντοδιδάσκαλον)”.
77 Sulla possibilità che anche il Konnos di Amipsia contemplasse una teaching-scene
vd. Totaro 1998, p. 153 n. 28, alla cui nota si rinvia per ulteriori esempi di teaching-
scenes in commedia. Che la pièce di Frinico, come forse anche il dramma di Amipsia,
sviluppasse il motivo della presa in giro delle figure dei sofisti (musicisti e filoso-
fi, rispettivamente simboleggiati da Conno e da Socrate) ha di recente sostenuto
Zimmermann (2011, p. 751); ma vd. già Bode 1840, p. 216.
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non bastasse, il filosofo era inoltre oggetto di dileggio da parte dei più giovani
compagni di corso, a causa della sua età.76
Contenuto Del Konnos ci sono pervenuti soltanto tre brevi frammenti (un
trimetro giambico incompleto e due parole isolate: frr. 6-8), citati per questioni
di natura grammaticale e contenutisticamente inutili ai fini della ricostru-
zione della trama; né, d’altra parte, se si esclude il personaggio di Conno,
che, come sembra suggerire il titolo, doveva forse presenziare sulla scena, è
possibile farsi un’idea precisa sulle altre dramatis personae. Ciononostante,
assumendo come termine di confronto l’omonima pièce di Amipsia, in cui
Socrate certamente «figurava tra i personaggi del dramma» (così Totaro [1998,
p. 152], a proposito del fr. *9 di Amipsia, quasi unanimemente attribuito dagli
studiosi al Konnos-, per l’esegesi del frammento di Amipsia cfr. Totaro 1998,
pp. 157-164; e vd. ora anche Orth 2013, pp. 232-243), si potrebbe supporre
che anche nella commedia di Frinico il filosofo avesse un ruolo scenicamente
attivo. Un’idea che troverebbe un’ulteriore conferma, se si potesse essere certi
del fatto, soltanto ipotetico invece, che nell’impiego dell’aggettivo αμάθητος
nel fr. 8 vada colto un riferimento a Socrate, che, in considerazione del citato
passo dell’Eutidemo platonico (vd. ad n. 75), nulla vieterebbe di immaginare
ritratto dal commediografo mentre subiva uno dei consueti rimproveri da
parte dell’irascibile maestro (favorevole a questa lettura del fr. 8 di Frinico si è
mostrato in tempi recenti Totaro [1998, p. 153 n. 28]; cfr. inoltre Zimmermann
2011, p. 751). Una situazione scenica che, sempre rimanendo nel campo delle
ipotesi, faceva forse da contorno a una teaching-scene, durante la quale non
sarebbe per nulla insensato immaginare il personaggio di Conno nelle vesti di
severo didaskalos, intento a istruire (con risultati presumibilmente disastrosi)
il suo maturo allievo in merito al significato di complessi tecnicismi musicali
(fr. 6).77
76 Cfr. Plato Euthd. 272c: “quando dunque mi vedono i ragazzi miei condiscepoli
mi scherniscono e chiamano Conno maestro di un vecchio (τον Κόννον καλοΰσι
γεροντοδιδάσκαλον)”.
77 Sulla possibilità che anche il Konnos di Amipsia contemplasse una teaching-scene
vd. Totaro 1998, p. 153 n. 28, alla cui nota si rinvia per ulteriori esempi di teaching-
scenes in commedia. Che la pièce di Frinico, come forse anche il dramma di Amipsia,
sviluppasse il motivo della presa in giro delle figure dei sofisti (musicisti e filoso-
fi, rispettivamente simboleggiati da Conno e da Socrate) ha di recente sostenuto
Zimmermann (2011, p. 751); ma vd. già Bode 1840, p. 216.