110
Phrynichos
si deve quindi supporre una messinscena del dramma in una data non di molto
successiva a queU’episodio, di cui, peraltro, si dovette parlare parecchio ad
Atene, se - stando a quanto afferma Tucidide (VI. 105. 2) - l’audace impresa
sortì come unico effetto quello di dare “ai Lacedemoni un motivo più convin-
cente per difendersi contro gli Ateniesi”. Brandes (1886, p. 37) assegnava la
composizione dei Komastai al 413 a.C. (vd., supra, ad! Komastai di Amipsia e
di Frinico); un dramma rappresentato nel 413 a. C. ben si sarebbe prestato inol-
tre ad accogliere una qualche battuta su Fereclide (πάρεδρος Έλληνοταμιών
nel 415 a. C.), la cui figura va probabilmente riconosciuta nello Spitzname del
fr. 18.110
fr. 14 (14 K.)
εγώ δέ νων δή τερετιώ τι πτιστικόν
δέ νων SA: δ’ αίνων F | τερετιώ τι S: τερετί τι F: τερετιώ A
e/ma io canticchierò per noi due un motivetto da mondatrici
Poli. IV. 55 [FS, A]
ήν δέ τι (τι om. A) [...] επιλήνιαν αΰλημα [...] καί έτερον πτιστικόν, ώς Φρύνιχος (-κος
FS) έν Κωμασταΐς φησιν ό κωμικός· “έγώ — πτιστικόν”, καί (ώς καί FA) Νικοφών ...,
καί έρετικά δή τιν’ αύλήματα καί ποιμενικά
e c’era un canto (eseguito) con Faccompagnamento dell’aulos in occasione della ven-
demmia [...] e un altro per la mondatura (dell’orzo), come dice il commediografo Frinico
nei Komastai·. ... , (confronta) anche Nicofonte (fr. 8) ... , e c’erano inoltre i canti dei
rematori e quelli dei pastori
Metro Trimetro giambico.
110 Al riguardo, merita forse di essere ricordata la vecchia ipotesi di Fritzsche (1835,
pp. 255-256), per il quale Frinico avrebbe scelto di portare in scena i Komastai, dopo
aver riscontrato il gradimento del pubblico per l’omonima pièce di Amipsia: tentan-
do di bissare il successo del suo collega, Frinico avrebbe composto una commedia
«similis argomenti». E, animato da questo spirito di aemulatio, il poeta avrebbe
scritto il Konnos, sull’onda del secondo posto ottenuto da Amipsia nel 423 a. C.
Phrynichos
si deve quindi supporre una messinscena del dramma in una data non di molto
successiva a queU’episodio, di cui, peraltro, si dovette parlare parecchio ad
Atene, se - stando a quanto afferma Tucidide (VI. 105. 2) - l’audace impresa
sortì come unico effetto quello di dare “ai Lacedemoni un motivo più convin-
cente per difendersi contro gli Ateniesi”. Brandes (1886, p. 37) assegnava la
composizione dei Komastai al 413 a.C. (vd., supra, ad! Komastai di Amipsia e
di Frinico); un dramma rappresentato nel 413 a. C. ben si sarebbe prestato inol-
tre ad accogliere una qualche battuta su Fereclide (πάρεδρος Έλληνοταμιών
nel 415 a. C.), la cui figura va probabilmente riconosciuta nello Spitzname del
fr. 18.110
fr. 14 (14 K.)
εγώ δέ νων δή τερετιώ τι πτιστικόν
δέ νων SA: δ’ αίνων F | τερετιώ τι S: τερετί τι F: τερετιώ A
e/ma io canticchierò per noi due un motivetto da mondatrici
Poli. IV. 55 [FS, A]
ήν δέ τι (τι om. A) [...] επιλήνιαν αΰλημα [...] καί έτερον πτιστικόν, ώς Φρύνιχος (-κος
FS) έν Κωμασταΐς φησιν ό κωμικός· “έγώ — πτιστικόν”, καί (ώς καί FA) Νικοφών ...,
καί έρετικά δή τιν’ αύλήματα καί ποιμενικά
e c’era un canto (eseguito) con Faccompagnamento dell’aulos in occasione della ven-
demmia [...] e un altro per la mondatura (dell’orzo), come dice il commediografo Frinico
nei Komastai·. ... , (confronta) anche Nicofonte (fr. 8) ... , e c’erano inoltre i canti dei
rematori e quelli dei pastori
Metro Trimetro giambico.
110 Al riguardo, merita forse di essere ricordata la vecchia ipotesi di Fritzsche (1835,
pp. 255-256), per il quale Frinico avrebbe scelto di portare in scena i Komastai, dopo
aver riscontrato il gradimento del pubblico per l’omonima pièce di Amipsia: tentan-
do di bissare il successo del suo collega, Frinico avrebbe composto una commedia
«similis argomenti». E, animato da questo spirito di aemulatio, il poeta avrebbe
scritto il Konnos, sull’onda del secondo posto ottenuto da Amipsia nel 423 a. C.