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Phrynichos

1 άνήρ...καλά A partire da Lobeck (1826, p. 7 n. 6; cfr. inoltre Lobeck
1829, p. 981), l’intero verso è stato messo a confronto con il proverbio latino
salva res est, saltati cantai senex (cfr. Otto 1890, s.v. senex [4], pp. 317-318),
la cui origine viene ricollegata dalla tradizione antiquaria latina (cfr. Verrius
Flaccus, ap. Fest. pp. 436.21-438.27 Lindsay; Serv. A. Vili. 110 [= II, p. 215.1-6
Ihilo - Hagen]) a un episodio di cronaca verificatosi a Roma durante i ludi
Apollinares del 212 a. C. (sulla datazione dell’episodio cfr. Panayotakis 2010,
p. 23 n. 46), quando - stando alle su ricordate fonti - un certo Gaio Pomponio,
un anziano mimus, avrebbe proseguito la sua esibizione orchestica, nonostante
il pubblico, informato dell’avanzamento di non ben precisati nemici (forse i
Cartaginesi guidati da Annibaie), ormai giunti in prossimità delle mura, avesse
abbandonato il teatro, per correre alle armi (un breve cenno alla vicenda è
contenuto anche in Macr. I. 17. 25). Avuta la meglio su quell’attacco e fatto
ritorno in teatro, gli spettatori trovarono il vecchio mimo ancora impegnato
nella sua performance, che aveva ripetuto più e più volte, per non alterare
Apollo (il dio al quale i ludi erano dedicati), la cui protezione si sarebbe rive-
lata poi decisiva per il successo dei Romani in battaglia: in ricordo di quel
memorabile evento sarebbe stato dunque coniato il detto salva res est, saltai/
cantat senex, impiegato dai Romani ogni qual volta si volesse indicare che
tutto stava procedendo per il meglio (sull’argomento cfr. Wille 1967, p. 498).92
Nonostante l’apparente somiglianza tra le due locuzioni, non sembra tuttavia
così scontata l’ipotesi - sostenuta in tempi relativamente recenti da Slater
(2000, pp. 118-119) - che anche il verso di Frinico si configuri come γνώμη
(mai infatti l’espressione è attestata in questo senso nella letteratura greca
conservata); né, d’altra parte, si può ritenere che il proverbio latino - come si
è potuto constatare, profondamente radicato nella tradizione storico-culturale
romana - sia stato mutuato dal mondo greco (Forigine greca del proverbium
latino è stata suggerita sempre da Slater). Alla luce di ciò, viene dunque da
domandarsi se le parole di Frinico non facciano piuttosto riferimento - quasi a
volerla illustrare didascalicamente, mediante lo strumento della parola - a una
precisa situazione scenica, in cui un non ben identificabile (per noi moderni)
άνήρ si esibiva in una particolare danza, che, per ragioni che non ci è dato

92 Simile al suddetto proverbium appare l’espressione omnia secunda, saltai senex,
citata da Servio (A. III.279 [= I, p. 390.10-13 Thilo - Hagen]) e dallo stesso erudito
eziologicamente ricollegata all’istituzione di non ben identificabili ludi circensi in
onore della mater deum Giunone.
 
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